Antifona Beata la vergine che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, ha imitato il Signore, sposo delle vergini e principe dei martiri.
Colletta Donaci, o Signore, la tua misericordia per intercessione di sant’Agata, vergine e martire, che sempre ti fu gradita per la forza del martirio e la gloria della verginità. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Introdussero l'arca dell'alleanza nel Santo dei Santi e la nube riempì il tempio del Signore. Dal primo libro dei Re 1Re 8,1-7.9-13
In quei giorni, Salomone convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa. Quando furono giunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i levìti. Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità. I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; i cherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghe dall’alto. Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto. Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore. Allora Salomone disse: «Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura. Ho voluto costruirti una casa eccelsa, un luogo per la tua dimora in eterno».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 131 (132)
R. Sorgi, Signore, tu e l'arca della tua potenza.
Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, l’abbiamo trovata nei campi di Iàar. Entriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. R.
Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l’arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli. Per amore di Davide, tuo servo, non respingere il volto del tuo consacrato. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)
Alleluia.
Vangelo Quanti lo toccavano venivano salvati. Dal Vangelo secondo Marco Mc 6,53-56
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
PAROLE DEL SANTO PADRE Gesù mostra una particolare predilezione per coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito: i poveri, i peccatori, gli indemoniati, i malati, gli emarginati. Egli così si rivela medico sia delle anime sia dei corpi, buon Samaritano dell’uomo. E’ il vero Salvatore; Gesù salva, Gesù cura, Gesù guarisce. Ciascuno di noi è chiamato a portare la luce della Parola di Dio e la forza della grazia a coloro che soffrono e a quanti li assistono, familiari, medici, infermieri, perché il servizio al malato sia compiuto sempre più con umanità, con dedizione generosa, con amore evangelico, con tenerezza. La Chiesa madre, tramite le nostre mani, carezza le nostre sofferenze e cura le nostre ferite e lo fa con tenerezza di madre. (Angelus, 8 febbraio 2015)
FAUSTI – Il Vangelo, ovviamente, è scritto per quella barca che è la Chiesa. Essa, in assenza dello Sposo, è chiamata a riconoscerlo presente e operante nel Pane che spezza in Sua memoria. L'Eucaristia non è semplice condivisione e fraternità, un amore vago e indefinito, un fantasma che ricorda il caro estinto. il Pane, per la Sua Parola nell'Ultima Cena, è Lui Stesso, il Signore che si dona totalmente a noi nel Suo Amore . Per Fede lo riconosciamo in tutta la Sua Potenza salvifica, e in Lui e per Lui la nostra vita diventa un “sì” al Padre e ai fratelli! Ai discepoli , in difficoltà, fa da contrasto la folla, un mare di miseria che si riversa su Gesù, abisso di Misericordia. Subito riconosce il Signore, Lo tocca con Fede ed è salva!
"PREGHIERA TRADIZIONALE O gloriosa Vergine e Martire sant'Agata, che sin dalla prima età consacrasti a Dio la mente e il cuore, tu che imitasti l'Agnello Immacolato nella esimia purezza della vita, nell'esercizio delle più eroiche virtù e nella lotta gloriosa del martirio; deh! prega per noi, ottienici di rassomigliarti . Che la Fede divina illumini la nostra mente e muova le nostre azioni! Fa' che siamo dappertutto cristiani, senza rispetto umano! Che otteniamo per i tuoi meriti, il trionfo sulle nostre ree passioni e sugli assalti di satana! Che raggiungiamo il fine per cui Dio ci ha creati e redenti, la beata corona del Paradiso. Così sia.
Antifona
RispondiEliminaBeata la vergine
che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
ha imitato il Signore,
sposo delle vergini e principe dei martiri.
Colletta
Donaci, o Signore, la tua misericordia
per intercessione di sant’Agata, vergine e martire,
che sempre ti fu gradita
per la forza del martirio e la gloria della verginità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Introdussero l'arca dell'alleanza nel Santo dei Santi e la nube riempì il tempio del Signore.
Dal primo libro dei Re
1Re 8,1-7.9-13
In quei giorni, Salomone convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa.
Quando furono giunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i levìti. Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.
I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; i cherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghe dall’alto. Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto.
Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore. Allora Salomone disse:
«Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura.
Ho voluto costruirti una casa eccelsa,
un luogo per la tua dimora in eterno».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 131 (132)
R. Sorgi, Signore, tu e l'arca della tua potenza.
Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata,
l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. R.
Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo,
tu e l’arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)
Alleluia.
Vangelo
Quanti lo toccavano venivano salvati.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,53-56
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaGesù mostra una particolare predilezione per coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito: i poveri, i peccatori, gli indemoniati, i malati, gli emarginati. Egli così si rivela medico sia delle anime sia dei corpi, buon Samaritano dell’uomo. E’ il vero Salvatore; Gesù salva, Gesù cura, Gesù guarisce. Ciascuno di noi è chiamato a portare la luce della Parola di Dio e la forza della grazia a coloro che soffrono e a quanti li assistono, familiari, medici, infermieri, perché il servizio al malato sia compiuto sempre più con umanità, con dedizione generosa, con amore evangelico, con tenerezza. La Chiesa madre, tramite le nostre mani, carezza le nostre sofferenze e cura le nostre ferite e lo fa con tenerezza di madre. (Angelus, 8 febbraio 2015)
FAUSTI – Il Vangelo, ovviamente, è scritto per quella barca che è la Chiesa.
Essa, in assenza dello Sposo, è chiamata a riconoscerlo presente e operante nel Pane che spezza in Sua memoria.
L'Eucaristia non è semplice condivisione e fraternità, un amore vago e indefinito,
un fantasma che ricorda il caro estinto.
il Pane, per la Sua Parola nell'Ultima Cena, è Lui Stesso, il Signore che si dona totalmente a noi nel Suo Amore .
Per Fede lo riconosciamo in tutta la Sua Potenza salvifica, e in Lui e per Lui la nostra vita diventa un “sì” al Padre e ai fratelli!
Ai discepoli , in difficoltà, fa da contrasto la folla, un mare di miseria che si riversa su Gesù,
abisso di Misericordia.
Subito riconosce il Signore, Lo tocca con Fede ed è salva!
"PREGHIERA TRADIZIONALE
RispondiEliminaO gloriosa Vergine e Martire sant'Agata, che sin dalla prima età consacrasti a Dio la mente e il cuore, tu che imitasti l'Agnello Immacolato nella esimia purezza della vita, nell'esercizio delle più eroiche virtù e nella lotta gloriosa del martirio; deh! prega per noi, ottienici di rassomigliarti
. Che la Fede divina illumini la nostra mente e muova le nostre azioni!
Fa' che siamo dappertutto cristiani, senza rispetto umano! Che otteniamo per i tuoi meriti, il trionfo sulle nostre ree passioni e sugli assalti di satana! Che raggiungiamo il fine per cui Dio ci ha creati e redenti, la beata corona del Paradiso. Così sia.