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domenica 9 novembre 2025

S. LEONE MAGNO PAPA E DOTTORE DELLA CHESA


 

2 commenti:

  1. Antifona
    Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace:
    per sempre avrà la dignità del sacerdozio. ( Sir 45,24)

    Colletta
    O Dio, che mai permetti alle potenze del male
    di prevalere contro la tua Chiesa,
    fondata sulla roccia dell’apostolo Pietro,
    per intercessione del papa san Leone [Magno]
    fa’ che essa rimanga salda nella tua verità
    e proceda sicura nella pace.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    La sapienza è uno spirito che ama l’uomo. Lo spirito del Signore riempie la terra.
    Dal libro della Sapienza
    Sap 1,1-7

    Amate la giustizia, voi giudici della terra,
    pensate al Signore con bontà d’animo
    e cercatelo con cuore semplice.
    Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova,
    e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.
    I ragionamenti distorti separano da Dio;
    ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
    La sapienza non entra in un’anima che compie il male
    né abita in un corpo oppresso dal peccato.
    Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
    si tiene lontano dai discorsi insensati
    e viene scacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia.
    La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
    e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
    perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
    conosce bene i suoi pensieri
    e ascolta ogni sua parola.
    Lo spirito del Signore riempie la terra
    e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 138 (139)

    R. Guidami, Signore, per una via di eternità.

    Signore, tu mi scruti e mi conosci,
    tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
    intendi da lontano i miei pensieri,
    osservi il mio cammino e il mio riposo,
    ti sono note tutte le mie vie. R.

    La mia parola non è ancora sulla lingua
    ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
    Alle spalle e di fronte mi circondi
    e poni su di me la tua mano.
    Meravigliosa per me la tua conoscenza,
    troppo alta, per me inaccessibile. R.

    Dove andare lontano dal tuo spirito?
    Dove fuggire dalla tua presenza?
    Se salgo in cielo, là tu sei;
    se scendo negli inferi, eccoti. R.

    Se prendo le ali dell’aurora
    per abitare all’estremità del mare,
    anche là mi guida la tua mano
    e mi afferra la tua destra. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Risplendete come astri nel mondo,
    tenendo salda la parola di vita. (Fil 2,15d.16a)

    Alleluia.

    Vangelo
    Se sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 17,1-6

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
    Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
    Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

    Parola del Signore.

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  2. Le Parole dei Papi
    C’è una vita, dunque, una nuova possibilità di vita e di salvezza che proviene dalla fede, perché essa non solo ci aiuta a resistere al male perseverando nel bene, ma trasforma la nostra esistenza tanto da renderla uno strumento della salvezza che Dio ancora oggi vuole operare nel mondo. E, come ci dice Gesù nel Vangelo, si tratta di una forza mite: la fede non si impone con i mezzi della potenza e in modi straordinari; ne basta quanto un granello di senape per fare cose impensabili (cfr Lc 17,6), perché reca in sé la forza dell’amore di Dio che apre vie di salvezza. È una salvezza che si realizza quando ci impegniamo in prima persona e ci prendiamo cura, con la compassione del Vangelo, della sofferenza del prossimo; è una salvezza che si fa strada, silenziosa e apparentemente inefficace, nei gesti e nelle parole quotidiane, che diventano proprio come il piccolo seme di cui ci parla Gesù; è una salvezza che lentamente cresce quando ci facciamo “servi inutili”, cioè quando ci mettiamo al servizio del Vangelo e dei fratelli senza cercare i nostri interessi, ma solo per portare nel mondo l’amore del Signore.
    (Leone XIV - Omelia Santa Messa in occasione del Giubileo Mondo Missionario e migranti, 5 ottobre 2025)

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