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martedì 7 dicembre 2021

IMMACOLATA CONCEZ. SS. VERGINE MARIA


 

4 commenti:

  1. Prima Lettura

    Dal libro della Gènesi
    Gen 3,9-15.20

    [Dopo che l'uomo ebbe mangiato del frutto dell'albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
    Allora il Signore Dio disse al serpente:
    «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!
    Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
    L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

    Sl 97
    Il SIGNORE regna; esulti la terra
    e gioiscano le numerose isole.
    Nuvole e oscurità lo circondano;
    giustizia ed equità sono le basi del suo trono.
    Un fuoco lo precede
    e consuma i suoi nemici tutt'intorno.4 I suoi lampi illuminano il mondo;
    la terra lo vede e trema.
    I monti si sciolgono come cera davanti al SIGNORE,
    davanti al Signore di tutta la terra.
    I cieli annunciano la sua giustizia
    e tutti i popoli vedono la sua gloria.
    Sono confusi gli adoratori di immagini
    e quanti si vantano degl'idoli;
    si prostrano a lui tutti gli dèi.
    Sion ascolta e ne gioisce;
    esultano le figlie di Giuda
    per i tuoi giudizi, o SIGNORE!
    Poiché tu, SIGNORE, sei l'Altissimo su tutta la terra;
    tu sei molto più in alto di tutti gli dèi.
    Voi che amate il SIGNORE, odiate il male!
    Egli custodisce le anime dei suoi fedeli,
    li libera dalla mano degli empi.
    La luce è spuntata per il giusto,
    e la gioia per i retti di cuore.
    Gioite nel SIGNORE, giusti,
    e lodate il suo santo nome!

    Seconda Lettura

    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 1,3-6.11-12

    Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
    In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
    per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
    predestinandoci a essere per lui figli adottivi
    mediante Gesù Cristo,
    secondo il disegno d'amore della sua volontà,
    a lode dello splendore della sua grazia,
    di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
    In lui siamo stati fatti anche eredi,
    predestinati - secondo il progetto di colui
    che tutto opera secondo la sua volontà -
    a essere lode della sua gloria,
    noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

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  2. VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 1, 26-38

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
    A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
    E l'angelo si allontanò da lei.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    L’odierna festa liturgica celebra una delle meraviglie della storia della salvezza: l’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Anche lei è stata salvata da Cristo, ma in un modo straordinario, perché Dio ha voluto che fin dall’istante del concepimento la madre del suo Figlio non fosse toccata dalla miseria del peccato. E dunque Maria, per tutto il corso della sua vita terrena, è stata libera da qualunque macchia di peccato, è stata la «piena di grazia» (Angelus 8 dicembre 2020)

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  3. TONINO BELLO -Maria, donna accogliente La frase si trova in un testo del Concilio, ed è splendida per dottrina e concisione, Dice che, all' Annuncio dell' Angelo, Maria Vergine «accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio», Nel cuore e nel corpo. Fu, cioè, discepola e madre del Verbo. Discepola, perché si mise in ascolto della Parola, e la conservò per sempre nel cuore.
    Madre, perché offrì il suo grembo alla Parola, e la custodì per nove mesi nello scrigno del corpo. Sant'Agostino osa dire che Maria fu più grande per aver accolto la Parola nel cuore, che per averla accolta nel grembo. Forse, per capire fino in fondo la bellezza di questa verità, il vocabolario non basta. Bisogna ricorrere alle espressioni visive. E allora non c'è di meglio che rifarsi a una celebre icona orientale, che raffigura Maria col divin Figlio Gesù inscritto sul petto. È indicata come la Madonna del segno, ma potrebbe essere chiamata la Madonna dell' accoglienza, perché con gli avambracci levati in alto, in atteggiamento di offertorio o di resa, essa appare il simbolo vivo della più gratuita ospitalità. Accolse nel cuore.
    Fece largo, cioè, nei suoi pensieri ai pensieri di Dio; ma non si sentì per questo ridotta al silenzio. Offrì volentieri il terreno vergine del suo spirito alla germinazione del Verbo; ma non si considerò espropriata di nulla. Gli cedette con gioia il suolo più inviolabile della sua vita interiore, ma senza dover ridurre gli spazi della sua libertà. Diede stabile alloggio al Signore nelle stanze più segrete della sua anima; ma non ne sentì la presenza come violazione di domicilio. Accolse nel corpo. Sentì, cioè, il peso fisico di un altro essere che prendeva dimora nel suo grembo di madre. Adattò, quindi, i suoi ritmi a quelli dell'ospite. Modificò le sue abitudini, in funzione di un compito che non le alleggeriva certo la vita. Consacrò i suoi giorni alla gestazione di una creatura che non le avrebbe risparmiato preoccupazioni e fastidi. E poiché il frutto benedetto del seno suo era il Verbo di Dio che si incarnava per la salvezza dell'umanità, capì di aver contratto con tutti i figli di Eva un debito di accoglienza che avrebbe pagato con cambiali di lacrime. Accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio. Quella ospitalità fondamentale la dice lunga sullo stile di Maria, delle cui mille altre accoglienze il Vangelo non parla, ma che non ci è difficile intuire. Nessuno fu mai respinto da lei.
    E tutti trovarono riparo sotto la sua ombra. Dalle vicine di casa alle antiche compagne di Nazaret. Dai parenti di Giuseppe agli amici di gioventù di suo figlio. Dai poveri della contrada ai pellegrini di passaggio. Da Pietro in lacrime dopo il tradimento a Giuda che forse quella notte non riuscì a trovarla in casa...
    Santa Maria, donna accogliente, aiutaci ad accogliere la Parola nell'intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine. Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà.

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