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sabato 15 luglio 2023

MARIA SS. DEL MONTE CARMELO




2 commenti:

  1. Is 35,2

    A lei è data la gloria del Libano,
    lo splendore del Carmelo e di Saròn.
    Vedranno la gloria del Signore,
    la magnificenza del nostro Dio


    Assisti i tuoi fedeli, Signore, nel cammino della vita, e per l'intercessione della beata Vergine Maria, nostra madre e regina, fa' che giungiamo felicemente alla santa montagna, Cristo Gesù, nostro Signore, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    LITURGIA DELLA PAROLA

    Prima Lettura (1 Re 18, 42-45)
    Elia pregò sul monte Carmelo e il cielo diede la pioggia.

    Dal primo libro dei Re
    Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia. Quindi disse al suo ragazzo: «Vieni qui, guarda verso il mare». Quegli andò, guardò e disse: «Non c’è nulla». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte».
    La settima volta riferì: «Ecco una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!». Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.
    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale (dal Salmo 14)
    Ti seguiremo dovunque ci condurrai, Vergine Maria.
    O Guidaci Maria: ti seguiremo alla santa montagna.

    Signore, chi abiterà nella tua tenda?
    chi dimorerà sul tuo santo monte?

    Colui che cammina senza colpa,
    agisce con giustizia e parla lealmente,
    non dice calunnia con la lingua,
    non fa danno al suo prossimo
    e non lancia insulto al suo vicino.

    Ai suoi occhi è spregevole il malvagio
    ma onora chi teme il Signore.

    Seconda Lettura (Gal. 4, 4-7)
    Dio mandò il suo Figlio nato da donna.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
    Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessero l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; se poi figlio, sei anche erede per volontà di Dio. Parola di Dio.

    Fior del Carmelo,
    vite fiorente;
    splendor del cielo,
    tu solamente sei Vergine Madre.

    Madre mite,
    intemerata,
    ai figli tuoi
    sii propizia, Stella del mare.

    Ceppo di Jesse
    che doni il Fiore,
    a noi concedi
    di rimanere con te per sempre.

    Giglio sbocciato
    tra acute spine
    conserva puri
    i nostri cuori e dona aiuto.

    Forte armatura
    là dove infuria
    la dura lotta:
    offri a difesa lo Scapolare.

    Per noi incerti
    tu sei la guida;
    a noi provati
    concedi ognora consolazioni.

    O dolce Madre,
    Signora nostra:
    colma del gaudio
    di cui sei piena , i figli tuoi.

    O chiave e porta
    del Paradiso,
    fa' che giungiamo
    dove di gloria / sei coronata.
    Amen.

    Canto al Vangelo (Lc 11, 28)
    Alleluia, alleluia.
    Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano.
    Alleluia.

    Vangelo (Gv 19, 25-27)
    Ecco il tuo figlio, ecco la tua madre!

    Dal vangelo secondo Giovanni
    In quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Parola del Signore.

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  2. FAUSTI - Gesù è l Servo di Dio attraverso il quale si compie ogni giustizia (3,15). E' la giustizia superiore, quella del Padre, che fa piovere la Sua Misericordia su tutti (5,43-48) . è il giogo dolce e soave del Figlio, offerto a tutti i piccoli, affaticati e oppressi (11,25-30).
    La Chiesa è fatta da quanti hanno accolto il mistero del Servo di Dio.
    Gesù si ritira in solitudine, da “anacoreta” . Evita il conflitto, fin che può. Gesù non lotta contro nessuno. Ha altra occupazione : fare il bene, sia di sabato che in ogni altro giorno.
    Il Suo potere non entra in competizione con alcuno : è servizio. Si tratta di un non-potere che trova il suo spazio difronte a qualunque potere. E quando non ne trova più, si realizza pienamente, mettendo la propria vita a servizio. Attraverso la figura del “Servo “descritta da Isaia, Matteo ci aiuta a capire ciò che sta accadendo. La medesima realtà può avere molte interpretazioni, che alla fine si riducono a due : quella dell'uomo e quella di Dio. La Scrittura ci presenta quella di Dio.
    “Lo seguirono molte folle” Sono le pecore senza pastore, stanche e sfinite, (9,36) che trovano in Lui il Pastore della vita. Sono gli affaticati e gli oppressi che cercano in Lui il riposo (11,28).
    Al Suo ritiro corrisponde un accorrere da tutte le parti ; preludio di quando, elevato da terra, attirerà tutti a Sé (Gv 12,32). Ora la Sua cura si rivolge a “tutti”.
    “Ecco il Mio Servo” Colui che nel battesimo fu chiamato il Figlio ora è chiamato Servo :
    infatti è Figlio in quanto è Servo dei fratelli. Questi è l'Eletto, l'Amato, in cui il Padre si compiace :
    ciò che il mondo scarta, odia e disprezza, Dio sceglie, ama e ammira.

    dal MESSALE PROPRIO DELL'ORDINE CARMELITANO

    La sacra Scrittura esalta la bellezza del monte Carmelo, là dove il profeta Elia difendeva la purezza della fede d’Israele nel Dio vivente. In quei luoghi, all’inizio del XIII secolo ebbe giuridicamente origine l’Ordine carmelitano, sotto il titolo di Santa Maria del Monte Carmelo. Questo titolo, quasi compendio dei benefici della Patrona, cominciò a venir celebrato fin dal secolo XIV, dapprima in Inghilterra, quindi gradatamente, in tutto quanto l’Ordine. Raggiunse il massimo splendore ai primi del secolo XVII, allorché il Capitolo generale dei Carmelitani lo dichiarò festa principale e speciale dell’Ordine, e Paolo V lo riconobbe come titolo distintivo della Confraternita dello Scapolare. È la celebrazione solenne di tutti i devoti di Maria SS.ma del Carmine, che si ritrovano uniti nei sentimenti di amore e gratitudine verso Maria, rinnovando in questo giorno l’impegno del devoto servizio a lei, la fedeltà a Cristo Gesù e alla Chiesa, e affidando al cuore materno della Vergine l’intera Famiglia del Carmelo.
    I carmelitani volevano servire e seguire il Signore Gesù con fedeltà e purezza (Regola, Prologo); si dedicarono di conseguenza anche al servizio di sua madre Maria, ritenuta la Signora della Palestina e, quindi del Carmelo. La Madre di Dio, che protegge l’Ordine come Patrona, è anche la Vergine sapiente, attenta alla Parola di Dio e pronta ad accoglierla in sé. Questa caratteristica di Maria si sviluppò in seguito in quella della «purità» di Maria: ella è la Vergine purissima, che ama Dio al di sopra d’ogni altra cosa, che viene imitata e seguita dai biancovestiti carmelitani.
    I diversi titoli a poco a poco trovarono espressione sintetica nell’immagine della Madonna dello Scapolare, che finì col soppiantare tutte le altre feste e immagini di Maria carmelitana, tanto che lo scapolare è divenuto il simbolo più conosciuto del Carmelo.
    La festa solenne della Madonna del Carmine viene celebrata il 16 Luglio

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