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mercoledì 7 dicembre 2022

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA




 

5 commenti:

  1. Antifona
    Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio:
    mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia,
    come una sposa si adorna di gioielli. (Is 61,10)
    O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine
    hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
    e in previsione della morte di lui
    l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
    concedi anche a noi, per sua intercessione,
    di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
    Dal libro della Gènesi
    3,9-15.20

    [Dopo che l'uomo ebbe mangiato del frutto dell'albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
    Allora il Signore Dio disse al serpente:
    «Poiché hai fatto questo,
    maledetto tu fra tutto il bestiame
    e fra tutti gli animali selvatici!
    Sul tuo ventre camminerai
    e polvere mangerai
    per tutti i giorni della tua vita.
    Io porrò inimicizia fra te e la donna,
    fra la tua stirpe e la sua stirpe:
    questa ti schiaccerà la testa
    e tu le insidierai il calcagno».
    L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 97 (98)
    R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
    Cantate al Signore un canto nuovo,
    perché ha compiuto meraviglie.
    Gli ha dato vittoria la sua destra
    e il suo braccio santo. R.

    Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
    agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
    Egli si è ricordato del suo amore,
    della sua fedeltà alla casa d'Israele. R.

    Tutti i confini della terra hanno veduto
    la vittoria del nostro Dio.
    Acclami il Signore tutta la terra,
    gridate, esultate, cantate inni! R.

    Seconda Lettura
    In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 1,3-6.11-12

    Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
    In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
    per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
    predestinandoci a essere per lui figli adottivi
    mediante Gesù Cristo,
    secondo il disegno d'amore della sua volontà,
    a lode dello splendore della sua grazia,
    di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

    In lui siamo stati fatti anche eredi,
    predestinati - secondo il progetto di colui
    che tutto opera secondo la sua volontà -
    a essere lode della sua gloria,
    noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

    Parola di Dio.

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  2. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Rallegrati, piena di grazia,
    il Signore è con te,
    benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28)

    Alleluia.

    Vangelo
    Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 1, 26-38

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».
    A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
    E l'angelo si allontanò da lei.

    Parola del Signore.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Ricordiamoci che questa perfezione di Maria, la piena di grazia, viene dichiarata dall’angelo tra le mura di casa sua: non nella piazza principale di Nazaret, ma lì, nel nascondimento, nella più grande umiltà. In quella casetta a Nazaret palpitava il cuore più grande che una creatura abbia mai avuto. Cari fratelli e sorelle, è una notizia straordinaria per noi! Perché ci dice che il Signore, per compiere meraviglie, non ha bisogno di grandi mezzi e delle nostre capacità eccelse, ma della nostra umiltà, del nostro sguardo aperto a Lui e anche aperto agli altri. Con quell’annuncio, tra le povere mura di una piccola casa, Dio ha cambiato la storia. (Angelus, 8 dicembre 2021)

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  3. FAUSTI – L'Angelus e l'Ave Maria fanno dell'Annunciazione il racconto della Scrittura più noto e ripetuto. La vita cristiana porta nel suo cuore e ha come principio e come fine l'Incarnazione del Verbo. Tutta centrata su questo mistero, è una continua attualizzazione “oggi” del “sì” che ha attratto Dio nel mondo. Maria è figura di ogni credente e della Chiesa intera. Ciò che è avvenuto a Lei deve accadere a ciascuno e a tutti. Il sì dell'uomo che accoglie e genera il Verbo, da cui tutto ha principio, è il fine stesso della creazione. Dio ha finalmente trovato la casa di cui il tempio è figura.
    E' l'incontro che Lui ha cercato da tutta l'eternità, il momento in vista del quale iniziò il tempo, coronamento del Suo sogno d'Amore , premio del Suo lavoro, ricompensa alla Sua fatica.
    Finalmente, dalle profondità della Sua creazione che si è allontanata da Lui, s'innalza un “sì” capace di attirarlo. E Lui viene, si unisce e si compromette per sempre. Quale fu la gioia di Dio di poter dire a Maria: “Gioisci”. Lo Sposo finalmente, dopo tanti drammi, trova la Sposa del Suo cuore.
    Finalmente ha termine la Sua sofferenza . È abbracciato da chi ama. La Sua offerta trova mani che l'accolgono e le grandi braccia del mondo comprendono, concepiscono e stringono ciò senza cui l'uomo non è uomo. L'Amore è amato, ha trovato una casa dove abitare e la casa dell'uomo non è più deserta. L'Angelo è la presenza di Dio nella Sua Parola annunciata.
    La nostra fede nella Sua Parola accoglie Lui stesso e ci unisce a Lui :
    è il Natale di Dio sulla terra e dell'uomo nei cieli.
    La Parola si fa carne in noi , senza lasciarci più, e l'Angelo può andare ad annunciarla ad altri, fino a
    quando il mistero compiutosi in Maria sarà compiuto tra tutti gli uomini.
    La salvezza di ogni uomo è diventare come Maria : dire Sì alla proposta d'Amore di Dio, dare carne nel suo corpo al Suo Verbo eterno, generare nel mondo il Figlio.
    All'Amore di Dio che lo cercava, nella disobbedienza e nella fuga, Adamo aveva risposto :”Mi sono nascosto!” (Gen 3,10). Ora, in Maria, l'umanità stessa risponde . “Eccomi” a Colui che da sempre ha detto “eccomi, eccomi” a chi non Lo cercava (Is 65,1).
    Dio esulta di gioia incontenibile.
    Amore da sempre respinto, ora si sente accolto.
    Amore da sempre non amato, ora si sente amato. Da millenni, anzi, dall'eternità, aveva atteso questo momento in cui la Sua creatura gli facesse grazia di dire :”Eccomi”, in modo da poterla riempire di Se stesso.
    Dio è Avvento : necessariamente viene all'uomo, perchè è Amore amante.
    L'uomo attesa : necessariamente tende a Lui, perché è bisogno di essere amato.
    Per questo , quando l'uomo Lo attende e dice . “Eccomi”, Dio non può non venire. Così si unisce a lui in un'unica carne : è l'oggi della Salvezza.
    Il mio sì ad ogni Parola ascoltata me la fa accogliere : un pezzo della storia del Verbo, che ha preso dimora in mezzo a noi, diventa carne della mia carne.
    Questo racconto, come è partito da Maria ed è giunto fino a noi, parte da noi per farsi carne in tutti i fratelli fino agli estremi confini della terra. E' la Missione della Chiesa.

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  4. T. BELLO - Maria, donna accogliente

    Maria vergine «accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio». Nel cuore e nel corpo.
    Fu, cioè, discepola e madre del Verbo. Discepola, perché si mise in ascolto della Parola, e la conservò per sempre nel cuore. Madre, perché offrì il suo grembo alla Parola, e la custodì per nove mesi nello scrigno del corpo. Sant' Agostino osa dire che Maria fu più grande per aver accolto la Parola nel cuore che per averla accolta nel grembo…
    Accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio. Quella ospitalità fondamentale la dice lunga sullo stile di Maria, delle cui mille altre accoglienze il vangelo non parla, ma che non ci è difficile intuire. Nessuno fu mai respinto da lei. E tutti trovarono riparo sotto la sua ombra…

    Santa Maria, donna accogliente, aiutaci ad accogliere la Parola nell'intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine. Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà.
    Lo sappiamo: è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze, ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come Adamo tra gli alberi dell'Eden. Facci comprendere che Dio, se ci guasta i progetti, non ci rovina la festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace. E una volta che l'avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo brillerà della sua luce.
    Santa Maria, donna accogliente, rendici capaci di gesti ospitali verso i fratelli. Sperimentiamo tempi difficili, in cui il pericolo di essere defraudati dalla cattiveria della gente ci fa vivere tra porte blindate e sistemi di sicurezza. Non ci fidiamo più l'uno dell'altro. Vediamo agguati dappertutto. Il sospetto è divenuto organico nei rapporti col prossimo. Il terrore di essere ingannati ha preso il sopravvento sugli istinti di solidarietà che pure ci portiamo dentro. E il cuore se ne va a pezzi dietro i cancelli dei nostri recinti.
    Disperdi, ti preghiamo, le nostre diffidenze. Facci uscire dalla trincea degli egoismi corporativi. Sfascia le cinture delle leghe. Allenta le nostre ermetiche chiusure nei confronti di chi è diverso da noi. Abbatti le nostre frontiere: le frontiere culturali, prima di quelle geografiche. Queste ultime cedono ormai sotto l'urto dei popoli «altri», ma le prime restano tenacemente impermeabili. Visto allora che siamo costretti ad accogliere gli stranieri nel corpo della nostra terra, aiutaci perché possiamo accoglierli anche nel cuore della nostra civiltà.
    Santa Maria, donna accogliente, ostensorio del corpo di Gesù deposto dalla croce, accoglici sulle tue ginocchia quando avremo reso lo spirito anche noi. Dona alla nostra morte la quiete fiduciosa di chi poggia il capo sulla spalla della madre e si addormenta sereno. Tienici per un poco sul tuo grembo, così come ci hai tenuti nel cuore per tutta la vita. Compi su di noi i rituali delle ultime purificazioni. E portaci, finalmente, sulle tue braccia davanti all'Eterno.
    Perché solo se saremo presentati da te, sacramento della tenerezza, potremo trovare pietà.

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