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sabato 27 gennaio 2024

S. ANGELA MERICI


 

4 commenti:

  1. Antifona
    Questa è la vergine saggia,
    una delle vergini prudenti
    che andò incontro a Cristo
    con la lampada accesa. ( Mt 25,1-13)

    Oppure:

    Come sei bella, o vergine di Cristo,
    degna di ricevere la corona del Signore,
    la corona della verginità eterna.


    Colletta
    O Signore, l’intercessione della santa vergine Angela [Merici]
    ci affidi sempre al tuo amore di Padre,
    perché, seguendo i suoi esempi di carità e prudenza,
    custodiamo i tuoi insegnamenti
    e li testimoniamo nella nostra vita.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Ho peccato contro il Signore!
    Dal secondo libro di Samuèle
    2Sam. 12,1-7a.10-17

    In quei giorni, il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui».
    Davide si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata». Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Così dice il Signore, Dio d’Israele: “La spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittita”. Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”».
    Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa.
    Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Urìa aveva partorito a Davide e il bambino si ammalò gravemente. Davide allora fece suppliche a Dio per il bambino, si mise a digiunare e, quando rientrava per passare la notte, dormiva per terra. Gli anziani della sua casa insistevano presso di lui perché si alzasse da terra, ma egli non volle e non prese cibo con loro.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 50 (51)

    R. Crea in me, o Dio, un cuore puro.

    Crea in me, o Dio, un cuore puro,
    rinnova in me uno spirito saldo.
    Non scacciarmi dalla tua presenza
    e non privarmi del tuo santo spirito. R.

    Rendimi la gioia della tua salvezza,
    sostienimi con uno spirito generoso.
    Insegnerò ai ribelli le tue vie
    e i peccatori a te ritorneranno. R.

    Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
    la mia lingua esalterà la tua giustizia.
    Signore, apri le mie labbra
    e la mia bocca proclami la tua lode. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Dio ha tanto amato il mondo
    da dare il Figlio, unigenito,
    perché chiunque crede in lui non vada perduto,
    ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)

    Alleluia.

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    Risposte
    1. Vangelo
      Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
      Dal Vangelo secondo Marco
      Mc 4,35-41

      In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
      Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che siamo perduti?».
      Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
      E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

      Parola del Signore.

      PAROLE DEL SANTO PADRE
      E tante volte anche noi, assaliti dalle prove della vita, abbiamo gridato al Signore: “Perché resti in silenzio e non fai nulla per me?”. Soprattutto quando ci sembra di affondare, perché l’amore o il progetto nel quale avevamo riposto grandi speranze svanisce. […]

      In queste situazioni e in tante altre, anche noi ci sentiamo soffocare dalla paura e, come i discepoli, rischiamo di perdere di vista la cosa più importante. Sulla barca, infatti, anche se dorme, Gesù c’è, e condivide con i suoi tutto quello che sta succedendo. Il suo sonno, se da una parte ci stupisce, dall’altra ci mette alla prova. Il Signore è lì, presente; infatti, attende – per così dire – che siamo noi a coinvolgerlo, a invocarlo, a metterlo al centro di quello che viviamo. (Angelus, 20 giugno 2021)

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  2. FAUSTI "Perché siete paurosi così ?come non avete Fede?" chiede Gesù ai suoi.
    Hanno ascoltato la Sua Parola ma l'hanno ricevuta come essa è veramente quale Parola di Dio che opera in colui che crede ? Dominati dai loro pensieri e dalle loro paure non hanno ancora Fede . Il Battesimo è essere associati a Lui nella Sua morte e nella Sua resurrezione. Questo racconto è un' esercitazione battesimale per vedere se la Parola ha prodotto il suo frutto: la fiducia per abbandonare la propria vita con Lui che dorme e si risveglia.
    L'esperimento non è inutile, fa uscire le difficoltà dal loro cuore tardo e lento a credere.
    La Parola dovrà entrare in tutte le loro paure ma prima deve evidenziarle ,suscitarle e farle uscire allo scoperto per poterle vincere.
    E^, notte sul mare in tempesta Gesù dorme tranquillo; i suoi che sono con Lui nelle Sue stesse difficoltà gridano di angoscia non capiscono questo sonno, immagine del Suo abbandono alla morte.
    Dormendo egli realizza la fiducia espressa nelle parabole, i discepoli al contrario sono in balia della disperazione.
    La Parola caduta sulla via non è attecchita, è entrata superficialmente ma sotto c'è la pietra del loro cuore che impedisce loro di affidarsi al Signore.
    Questa diffidenza può dissolversi solo quando si risponda alla domanda: Chi è costui?
    L'apparente inazione del Suo sonno e la massima azione in nostro favore: dorme per essere con noi anche nella valle oscura, e proprio qui si alza con tutta la potenza di JHWH placando ogni tempesta anche quella del nostro cuore. Gesù ci viene rappresentato nel suo mistero profondo di notte mentre dorme: egli è il seme gettato, la luce nascosta, la forza automatica del regno, la piccolezza del chicco di senape: morendo la luce brilla nelle tenebre, la forza vince con la calma, la piccolezza diventa grande albero.
    Lo constateremo solo al Suo risveglio, i discepoli si chiedono: "chi è dunque Costui che anche il vento il mare Lo ascoltano?" .
    E' la domanda fondamentale del Vangelo! Il discepolo è colui che dopo aver ascoltato la Parola si affida a Gesù che dorme .
    Al di là delle proprie paure sulla Sua Parola accetta di andare a fondo con Lui (l'alternativa è andare a fondo senza di Lui) nella speranza di emergere con Lui a vita nuova.

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  3. CARD. BALLESTRERO

    «Rimanere nel tuo amore,

    che mi avvolge ogni momento,

    non con l’atteggiamento sollecito del fare,

    ma con la fedeltà dello stare.

    Stare davanti a Te

    così indifeso che tu possa

    fare di me quello che vuoi.

    Ricomponi tu nella semplicità

    e nella quiete il mio spirito.

    Tu sei semplice. Tu sei sereno.

    Tu vivi nella quiete

    della tua infinita beatitudine. Io ti guardo.

    Ho bisogno di imparare alla tua scuola,

    a questa tua quieta trasparenza.

    Via ogni tensione, ogni scoramento, ogni paura.

    Mi basti tu, Signore. Rimango nel tuo amore.

    Se parli ti ascolto. Se taci ti aspetto, così. Tu ci sei».

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