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mercoledì 11 dicembre 2024

SS. MARIA VERGINE DI GUADALUPE


 

6 commenti:

  1. Studi oftalmologici realizzati sugli Occhi di Maria hanno scoperto che avvicinando loro la luce, la retina si contrae e ritirando la luce, torna a dilatarsi, esattamente come accade a un occhio vivo.
    Proiettando un raggio laser trasversalmente al tessuto si è scoperto che la sua colorazione non si presenta né al diritto né al rovescio… i colori fluttuano ad una distanza di tre decimi di millimetro sopra la tela, senza toccarla. I colori fluttuano nell’aria, sopra la superficie della Tilma.
    La fibra di maguey che costituisce il tessuto dell’immagine, non può durare più di 20 o 30 anni.La scienza non sa spiegare la causa dell’incorruttibilità del tessuto.
    Nel 1791 fu rovesciato accidentalmente acido muriatico sulla parte superiore diritta del tessuto. In un tempo di 30 giorni, senza trattamento alcuno, il tessuto danneggiato si è ricostruito per intero miracolosamente, mantenendo la traccia del versamento dell’acido, tuttora visibile sulla Tilma.
    Le stelle visibili sul Manto di Maria riflettono l’esatta configurazione e posizione del cielo del Messico nel solstizio d’inverno, la mattina in cui è avvenuto il miracolo. Sul lato sinistro del manto della Vergine si trovano le costellazioni del sud. Quattro stelle che fanno parte della costellazione di Ofiuco . Sotto si osserva Bilancia ed alla destra, quella che sembra una punta di freccia corrisponde all’inizio di Scorpione . Intermedie con la porzione inferiore, si vedono due stelle della costellazione del Lupo e l’estremo di Idra . Verso il basso si vede la Croce del Sud senza nessun dubbio, ed alla sua sinistra appare il quadrato leggermente inclinato della costellazione del Sagittario . Sul lato destro del manto della Vergine vi sono le costellazioni del nord. Sulla spalla, un frammento delle stelle di Boote , in basso a sinistra la segue la costellazione dell’Orsa Maggiore, in forma di “carro”. Ai lati vi sono, a destra: la chioma di Berenice e i Levrieri; a sinistra: Thuban che è la stella più brillante della costellazione del Drago . Più sotto due stelle (anch’esse parte dell’Orsa Maggiore) e quindi un’altra coppia di stelle della costellazione dell’Auriga e ad ovest, verso il basso, tre stelle del Toro . In tal modo, si identificano nella loro totalità e nella loro posizione, un poco compatte, le 46 stelle più brillanti che circondano l’orizzonte della Valle del Messico.
    Agli inizi del XX secolo, un uomo collocò ai piedi della Tilma una composizione floreale che celava una bomba ad elevato potenziale. L’esplosione provocò grande distruzione nelle prossime vicinanze della Tilma che rimase miracolosamente intatta.
    LA TILMA DI GUADALUPE10. La scienza ha fatto diverse scoperte negli occhi di Maria (estesi appena 7 e 8 mm); questi possiedono i tre effetti di rifrazione dell’immagine presenti nell’occhio umano; al loro interno compaiono immagini umane molto piccole, che nessun artista potrebbe dipingere. Si tratta di due scene che si ripetono in entrambe gli occhi. Gli occhi di Maria, ingranditi con tecnologia digitale, hanno rivelato l’immagine del Vescovo Zumárraga e dell’indio Juan Diego, che apre il suo mantello (la Tilma) di fronte a lui. Le dimensioni di questa immagine corrispondono alla quarta parte di un milionesimo di millimetro.
    La Vergine e la Proporzione Aurea. La critica artistica afferma che un’opera è bella e perfetta quando sono in armonia tra loro il colore, la linee, la luce e la composizione. Una delle forme tecniche più bella per ottenere questa armonia è per mezzo della cosiddetta PROPORZIONE AUREA o DORATA....

    Il ginocchio sinistro è leggermente sollevato e si protende in avanti in fase di « MOVIMENTO ».
    « Guadalupe » in lingua indigena Náhuatl significa : « Colei che schiaccia la testa al serpente ». Chiaro riferimento a Maria Santissima, vincitrice del maligno riportato in Genesi 3,15.
    L’immagine è una pittura tale a quella descritta in Apocalisse cap.12: « apparve nel cielo un segno grande, una Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i suoi piedi ».
    La Vergine porta una cintura sul ventre: è « incinta ».Servo di Cristo e Maria

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  2. SUPPLICA ALLA MADONNA DI GUADALUPE

    Da recitare alle ore 12.00

    Vergine Immacolata di Guadalupe, Madre di Gesù e Madre nostra, vincitrice del peccato e nemica del Demonio, Tu ti manifestasti sul colle Tepeyac in Messico all’umile e generoso contadino Gian Diego.

    Sul suo mantello imprimesti la Tua dolce Immagine come segno della Tua presenza in mezzo al popolo e come garanzia che avresti ascoltato le sue preghiere e addolcito le sue sofferenze.

    Maria, Madre amabilissima, noi oggi ci offriamo a te e consacriamo per sempre al tuo Cuore Immacolato tutto quanto ci resta di questa vita, il nostro corpo con le sue miserie, la nostra anima con le sue debolezze, il nostro cuore con i suoi affanni e desideri, le preghiere, le sofferenze, l’agonia.

    O Madre dolcissima, ricordati sempre dei tuoi figli.

    Se noi, vinti dallo sconforto e dalla tristezza, dal turbamento e dall’angoscia, dovessimo qualche volta dimenticarci di te, allora, Madre pietosa, per l’amore che porti a Gesù, ti chiediamo di proteggerci come figli tuoi e di non abbandonarci fino a quando non saremo giunti al porto sicuro, per gioire con Te, con tutti i Santi, nella visione beatifica del Padre.

    Amen

    Salve Regina

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  3. Antifona

    Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità;
    fin dal principio, dalle tue testimonianze
    ho conosciuto che in eterno tu sei. (Cf. Sal 118,151-152)
    Colletta

    Ridesta i nostri cuori, o Padre,
    a preparare le vie del tuo Figlio unigenito,
    e fa’ che, per la sua venuta,
    possiamo servirti con purezza di spirito.

    Prima Lettura
    Io sono il tuo redentore, il Santo d'Israele.

    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 41,13-20

    Io sono il Signore, tuo Dio,
    che ti tengo per la destra
    e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
    Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
    larva d'Israele;
    io vengo in tuo aiuto - oràcolo del Signore -,
    tuo redentore è il Santo d'Israele.
    Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
    munita di molte punte;
    tu trebbierai i monti e li stritolerai,
    ridurrai i colli in pula.
    Li vaglierai e il vento li porterà via,
    il turbine li disperderà.
    Tu, invece, gioirai nel Signore,
    ti vanterai del Santo d'Israele.
    I miseri e i poveri cercano acqua ma non c'è;
    la loro lingua è riarsa per la sete.
    Io, il Signore, risponderò loro,
    io, Dio d'Israele, non li abbandonerò.
    Farò scaturire fiumi su brulle colline,
    fontane in mezzo alle valli;
    cambierò il deserto in un lago d'acqua,
    la terra arida in zona di sorgenti.
    Nel deserto pianterò cedri,
    acacie, mirti e ulivi;
    nella steppa porrò cipressi,
    olmi e abeti;
    perché vedano e sappiano,
    considerino e comprendano a un tempo
    che questo ha fatto la mano del Signore,
    lo ha creato il Santo d'Israele.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 144 (145)

    R. Il Signore è misericordioso e grande nell'amore.

    O Dio, mio re, voglio esaltarti
    e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
    Buono è il Signore verso tutti,
    la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.

    Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
    e ti benedicano i tuoi fedeli.
    Dicano la gloria del tuo regno
    e parlino della tua potenza. R.

    Facciano conoscere agli uomini le tue imprese
    e la splendida gloria del tuo regno.
    Il tuo regno è un regno eterno,
    il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Stillate, cieli, dall’alto
    e le nubi facciano piovere il Giusto;
    si apra la terra
    e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

    Alleluia.

    Vangelo
    Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 11,11-15

    In quel tempo, Gesù disse alle folle:
    «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
    Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
    Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

    Parola del Signore.

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    Risposte

    1. Parole del Santo Padre

      Questa è la grandezza di Giovanni, un grande, l’ultimo di quella schiera di credenti che è incominciata con Abramo, quello che predica la conversione, quello che non usa mezze parole per condannare i superbi, quello che alla fine della vita si permette di dubitare. E questo è un bel programma di vita cristiana. (…) Chiediamo a Giovanni la grazia del coraggio apostolico di dire sempre le cose con verità, dell’amore pastorale, di ricevere la gente col poco che può dare, il primo passo. Dio farà l’altro. Che il grande Giovanni, che è il più piccolo nel regno dei Cieli, per questo è grande, ci aiuti su questa strada sulle tracce del Signore”. (Omelia da Santa Marta, 15 dicembre 2016)

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  4. S. FAUSTI - “Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il Regno dei cieli patisce violenza” Si può intendere che da Giovanni ad ora il Regno patisce violenza, nel senso che subisce la violenza del male che si abbatte su di esso. Ciò accadde a Giovanni, accadrà a Gesù e a ciascuno di noi, come accadde a tutti i giusti. I giusti, con la loro violenza subita, sono profezia della Parola ; la parola della croce. “I violenti ne fanno preda” I regni della terra sono predati dai più violenti . Emergono i peggiori tra gli uomini (Sl 12,9).
    Il Regno dei cieli invece è dei poveri, dei perseguitati, di quanti portano su di sé il male senza farlo . Sono i miti , che erediteranno la terra (5,5).
    Il mite è il violento in senso evangelico : tanto forte da portare su di sé ogni violenza senza restituirla, fino a porgere l'altra guancia.
    Gesù sarà re sulla croce.Il bene è più violento, più forte del male.
    Paolo dice : “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male”(Rom12,21).
    Con Giovanni termina l'attesa.
    Dopo di lui non c'è più profezia, ma la Parola compiuta ; non c'è più legge, ma la libertà del Figlio , il Suo Spirito d'Amore è effuso nei nostri cuori.
    “L'Elia che sta per venire” Gesù è il Veniente. Giovanni colui che sta per venire a preparare un popolo ben disposto ad accoglierlo (Ml 3,2-3).
    Non si può accogliere il secondo, se non si accoglie il primo.
    Bisogna ascoltare quanto il Battista dice, fino all'ultima sua domanda . “Sei Tu?” .

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