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giovedì 20 giugno 2019

MARIA SS. CONSOLATA E CONSOLATRICE


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  1. LETTURE DELLA FESTA
    1 LETTURA ISAIA 49,5-17
    5 Ed ora parla l’Eterno che m’ha formato fin dal seno materno per esser suo servo, per ricondurgli Giacobbe, e per raccogliere intorno a lui Israele; ed io sono onorato agli occhi dell’Eterno, e il mio Dio è la mia forza.
    6 Egli dice: ‘È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d’Israele; voglio far di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra’.
    7 Così parla l’Eterno, il redentore, il Santo d’Israele, a colui ch’è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione, schiavo de’ potenti: Dei re lo vedranno e si leveranno; dei principi pure, e si prostreranno, a motivo dell’Eterno ch’è fedele, del Santo d’Israele che t’ha scelto.
    8 Così parla l’Eterno: Nel tempo della grazia io t’esaudirò, nel giorno della salvezza t’aiuterò; ti preserverò, e farò di te l’alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredità devastate,
    9 per dire ai prigioni: ‘Uscite!’ e a quelli che sono nelle tenebre: ‘Mostratevi!’ Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture;
    10 non avranno fame né sete, né miraggio né sole li colpirà più; poiché Colui che ha pietà di loro li guiderà, e li menerà alle sorgenti d’acqua.
    11 Io muterò tutte le mie montagne in vie, e le mie strade saranno riattate.
    12 Guardate! Questi vengon di lontano; ecco, questi altri vengon da settentrione e da occidente, e questi dal paese de’ Sinim.
    13 Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l’Eterno consola il suo popolo, ed ha pietà de’ suoi afflitti.
    14 Ma Sion ha detto: ‘L’Eterno m’ha abbandonata, il Signore m’ha dimenticata’.
    15 Una donna dimentica ella il bimbo che allatta, cessando d’aver pietà del frutto delle sue viscere? Quand’anche le madri dimenticassero, non io dimenticherò te.
    16 Ecco, io t’ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tua mura mi stan del continuo davanti agli occhi.
    17 I tuoi figliuoli accorrono; i tuoi distruttori, i tuoi devastatori s’allontanano da te.
    2 LETTURA
    Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia: 2 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
    3 Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, 4 il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. 5 Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 6 Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale si dimostra nel sopportare con forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. 7 La nostra speranza nei vostri riguardi è ben salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo siete anche della consolazione.

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  2. VANGELO DI LUCA 1, 39-56
    La visitazione
    [39]In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. [40]Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. [41]Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42]ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [43]A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44]Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45]E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

    Il Magnificat
    [46]Allora Maria disse:

    «L'anima mia magnifica il Signore
    [47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
    [48]perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    [49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
    e Santo è il suo nome:
    [50]di generazione in generazione la sua misericordia
    si stende su quelli che lo temono.
    [51]Ha spiegato la potenza del suo braccio,
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
    [52]ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili;
    [53]ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    [54]Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    [55]come aveva promesso ai nostri padri,
    ad Abramo e alla sua discendenza,
    per sempre».

    [56]Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

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  3. FAUSTI - Il Magnificat con il quale la Chiesa conclude ogni giorno i Vespri, è il canto di coloro che hanno sperimentato”oggi” la salvezza. E' un cantico di lode, sul tipo di quello di Anna ( 1 Sam 2), che vede la realizzazione della promessa . Esprime la beatitudine di chi ha riconosciuto l'azione di Dio in suo favore :prorompe dal cuore di chi ha accolto il suo Signore.
    E' un Inno personale e insieme universale e cosmico.
    Maria è la bocca della figlia di Sion, di tuta l'umanità e dell'intera creazione che vede compersi la promessa di Dio, più grande di ogni fama (Sl 138,2).
    E' il canto nuovo che prorompe dall'uomo nuovo.
    L'azione di Dio culmina nel canto dell'uomo.
    Perché canta chi ama e l'amore riposa solo quando è amato.
    Il termine di tutta la storia sarà un canto di gioia senza fine.
    Questo canto, anticipato da Maria, è il frutto maturo dell'ascolto di fede, In cui si svela compiutamente il senso della creazione e della storia.
    Il Magnificat è il compendio della storia dela salvezza, che descrive l'azione di Dio - esatto contrappunto di quella umana - attraverso citazioni e allusioni bibliche.
    La prima parte è il rendimento di grazie di Maria per ciò che Dio ha compiuto. La seconda parte estende a tutti gli uomini l'azione che Dio in Lei ha compiuto, descritta con sette affermazioni.
    Il Canto di Maria occasionato dalla beatitudine proclamata da Elisabetta, ha la stessa melodia delle Beatitudini.

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