Ecce iam séquitur Agnum pro nobis crucifíxum strénua virgo, pudóris hóstia, víctima castitátis.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Omnípotens sempitérne Deus, qui infírma mundi éligis, ut fórtia quæque confúndas, concéde propítius, ut, qui beátæ Agnétis mártyris tuæ natalícia celebrámus, eius in fide constántiam subsequámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 8, 31b-39
Né morte né vita potrà mai separarci dall'amore di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 125 Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia.
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro» Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, come i torrenti del Nègheb. Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo.
Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni.
Canto al Vangelo Gv 15,9.5
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore; chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.
Vangelo Mt 13, 44-46
Trovata una perla, vende tutti i suoi averi e la compra.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
FAUSTI - “Per la gioia di esso, va e vende tutto quello che ha e compra quel campo”. Queste ultime brevi quattro parabole, rivolte ai discepoli, completano il discorso di Gesù con un appello alla decisione e alla responsabilità . La gioia è la forza per decidersi per il Regno, tesoro da vivere con coerenza e da trasmettere adeguatamente. Le prime due parabole sono simmetriche , seppure con differenze che illuminano aspetti diversi dell'unico tema : decidersi per ciò che vale. Parlano del “trovare” (frutto di un “cercare” esplicito o meno), di un “tesoro nascosto” e di una “bella perla” - immagini suggestive del valore e della bellezza del Regno – e pongono l'accento sul “ vendere tutto” per “comprare” il campo e la perla. Non basta cercare o trovare : occorre decidere. Chi vuol tenere il piede in due scarpe, non cammina. Il motivo della decisione è la gioia, la passione per il tesoro. L'amore per Gesù rende indifferenti al resto, liberi di camminare finalmente verso la felicità. Gesù è il tesoro nascosto e la perla preziosa . Chiunque, presto o tardi, Lo trova, sia che non Lo cerchi, come il contadino, sia che lo cerchi, come il mercante. Il Signore, come si fa trovare da chi Lo cerca (Is 66,6), così dice : “Eccomi” facendosi trovare anche da chi non Lo cerca (Is 55,1). Lui è la Sapienza che imbandisce il banchetto della vita : la gioia di averlo incontrato è la forza per decidere di conseguirlo. La Chiesa è fatta da coloro che centrano la propria vita su di Lui, tesoro e perla preziosa ; del resto si servono tanto quanto piace a Lui. Ognuno è responsabile di vivere concretamente alla luce di questo amore.
Antifona d'Ingresso
RispondiEliminaRallegriamoci ed esultiamo, perché il Signore
ha amato questa vergine santa e gloriosa.
Ecce iam séquitur Agnum pro nobis crucifíxum strénua virgo, pudóris hóstia, víctima castitátis.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Omnípotens sempitérne Deus, qui infírma mundi éligis, ut fórtia quæque confúndas, concéde propítius, ut, qui beátæ Agnétis mártyris tuæ natalícia celebrámus, eius in fide constántiam subsequámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 8, 31b-39
Né morte né vita potrà mai separarci dall'amore di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 125
Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia.
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro»
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Nègheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
Nell'andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
Canto al Vangelo Gv 15,9.5
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore;
chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.
Vangelo Mt 13, 44-46
Trovata una perla, vende tutti i suoi averi e la compra.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
FAUSTI - “Per la gioia di esso, va e vende tutto quello che ha e compra quel campo”. Queste ultime brevi quattro parabole, rivolte ai discepoli, completano il discorso di Gesù con un appello alla decisione e alla responsabilità . La gioia è la forza per decidersi per il Regno, tesoro da vivere con coerenza e da trasmettere adeguatamente. Le prime due parabole sono simmetriche , seppure con differenze che illuminano aspetti diversi dell'unico tema : decidersi per ciò che vale.
RispondiEliminaParlano del “trovare” (frutto di un “cercare” esplicito o meno), di un “tesoro nascosto” e di una “bella perla” - immagini suggestive del valore e della bellezza del Regno – e pongono l'accento sul “ vendere tutto” per “comprare” il campo e la perla.
Non basta cercare o trovare : occorre decidere.
Chi vuol tenere il piede in due scarpe, non cammina.
Il motivo della decisione è la gioia, la passione per il tesoro.
L'amore per Gesù rende indifferenti al resto, liberi di camminare finalmente verso la felicità.
Gesù è il tesoro nascosto e la perla preziosa . Chiunque, presto o tardi, Lo trova, sia che non Lo cerchi, come il contadino, sia che lo cerchi, come il mercante.
Il Signore, come si fa trovare da chi Lo cerca (Is 66,6), così dice : “Eccomi” facendosi trovare anche da chi non Lo cerca (Is 55,1).
Lui è la Sapienza che imbandisce il banchetto della vita : la gioia di averlo incontrato è la forza per decidere di conseguirlo.
La Chiesa è fatta da coloro che centrano la propria vita su di Lui, tesoro e perla preziosa ; del resto si servono tanto quanto piace a Lui.
Ognuno è responsabile di vivere concretamente alla luce di questo amore.