Esultano in cielo le anime dei santi, che hanno seguito le orme di Cristo; per suo amore hanno effuso il proprio sangue, ora con Cristo gioiscono per sempre.
Hanno effuso per il Signore il loro sangue: hanno amato Cristo nella vita, lo hanno imitato nella morte; per questo hanno meritato la corona trionfale.
Colletta Ti glorifichi la Chiesa, Signore, nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano; tu che hai dato loro la corona della gloria, nella tua provvidenza concedi a noi il conforto della loro protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua. Dal libro di Esdra Esd 6,7-8.12b.14-20
In quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell'Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente». Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario. Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele. Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè. I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 121 (122) R. Andremo con gioia alla casa del Signore. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! R.
Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore. R.
Secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano. (Lc 11,28)
Alleluia.
Vangelo Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. Dal Vangelo secondo Luca Lc 8,19-21
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
PAROLE DEL SANTO PADRE Chi cerca Dio lo trova lì, nei piccoli, nei bisognosi: bisognosi non solo di beni, ma di cura e di conforto, come i malati, gli umiliati, i prigionieri, gli immigrati, i carcerati. Lì c’è Lui: nei piccoli. Ecco perché Gesù si indigna: ogni affronto fatto a un piccolo, a un povero, a un bambino, a un indifeso, è fatto a Lui. (Angelus, 3 ottobre 2021)
FAUSTI - Si conclude il discorso sull'ascolto della Parola di Misericordia, mostrandone il frutto . Ci rende madre e fratelli di Gesù, generatori e consanguinei di Colui che è la Parola, il Figlio Unigenito del Padre. Entriamo nel numero dei discepoli, che conoscono i misteri (v 10), siamo terreno fertile (v 15). Diventiamo “madre” in quanto,accogliendo la Parola come Maria ,lo Spirito ce La fa concepire; fratelli, in quanto, facendo la Parola, siamo come Lui, ascoltatore e Figlio del Padre. L'ascolto operativo ci fa entrare in seno alla Trinità e partecipare con Gesù al mistero del Suo rapporto col Padre. L'appartenenza alla famiglia di Gesù non si fonda su privilegi di sangue riservati a pochi : è aperta a tutti, perché fondata sull'accoglienza della Parola. Maria è prototipo del vero discepolo e della Chiesa. Essa è beata perché crede (1,45) e la Sua vera maternità consiste nell'essere “ascoltatrice e fattrice della Parola”. Essa rappresenta il passaggio pasquale che Luca propone al lettore già battezzato : già appartiene a Cristo – è uno dei suoi per sempre!- e, come Maria, desidera avvicinarsi a Lui per “vederlo”. L'importante non è essere tra coloro che mangiano e bevono al Suo cospetto, bensì passare come Lei da una parentela fisica a una fondata sull'ascolto e la pratica della Parola. “Anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non Lo conosciamo più così”, bensì secondo lo Spirito (2 Cor 5,16), che ci fa compiere la Volontà del Padre, diventando figli Suoi, fratelli del Figlio. Davvero, come disse Paolo citando un poeta greco : di Dio “stirpe noi siamo”. La Sua esistenza nel mondo è affidata a noi, fino a che Lui sarà tutto in tutti (1Cor 15,28). Per tre volte si nominano “madre e fratelli”, indicati come i “suoi” dal cronista : chiaramente questa maternità/ fraternità è fondata sull'ascolto fecondo della Parola. La Parola di Dio è il seme (v 11) che genera , come ogni altro seme, secondo la propria specie. I cristiani , infatti, sono “rigenerati da un seme non corruttibile, ma immortale, cioè dalla Parola di Dio Viva ed Eterna” (1 Pt 1,23).
SS:COSMA E DAMIANO _ Non si conosce né la data, né il motivo del loro martirio, ma i primi riferimenti riferiscono di Cirro, in Siria, il cui Vescovo Teodoreto di Cirro ( +458), li chiama "atleti illustri e martiri generosi". Una Basilica costruita in quel luogo fu il centro da cui si diffuse per tutto il mondo il loro culto. Essi erano due gemelli che professavano la professione di medici senza ricevere compensi e professavano apertamente la loro fede, con la carità che li distingueva, per cui furono perseguitati , arrestati, torturati e decapitati. La loro chiesa principale, a Costantinopoli era sede in cui i malati passavano la notte, e dormendo, in sogno, ricevevano le cure dei Santi che li curavano con unguenti o medicamenti . Avvenivano qui grandi miracoli che furono paragonati alla potenza della guarigione nella piscina di Betsaida, a Gerusalemme che avveniva una volta all'anno. Cosma e Damiano sono i patroni, con S. Luca e S. Pantaleone, dei medici , e sono invocati protettori degli ospedali, dei farmacisti, dei chirurghi, dentisti e contro malattie varie , anche dei bambini.
RispondiEliminaEsultano in cielo le anime dei santi,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno effuso il proprio sangue,
ora con Cristo gioiscono per sempre.
Hanno effuso per il Signore il loro sangue:
hanno amato Cristo nella vita,
lo hanno imitato nella morte;
per questo hanno meritato la corona trionfale.
Colletta
Ti glorifichi la Chiesa, Signore,
nel santo ricordo dei martiri Cosma e Damiano;
tu che hai dato loro la corona della gloria,
nella tua provvidenza
concedi a noi il conforto della loro protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua.
Dal libro di Esdra
Esd 6,7-8.12b.14-20
In quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell'Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente».
Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario.
Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele.
Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.
I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore. R.
Secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano. (Lc 11,28)
Alleluia.
Vangelo
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,19-21
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
EliminaChi cerca Dio lo trova lì, nei piccoli, nei bisognosi: bisognosi non solo di beni, ma di cura e di conforto, come i malati, gli umiliati, i prigionieri, gli immigrati, i carcerati. Lì c’è Lui: nei piccoli. Ecco perché Gesù si indigna: ogni affronto fatto a un piccolo, a un povero, a un bambino, a un indifeso, è fatto a Lui. (Angelus, 3 ottobre 2021)
FAUSTI - Si conclude il discorso sull'ascolto della Parola di Misericordia, mostrandone il frutto . Ci rende madre e fratelli di Gesù, generatori e consanguinei di Colui che è la Parola, il Figlio Unigenito del Padre.
RispondiEliminaEntriamo nel numero dei discepoli, che conoscono i misteri (v 10), siamo terreno fertile (v 15). Diventiamo “madre” in quanto,accogliendo la Parola come Maria ,lo Spirito ce La fa concepire; fratelli, in quanto, facendo la Parola, siamo come Lui, ascoltatore e Figlio del Padre.
L'ascolto operativo ci fa entrare in seno alla Trinità e partecipare con Gesù al mistero del Suo rapporto col Padre.
L'appartenenza alla famiglia di Gesù non si fonda su privilegi di sangue riservati a pochi : è aperta a tutti, perché fondata sull'accoglienza della Parola.
Maria è prototipo del vero discepolo e della Chiesa.
Essa è beata perché crede (1,45) e la Sua vera maternità consiste nell'essere “ascoltatrice e fattrice della Parola”.
Essa rappresenta il passaggio pasquale che Luca propone al lettore già battezzato : già appartiene a Cristo – è uno dei suoi per sempre!- e, come Maria, desidera avvicinarsi a Lui per “vederlo”.
L'importante non è essere tra coloro che mangiano e bevono al Suo cospetto, bensì passare come Lei da una parentela fisica a una fondata sull'ascolto e la pratica della Parola.
“Anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non Lo conosciamo più così”, bensì secondo lo Spirito (2 Cor 5,16), che ci fa compiere la Volontà del Padre, diventando figli Suoi, fratelli del Figlio.
Davvero, come disse Paolo citando un poeta greco : di Dio “stirpe noi siamo”.
La Sua esistenza nel mondo è affidata a noi, fino a che Lui sarà tutto in tutti (1Cor 15,28).
Per tre volte si nominano “madre e fratelli”, indicati come i “suoi” dal cronista : chiaramente questa maternità/ fraternità è fondata sull'ascolto fecondo della Parola.
La Parola di Dio è il seme (v 11) che genera , come ogni altro seme, secondo la propria specie.
I cristiani , infatti, sono “rigenerati da un seme non corruttibile, ma immortale, cioè dalla Parola di Dio Viva ed Eterna” (1 Pt 1,23).
SS:COSMA E DAMIANO _ Non si conosce né la data, né il motivo del loro martirio, ma i primi riferimenti riferiscono di Cirro, in Siria, il cui Vescovo Teodoreto di Cirro ( +458), li chiama "atleti illustri e martiri generosi".
RispondiEliminaUna Basilica costruita in quel luogo fu il centro da cui si diffuse per tutto il mondo il loro culto. Essi erano due gemelli che professavano la professione di medici senza ricevere compensi e professavano apertamente la loro fede, con la carità che li distingueva, per cui furono perseguitati , arrestati, torturati e decapitati.
La loro chiesa principale, a Costantinopoli era sede in cui i malati passavano la notte, e dormendo, in sogno, ricevevano le cure dei Santi che li curavano con unguenti o medicamenti . Avvenivano qui grandi miracoli che furono paragonati alla potenza della guarigione nella piscina di Betsaida, a Gerusalemme che avveniva una volta all'anno. Cosma e Damiano sono i patroni, con S. Luca e S. Pantaleone, dei medici , e sono invocati protettori degli ospedali, dei farmacisti, dei chirurghi, dentisti e contro malattie varie , anche dei bambini.