In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
Seconda lettura
Dalla lettera agli Ebrei Eb 10,4-10
Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,26-38
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
PAROLE DEL SANTO PADRE Dio stesso è Colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri. Ed è proprio all’interno delle nostre città, delle nostre scuole e università, delle piazze e degli ospedali che si compie l’annuncio più bello che possiamo ascoltare: «Rallegrati, il Signore è con te!». Una gioia che genera vita, che genera speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, nell’atteggiamento con cui guardiamo gli altri. Una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti. (Solennità dell'Annunciazione del Signore, 25 marzo 2017)
Gesuiti - Maria è la prima persona che ha detto “Sì” a Dio. Rappresenta l’umanità nuova, la Chiesa e ciascuno di noi. Se Maria è nostra madre, noi, suoi figli, siamo uguali a lei: ogni parola del Vangelo alla quale diciamo “Sì”, diventa carne della nostra carne. È il testo più noto in assoluto, più usato della Scrittura, perché se qualcuno dice il Rosario lo dice 50 volte di fila, "ti saluto Maria, rallegrati Maria", richiama queste parole. Questo testo ci presenta come avviene l’incontro fra Dio e l’uomo. Ciò che è avvenuto a Maria è ciò che avviene a ciascuna persona che ascolta la Parola e quindi ci viene detto come accostarci alla Parola. Maria oltre che una persona è un personaggio, cioè da una parte rappresenta l’umanità nuova, la nuova Eva, la madre dei viventi, da un’altra rappresenta la figlia di Sion, Israele, che attende che Dio compia la sua promessa e dall’altra parte ancora rappresenta la madre della Chiesa stessa, di noi stessi, perché la madre ha in comune coi figli la stessa natura, ciò che è la madre sono anche i suoi figli. Nella figura di Maria leggiamo anche la nostra storia cioè come avviene il nostro incontro con Dio Dio fin dall’inizio desidera entrare in comunicazione con l’uomo, dal pomeriggio della prima creazione va in cerca di Adamo: Dio va in cerca della persona che ama. Adamo si è nascosto e qui comincia la storia del nascondimento e di tutta la storia di Dio che cerca l’uomo e, finalmente, Maria è la prima persona umana che dice a Dio “eccomi, ci sono”. È la prima che risponde ed è il prototipo dell’uomo che entra in dialogo con Dio. Nazareth, il luogo della vita quotidiana e Dio come entra in comunione con l’uomo? Entra in comunione attraverso l’angelo Gabriele, angelo vuol dire “colui che annuncia”, Gabriele vuol dire “forza di Dio” Dio, che è amore, è Parola e la parola è comunicazione totale se è vera. Questa parola ci rende come Dio, perché? Perché la parola comunica delle idee e Dio con la sua parola ci comunica Se stesso, con la sua parola ci comunica cosa Lui pensa. Dio, attraverso la Parola, entra in rapporto con l’uomo dandogli informazioni ma, soprattutto, dandogli Se stesso. Ancora, la stessa parola contiene tutto il messaggio della Bibbia: la prima parola è “gioisci”: il comando di Dio è la gioia, siamo fatti per la gioia e la gioia è la pienezza di vita; siamo fatti per la gioia e la gioia è il segno visibile della realizzazione dell’amore e l’amore è realizzato quando è reciproco, perché se uno ama e non è amato ci muore. Dio che è eternamente amore-amante e amato vuole che anche noi diventiamo come Lui, siamo da sempre amati da Lui. La nostra gioia è quando conosciamo questo amore e diventiamo come Lui rispondendo all’amore. È importante questo imperativo che sta all’inizio, perché è il comando fondamentale, il comando della vita. Dio ci manda verso la vita, verso la gioia, verso la felicità, altrimenti non è Dio. L’unico problema dell’uomo è la mancanza di gioia. Quando uno è nella gioia non fa male a nessuno, è contento lui, capisce tutto, se invece non è nella gioia non capisce niente, fa male a sé e fa male agli altri, e cerca sempre di compensare in infiniti modi questo vuoto. Dare gioia è proprio di Dio ed è la prima cosa che il Nemico cerca di farci perdere. Poi ancora questa proposta ci dice il nome di Dio che è “Dio è con te”. La più bella definizione di Dio: Dio “è” un complemento di compagnia. “è con”. È l’Emanuele. Con tutto ciò che comporta questo. E difatti lo si riconosce nella con-solazione, ti accorgi che è presente, che ti dà gioia. Ecco allora il progetto che Dio ha per l’uomo: hai trovato grazia, ti vuol bene. Ecco il segno del suo amore “tu concepirai, genererai un figlio e lo chiamerai col nome: Gesù”.
-->Dio si mette nelle nostre mani, dipende da noi, vive della cura che noi abbiamo. Tutto il creato vive dell’amore e della cura di Dio e Dio, sulla terra, vive della cura che ha l’uomo. Se l’uomo ama è nella gioia e tutto il mondo diventa vivo della vita di Dio, dello Spirito. Se l’uomo non risponde a questo si allontana nella morte, nell’ingiustizia, nella paura: è la tragedia. Proprio nell’esperienza di male è lì che Dio ci apre sempre alla possibilità di qualcosa di nuovo. Ci sono i Messia autodichiarati tali che pretendono di risolvere i problemi dell’uomo con il dominio, il potere, la strafottenza, e questi sono esattamente quelli dai quali Dio ci vuol liberare attraverso la verità, la mitezza e la giustizia. Attraverso le persone che acquistano coscienza e vedremo il modo attraverso il quale Dio lo farà, attraverso Gesù. Quindi l’ascolto della Parola di verità sarà sempre più necessario al mondo, perché siamo bombardati da parole che non sono certo parole di verità e di libertà; sono parole tese a creare consenso per essere dominati. Sono prodotti che si vendono perché noi li consumiamo e gli altri ci vivano meglio. Lo Spirito Santo, lo Spirito Santo di Dio ci viene comunicato dalla Parola di Dio, e siccome quella Parola è verità e amore ti accorgi che genera in te verità e amore, quindi non la fai tu, ma è lei che ti fa.
Prima lettura
RispondiEliminaDal libro del profeta Isaìa
Is 7,10-14; 8,10c
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
Seconda lettura
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 10,4-10
Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Dio stesso è Colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri. Ed è proprio all’interno delle nostre città, delle nostre scuole e università, delle piazze e degli ospedali che si compie l’annuncio più bello che possiamo ascoltare: «Rallegrati, il Signore è con te!». Una gioia che genera vita, che genera speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, nell’atteggiamento con cui guardiamo gli altri. Una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti. (Solennità dell'Annunciazione del Signore, 25 marzo 2017)
Gesuiti - Maria è la prima persona che ha detto “Sì” a Dio. Rappresenta l’umanità nuova, la Chiesa e ciascuno di noi. Se Maria è nostra madre, noi, suoi figli, siamo uguali a lei: ogni parola del Vangelo alla quale diciamo “Sì”, diventa carne della nostra carne.
RispondiEliminaÈ il testo più noto in assoluto, più usato della Scrittura, perché se qualcuno dice il Rosario lo dice 50 volte di fila, "ti saluto Maria, rallegrati Maria", richiama queste parole.
Questo testo ci presenta come avviene l’incontro fra Dio e l’uomo. Ciò che è avvenuto a Maria è ciò che avviene a ciascuna persona che ascolta la Parola e quindi ci viene detto come accostarci alla Parola.
Maria oltre che una persona è un personaggio, cioè da una parte rappresenta l’umanità nuova, la nuova Eva, la madre dei viventi, da un’altra rappresenta la figlia di Sion, Israele, che attende che Dio compia la sua promessa e dall’altra parte ancora rappresenta la madre della Chiesa stessa, di noi stessi, perché la madre ha in comune coi figli la stessa natura, ciò che è la madre sono anche i suoi figli.
Nella figura di Maria leggiamo anche la nostra storia cioè come avviene il nostro incontro con Dio
Dio fin dall’inizio desidera entrare in comunicazione con l’uomo, dal pomeriggio della prima creazione va in cerca di Adamo:
Dio va in cerca della persona che ama. Adamo si è nascosto e qui comincia la storia del nascondimento e di tutta la storia di Dio che cerca l’uomo e, finalmente, Maria è la prima persona umana che dice a Dio “eccomi, ci sono”.
È la prima che risponde ed è il prototipo dell’uomo che entra in dialogo con Dio.
Nazareth, il luogo della vita quotidiana e Dio come entra in comunione con l’uomo? Entra in comunione attraverso l’angelo Gabriele, angelo vuol dire “colui che annuncia”, Gabriele vuol dire “forza di Dio”
Dio, che è amore, è Parola e la parola è comunicazione totale se è vera. Questa parola ci rende come Dio, perché? Perché la parola comunica delle idee e Dio con la sua parola ci comunica Se stesso, con la sua parola ci comunica cosa Lui pensa.
Dio, attraverso la Parola, entra in rapporto con l’uomo dandogli informazioni ma, soprattutto, dandogli Se stesso.
Ancora, la stessa parola contiene tutto il messaggio della Bibbia: la prima parola è “gioisci”: il comando di Dio è la gioia, siamo fatti per la gioia e la gioia è la pienezza di vita; siamo fatti per la gioia e la gioia è il segno visibile della realizzazione dell’amore e l’amore è realizzato quando è reciproco, perché se uno ama e non è amato ci muore.
Dio che è eternamente amore-amante e amato vuole che anche noi diventiamo come Lui, siamo da sempre amati da Lui.
La nostra gioia è quando conosciamo questo amore e diventiamo come Lui rispondendo all’amore. È importante questo imperativo che sta all’inizio, perché è il comando fondamentale, il comando della vita.
Dio ci manda verso la vita, verso la gioia, verso la felicità, altrimenti non è Dio.
L’unico problema dell’uomo è la mancanza di gioia. Quando uno è nella gioia non fa male a nessuno, è contento lui, capisce tutto, se invece non è nella gioia non capisce niente, fa male a sé e fa male agli altri, e cerca sempre di compensare in infiniti modi questo vuoto.
Dare gioia è proprio di Dio ed è la prima cosa che il Nemico cerca di farci perdere.
Poi ancora questa proposta ci dice il nome di Dio che è “Dio è con te”.
La più bella definizione di Dio: Dio “è” un complemento di compagnia. “è con”. È l’Emanuele. Con tutto ciò che comporta questo. E difatti lo si riconosce nella con-solazione, ti accorgi che è presente, che ti dà gioia.
Ecco allora il progetto che Dio ha per l’uomo: hai trovato grazia, ti vuol bene.
Ecco il segno del suo amore “tu concepirai, genererai un figlio e lo chiamerai col nome: Gesù”.
-->Dio si mette nelle nostre mani, dipende da noi, vive della cura che noi abbiamo. Tutto il creato vive dell’amore e della cura di Dio e Dio, sulla terra, vive della cura che ha l’uomo.
RispondiEliminaSe l’uomo ama è nella gioia e tutto il mondo diventa vivo della vita di Dio, dello Spirito.
Se l’uomo non risponde a questo si allontana nella morte, nell’ingiustizia, nella paura: è la tragedia.
Proprio nell’esperienza di male è lì che Dio ci apre sempre alla possibilità di qualcosa di nuovo.
Ci sono i Messia autodichiarati tali che pretendono di risolvere i problemi dell’uomo con il dominio, il potere, la strafottenza, e questi sono esattamente quelli dai quali Dio ci vuol liberare attraverso la verità, la mitezza e la giustizia. Attraverso le persone che acquistano coscienza e vedremo il modo attraverso il quale Dio lo farà, attraverso Gesù.
Quindi l’ascolto della Parola di verità sarà sempre più necessario al mondo, perché siamo bombardati da parole che non sono certo parole di verità e di libertà; sono parole tese a creare consenso per essere dominati. Sono prodotti che si vendono perché noi li consumiamo e gli altri ci vivano meglio.
Lo Spirito Santo, lo Spirito Santo di Dio ci viene comunicato dalla Parola di Dio, e siccome quella Parola è verità e amore ti accorgi che genera in te verità e amore, quindi non la fai tu, ma è lei che ti fa.