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lunedì 7 ottobre 2024

MARIA SS. DEL SANTO ROSARIO


 

5 commenti:

  1. Antifona
    Rallegrati, Maria, piena di grazia, il Signore è con te:
    benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. (Lc 1,28.42)

    Colletta
    Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre;
    tu, che all’annuncio dell’angelo
    ci hai rivelato l’incarnazione di Cristo tuo Figlio,
    per la sua passione e la sua croce,
    con l’intercessione della beata Vergine Maria,
    guidaci alla gloria della risurrezione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 1,12-14

    [Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
    Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano: Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
    Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Da Lc 1,46-55
    R. Il Signore si è ricordato della sua misericordia.
    Oppure:
    R. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.
    L'anima mia magnifica il Signore
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore. R.

    Perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
    e Santo è il suo nome. R.

    Di generazione in generazione la sua misericordia
    per quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio,
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore. R.

    Ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili;
    ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato i ricchi a mani vuote. R.

    Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    come aveva detto ai nostri padri,
    per Abramo e la sua discendenza, per sempre. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te,
    benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28.42)

    Alleluia.

    Vangelo
    Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 1,26-38

    In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
    A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Dio stesso è Colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri. Ed è proprio all’interno delle nostre città, delle nostre scuole e università, delle piazze e degli ospedali che si compie l’annuncio più bello che possiamo ascoltare: «Rallegrati, il Signore è con te!». Una gioia che genera vita, che genera speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, nell’atteggiamento con cui guardiamo gli altri. Una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti. In questo brano evangelico possiamo notare un contrasto tra le promesse dell’angelo e la risposta di Maria. Tale contrasto si manifesta nella dimensione e nel contenuto delle espressioni dei due protagonisti. L’angelo dice a Maria: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine» (vv. 30-33). È una lunga rivelazione, che apre prospettive inaudite. […] Invece, la risposta di Maria è una frase breve, che non parla di gloria, non parla di privilegio, ma solo di disponibilità e di servizio: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» […] Maria si presenta con un atteggiamento che corrisponde perfettamente a quello del Figlio di Dio quando viene nel mondo: Egli vuole diventare il Servo del Signore, mettersi al servizio dell’umanità per adempiere al progetto del Padre. […] L’atteggiamento di Maria rispecchia pienamente questa dichiarazione del Figlio di Dio, che diventa anche figlio di Maria. (Angelus, 24 dicembre 2017)

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  3. FAUSTI – L'Angelus e l'Ave Maria fanno dell'Annunciazione il racconto della Scrittura più noto e ripetuto. La vita cristiana porta nel suo cuore e ha come principio e come fine l'Incarnazione del Verbo. Tutta centrata su questo mistero, è una continua attualizzazione “oggi” del “sì” che ha attratto Dio nel mondo. Maria è figura di ogni credente e della Chiesa intera. Ciò che è avvenuto a Lei deve accadere a ciascuno e a tutti. Il sì dell'uomo che accoglie e genera il Verbo, da cui tutto ha principio, è il fine stesso della creazione. Dio ha finalmente trovato la casa di cui il tempio è figura.
    E' l'incontro che Lui ha cercato da tutta l'eternità, il momento in vista del quale iniziò il tempo, coronamento del Suo sogno d'Amore , premio del Suo lavoro, ricompensa alla Sua fatica.
    Finalmente, dalle profondità della Sua creazione che si è allontanata da Lui, s'innalza un “sì” capace di attirarlo. E Lui viene, si unisce e si compromette per sempre. Quale fu la gioia di Dio di poter dire a Maria: “Gioisci”. Lo Sposo finalmente, dopo tanti drammi, trova la Sposa del Suo cuore.
    Finalmente ha termine la Sua sofferenza . È abbracciato da chi ama. La Sua offerta trova mani che l'accolgono e le grandi braccia del mondo comprendono, concepiscono e stringono ciò senza cui l'uomo non è uomo. L'Amore è amato, ha trovato una casa dove abitare e la casa dell'uomo non è più deserta. L'Angelo è la presenza di Dio nella Sua Parola annunciata.
    La nostra fede nella Sua Parola accoglie Lui stesso e ci unisce a Lui :
    è il Natale di Dio sulla terra e dell'uomo nei cieli.
    La Parola si fa carne in noi , senza lasciarci più, e l'Angelo può andare ad annunciarla ad altri, fino a
    quando il mistero compiutosi in Maria sarà compiuto tra tutti gli uomini.
    La salvezza di ogni uomo è diventare come Maria : dire Sì alla proposta d'Amore di Dio, dare carne nel suo corpo al Suo Verbo eterno, generare nel mondo il Figlio.
    All'Amore di Dio che lo cercava, nella disobbedienza e nella fuga, Adamo aveva risposto :”Mi sono nascosto!” (Gen 3,10). Ora, in Maria, l'umanità stessa risponde . “Eccomi” a Colui che da sempre ha detto “eccomi, eccomi” a chi non Lo cercava (Is 65,1).
    Dio esulta di gioia incontenibile.
    Amore da sempre respinto, ora si sente accolto.
    Amore da sempre non amato, ora si sente amato. Da millenni, anzi, dall'eternità, aveva atteso questo momento in cui la Sua creatura gli facesse grazia di dire :”Eccomi”, in modo da poterla riempire di Se stesso.
    Dio è Avvento : necessariamente viene all'uomo, perchè è Amore amante.
    L'uomo attesa : necessariamente tende a Lui, perché è bisogno di essere amato.
    Per questo , quando l'uomo Lo attende e dice . “Eccomi”, Dio non può non venire.
    Così si unisce a lui in un'unica carne : è l'oggi della Salvezza.
    Il mio sì ad ogni Parola ascoltata me la fa accogliere : un pezzo della storia del Verbo, che ha preso dimora in mezzo a noi, diventa carne della mia carne.
    Questo racconto, come è partito da Maria ed è giunto fino a noi, parte da noi per farsi carne in tutti i fratelli fino agli estremi confini della terra. E' la Missione della Chiesa.

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  4. O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.

    Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.

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  5. Preghiera del Rosario per la Pace

    PREGHIERA A NOSTRA SIGNORA REGINA DI PALESTINA
    (del venerabile Patriarca Nicodemo)

    A te, Vergine Madre Maria,
    Regina della Terra di Cristo,
    veniamo per lodarti, ringraziarti
    e affidarti tutti i tuoi figli,
    abitanti e pellegrini di questa Terra.

    Tu, Vergine, Figlia di Sion,
    insegnaci l'amore che hai per tutti,
    senza distinzione.
    Mostraci il tuo cuore misericordioso,
    donaci il tuo sguardo limpido.

    Come nei giorni di Nazaret
    insegnaci l'ascolto attento alla voce di Dio
    e alla sua Parola di vita.
    Insegnaci la fedeltà nel lavoro quotidiano
    e il silenzio capace di creare comunione profonda.

    Come a Cana veglia sulle famiglie,
    affinché non manchi la gioia e l'umiltà.

    Come sulle vie di Galilea e di Giudea,
    precedici nel cammino di sequela
    sui passi del tuo Figlio amato
    fino all'offerta suprema ai piedi del Calvario.

    Come nel Cenacolo intercedi il dono dello Spirito
    che grida in noi: "Abbà", Unico Padre
    per Ebrei, Cristiani e Musulmani.

    Dona a tutti di camminare
    per le vie del perdono e della riconciliazione,
    facendo cadere ogni muro di divisione.

    Madre del Principe della Pace,
    donaci anche il gusto del Cielo
    che sostenga la nostra speranza,
    affinché presto si realizzi l'auspicio di giustizia e pace su Gerusalemme
    su questa Terra Santa e su tutta la terra.

    Amen

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