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venerdì 3 ottobre 2025

SAN FRANCESCO PATRONO D'ITALIA



 

 

6 commenti:

  1. Antifona
    Francesco, uomo di Dio, lasciò la sua casa e la sua eredità,
    si fece piccolo e povero; il Signore lo prese al suo servizio.

    Si dice il Gloria.

    Colletta
    O Padre, che hai concesso a san Francesco [d’Assisi]
    di essere immagine viva di Cristo povero e umile,
    fa’ che, camminando sulle sue orme,
    possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
    Gal 6,14-18

    Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
    Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
    D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
    La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 15 (16)
    R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.
    Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
    Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
    Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
    nelle tue mani è la mia vita. R.

    Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
    anche di notte il mio animo mi istruisce.
    Io pongo sempre davanti a me il Signore,
    sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Ti rendo lode, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. (Cf. Mt 11,25)

    Alleluia.

    Vangelo
    Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 11,25-30

    In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
    Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

    Parola del Signore.

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    1. Le Parole dei Papi
      Vi è un caso in cui l’evangelista attribuisce esplicitamente allo Spirito Santo la preghiera di Gesù, non senza lasciar trapelare lo stato abituale di contemplazione da cui essa sgorgava. È quando nel viaggio verso Gerusalemme si intrattiene con i discepoli, tra i quali ne ha scelto 72 per mandarli a evangelizzare la gente dei luoghi dove sta per recarsi (cf. Lc 10), dopo averli opportunamente istruiti. Al ritorno da quella missione, i 72 narrano a Gesù ciò che hanno compiuto, compresa la “sottomissione” dei demoni nel suo nome. E Gesù, dopo aver loro notificato di aver visto “Satana cadere dal cielo come la folgore”, esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto”. Questo testo di Luca, accanto a quello di Giovanni che riporta il discorso d’addio nel cenacolo (cf. Gv 13-141), è particolarmente significativo ed eloquente circa la rivelazione dello Spirito Santo nella missione messianica di Cristo. […] Nell’insieme della predicazione e dell’azione di Gesù Cristo, che scaturisce dalla sua unione con lo Spirito Santo-Amore, è contenuta un’immensa ricchezza del cuore: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore - egli esorta - e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11, 29), ma è presente, nello stesso tempo, tutta la fermezza della verità sul regno di Dio, e quindi l’insistente invito ad aprire il cuore, sotto l’azione dello Spirito Santo, per esservi ammessi e non esserne esclusi. In tutto ciò si rivela la “potenza dello Spirito Santo” e anzi si manifesta lo Spirito Santo stesso con la sua presenza e la sua azione di Paraclito, confortatore dell’uomo, confermatore della verità divina, debellatore del “padrone di questo mondo”.
      (San Giovanni Paolo II - Udienza Generale, 25 luglio 1990)

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  2. FAUSTI “Signore del cielo e della terra” Il nostro Papà, così vicino e tenero, è il Dio Altissimo e Onnipotente, Signore del cielo e della terra! Di Dio si parla solo per opposti (coincidentia oppositorum, dice il Cusano), per non ridurlo a un idolo: è vicino e altissimo, tenero e onnipotente, piccolo e grande, misericordioso e giusto. Il rapporto ineffabile di conoscenza reciproca tra Padre e Figlio, rivelato agli infanti, è nascosto agli altri, sapienti e intelligenti. La Sapienza del Figlio è quella delle beatitudini ; i sapienti non la capiscono, gli intelligenti se ne difendono. Gli infanti non solo ignorano e sono poveri . Neanche parlano. A loro, senza parole, è rivelata la Parola : “Abbà!”. Anche in noi, oltre le tante parole, c'è una sapienza silenziosa, propria del povero. E' la “dotta ignoranza “ del puro di cuore, al quale Dio si fa vedere., ben diversa dalla sapienza ignorante del furbo, al quale Dio resiste. Lui non è oggetto di rapina della nostra intelligenza, ma principio e fine del nostro amore : non si affaccia alla finestra della nostra mente, ma bussa alla porta del nostro cuore. Gesù è contento di questo . È “sì” non solo al Padre, ma anche ai fratelli. Tutto quanto il Padre è, è dono al Figlio. Il Padre è Dio che tutto dà. Tutto quanto il Figlio è , è dono del Padre . Da Lui riceve la Sua natura, il Suo Amore e Se stesso, in unione indissolubile con Lui nella Sua distinzione da Lui. Il Figlio è Dio che tutto riceve. Gesù è il Figlio che chiama Dio “Padre Mio”. Se siamo in Lui , diventa anche “Padre Nostro”. Le “cose” nascoste a sapienti e intelligenti, la conoscenza mutua tra Padre e Figlio, il Loro Amore, il Loro unico Spirito, che è la Vita di ambedue, è comunicato dal Figlio agli infanti che Lo accolgono. La Parola “Abbà” è l'eredità dei piccoli. Al di là di ogni pretesa sapienza, in ogni uomo ci sono la ricchezza ineffabile dell'infante, la dignità del figlio. Il piccolo le conosce . Vive di dono, amore, e di grazia. “Venite a me” E' l'invito a seguire Lui (4,19), a partecipare alle nozze (22,2-4), a entrare nel Regno preparato per noi fin dalla fondazione del mondo (25,34). Nella carne di Gesù noi accediamo allo Spirito e attingiamo grazia su grazia (Gv 1,17). In Lui il Verbo si è fatto carne, è venuto ad abitare tra noi e ci ha aperto l'ingresso all'unica Gloria del Padre e dell'Unigenito Figlio (Gv 1,14). La Sapienza invisibile, che si è manifestata con la Sua ombra nella Creazione e nella Storia, nella legge e nella promessa, ora toglie il velo . È accessibile a tutti, come Amore tra Padre e Figlio, offerto a noi nel Figlio. “ Voi tutti,affaticati e oppressi” grande è la fatica di chi osserva la Legge , più grande ancora l'oppressione di chi non la osserva! Non ha detto anche Gesù che la Legge è da insegnare e compiere, fin nel minimo dettaglio ? (5,17-20)? E' vero, ma non in forza della legge, ma dell'amore, che fa vivere ciò che la Legge dice, ma non dà. Ciò che prima era fatica e oppressione, ora è gioia, riposo e giustizia nuova, che ci fa “mangiare di sabato”, vivere la stessa vita di Dio. ”Vi darò riposo” Il riposo è Dio stesso, vera casa dell'uomo, al quale ognuno è invitato a tornare, dopo l'affanno delle sue fughe. L'uomo sta di casa nell'amore reciproco tra Figlio e Padre.

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  3. Come istando santo Francesco con suoi frati a parlare di Dio, Iddio apparve in mezzo di loro.
    1843 Essendo santo Francesco in un luogo, nel cominciamento della religione, raccolto co'
    suoi compagni a parlare di Cristo, egli in fervore di spirito comandò a uno di loro che nel
    nome di Dio aprisse la sua bocca e parlasse di Dio ciò che lo Spirito Santo gli spirasse.
    Adempiendo il frate il comandamento e parlando di Dio maravigliosamente, sì gl' impone
    santo Francesco silenzio, e comanda il simigliante a un altro frate. Ubbidendo colui e
    parlando di Dio sottilmente, e santo Francesco simigliantemente si gli impuose silenzio; e
    comandò al terzo che parli di Dio. Il quale simigliantemente cominciò a parlare sì
    profondamente delle cose segrete di Dio, che certamente santo Francesco conobbe ch' egli,
    siccome gli altri due, parlava per Ispirito Santo. E questo anche sì si dimostrò per esempio e
    per espresso segnale; imperò che istando in questo parlare apparve Cristo benedetto nel
    mezzo di loro in ispezie e'n forma di un giovane bellissimo, e benedicendoli tutti li riempiè
    di tanta grazia e dolcezza, che tutti furono ratti fuori di se medesimi, e giacevano come
    morti, non sentendo niente di questo mondo. E poi tornando in se medesimi, disse loro
    santo Francesco: « Fratelli miei carissimi, ringraziate Iddio, il quale ha voluto per le bocche
    de' semplici rivelare i tesori della divina sapienza, imperò che Iddio è colui il quale apre la
    bocca ai mutoli, e le lingue delli semplici fa parlare sapientissimamente.
    A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

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    1. Supplica a San Francesco

      Supplica a San Francesco
      Santo Francesco, pellegrino di Dio,
      insegnaci a diventare, da uomini distratti,
      cercatori attenti del Signore in ogni cosa.
      Fermandoci in preghiera alla tua Tomba,
      parlaci del Signore Gesù,
      tu che l’hai amato e seguito come un vero discepolo.
      Santo Francesco, ascoltatore di Dio,
      insegnaci a sostare in ascolto, in mezzo ai tanti rumori della nostra vita,
      della Parola di libertà, di perdono, di speranza
      che nasce dal Vangelo di Gesù.
      Santo Francesco, fratello di tutti,
      insegnaci a partire da questo luogo
      con il desiderio di amare e perdonare
      perché nella nostra misericordia
      e nel nostro lavoro e servizio quotidiano
      mostriamo il volto Paterno e Materno di Dio.
      Santo Francesco, uomo fatto preghiera,
      prega tu stesso per noi che spesso non sappiamo come pregare.
      Con la tua voce adoriamo il Signore dell’universo,
      il Signore Forte e Potente, il Signore che è Bellezza e Bontà,
      il Signore che è Tenerezza e Perdono.
      Con la tua voce lodiamo il Signore per ogni creatura che parla di Lui,
      per ogni famiglia, per ogni vita di uomo.
      Santo Francesco, che accogli i poveri e gli ami,
      accoglici e presenta le nostre povertà al Padre:
      il dolore di molti che soffrono nel corpo e nello spirito,
      la solitudine e l’abbandono dei deboli e degli anziani,
      le speranze dei giovani, le fatiche quotidiane
      di credere e di essere fedeli al Signore nella famiglia e nella vita sociale,
      Ricchi di cose, ma bisognosi di essere amati da Dio,
      e di amarci fra noi,
      insegnaci a non attaccarci a niente
      per essere liberi nel cuore,
      di quella libertà che tu hai avuto.
      Santo Francesco, uomo di fede, di speranza e di carità,
      aiutaci ad amare la Chiesa, a volte ferita dai limiti umani,
      ma con i segni della presenza del suo Signore.
      Non farci rinunciare a dare il nostro contributo
      Perché la Chiesa di Cristo diventi un popolo santo.
      Santo Franceso, modello dei minori,
      rendi perseveranti coloro che vogliono servire Cristo nella tua via.
      Santo Francesco, poverello di Dio e ricco di amore per tutti,
      a te che sei il nostro fratello affidiamo ogni nostra preghiera
      e la preghiera di ogni uomo che in te vede il fratello in umanità,
      il cristiano, il prefetto discepolo di Gesù,
      perché tutto tu presenti al cuore di Dio.
      Amen.

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  4. https://www.youtube.com/watch?v=JH64PuJ04Sw
    LAUDATO SI !

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