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giovedì 6 giugno 2024

SACRATISSIMO CUORE DI GESU'


 

4 commenti:


  1. Antifona

    I disegni del suo cuore
    sussistono per sempre,
    per liberare i suoi figli dalla morte
    e nutrirli in tempo di fame. (Cf. Sal 32,11.19)

    Gloria.
    Padre di infinita tenerezza,
    che sempre sostieni i tuoi figli e li nutri con la tua mano,
    donaci di attingere dal Cuore di Cristo trafitto sulla croce
    la sublime conoscenza del tuo amore,
    perché, rinnovati con la forza dello Spirito,
    annunciamo a tutti gli uomini le ricchezze della tua grazia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Credo.

    Prima Lettura
    Il mio cuore si commuove dentro di me.

    Dal libro del profeta Osèa
    Os 11,1.3-4.8c-9

    Quando Israele era fanciullo,
    io l'ho amato
    e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
    A Èfraim io insegnavo a camminare
    tenendolo per mano,
    ma essi non compresero
    che avevo cura di loro.
    Io li traevo con legami di bontà,
    con vincoli d'amore,
    ero per loro
    come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
    mi chinavo su di lui
    per dargli da mangiare.
    Il mio cuore si commuove dentro di me,
    il mio intimo freme di compassione.
    Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
    non tornerò a distruggere Èfraim,
    perché sono Dio e non uomo;
    sono il Santo in mezzo a te
    e non verrò da te nella mia ira.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Da Is 12,2-6

    R. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

    Ecco, Dio è la mia salvezza;
    io avrò fiducia, non avrò timore,
    perché mia forza e mio canto è il Signore;
    egli è stato la mia salvezza. R.

    Attingerete acqua con gioia
    alle sorgenti della salvezza.
    Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
    proclamate fra i popoli le sue opere,
    fate ricordare che il suo nome è sublime. R.

    Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
    le conosca tutta la terra.
    Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
    perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele. R.

    Seconda Lettura
    Conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 3,8-12.14-19

    Fratelli, a me, che sono l'ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell'universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
    Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito.
    Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

    Parola di Dio.



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    Risposte
    1. Alleluia, alleluia.

      Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
      e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. (Mt 11,29a)

      Alleluia.
      Vangelo
      Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 19,31-37

      Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
      Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
      Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

      Parola del Signore.
      PAPA FRANCESCO - “E' la Festa dell'Amore di Dio, di Gesù Cristo : è l'Amore di Dio per noi e Amore di Dio in noi”. Un'altra verità che la Festa del Sacro Cuore ci ricorda si ricava dalla prima lettera di S. Giovanni (4,7-16)
      “Dio ci ha amati per primo, Lui è sempre prima di noi,
      Lui ci aspetta. “
      Quindi ”Quando noi arriviamo Lui c'è, quando noi Lo cerchiamo, Lui ci ha cercati per primo ; Lui è sempre avanti a noi, ci aspetta per riceverci nel Suo Cuore, nel Suo Amore”(27/6/14).
      “Il Signore ci guarda sempre con Misericordia; non dimentichiamolo, ci guarda sempre con Misericordia, ci attende con Misericordia. Non abbiamo timore di avvicinarci a Lui! Ha un Cuore misericordioso! Se gli mostriamo le nostre ferite interiori, i nostri peccati, Egli sempre ci perdona1 E' Pura Misericordia! Andiamo da Gesù! (9/6/13).
      Il Cuore di Cristo ci mostra Gesù che si offre: è il compendio della sua misericordia. Guardandolo – come fa Giovanni nel Vangelo (19,31-37) –, viene naturale fare memoria della sua bontà, che è gratuita, non si compra né si vende, e incondizionata, non dipende dalle nostre opere, è sovrana. E commuove. Nella fretta di oggi, tra mille corse e continui affanni, stiamo perdendo la capacità di commuoverci e di provare compassione, perché stiamo smarrendo questo ritorno al cuore, cioè il ricordo, la memoria, il ritorno al cuore. Senza memoria si perdono le radici e senza radici non si cresce. Ci fa bene alimentare la memoria di chi ci ha amato, ci ha curato, risollevato. (…) Io mi domando: come funziona la nostra memoria? Semplificando, potremmo dire che noi ricordiamo qualcuno o qualcosa quando ci tocca il cuore, quando ci lega a un particolare affetto o a una mancanza di affetto. Ebbene, il Cuore di Gesù guarisce la nostra memoria perché la riporta all’affetto fondante. La radica sulla base più solida. Ci ricorda che, qualunque cosa ci capiti nella vita, siamo amati. (Omelia nella Messa al Policlinico "Agostino Gemelli", 5 novembre 2021)

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  2. FAUSTI – Gesù, “innalzato da terra”, espelle il capo di questo mondo e diventa centro di attrazione per tutti (12,31) : dopo il ritorno del Figlio al Padre, inizia, dietro di Lui, quello dei fratelli. Giovanni pone come fonte di questo cammino la contemplazione del Trafitto.
    Il Figlio dell'uomo squarciato dalla lancia è l'apertura del cielo su ogni figlio d'uomo.
    Attraverso la fessura del Suo fianco esce l'acqua che ci disseta e noi entriamo nel mistero di Dio.
    Noi cerchiamo segni e prodigi. Il Vangelo ci presenta invece il prodigio di un Dio che ama così.
    Il colpo di lancia non serve ad accertare la morte di Gesù, già constatata a vista.
    Produce invece la ferita dalla quale scrutiamo l'abisso d'Amore da cui veniamo, il sangue da cui nasciamo e l'acqua di cui viviamo.
    Questa scena sviluppa la precedente, dove Gesù ci consegna lo Spirito, e forma un dittico con la seguente, dove il Suo Corpo, come chicco di grano deposto sotto terra, produce molto frutto (12,24).
    . Sarà un unico giorno. Il Signore lo conosce ; non ci sarà né giorno né notte ; verso sera risplenderà la luce.
    In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mar orientale e parte verso il mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. Il Signore sarà Re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il Suo Nome” (Zc 14,6-9).
    Il Corpo di Gesù, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio, è il vero Santuario (2,21).
    Il Suo fianco trafitto è il lato del Tempio da cui fluisce il grande fiume che risana e fa rivivere terra e mare, producendo alberi che fruttificano dodici mesi l'anno. I loro frutti sono cibo ad ogni fame, le loro foglie medicina ad ogni male (Ez 47,1-12 Ap 22,2).
    L'apertura del fianco del Crocifisso corrisponde allo squarciarsi del velo del santuario ricordato negli altri Vangeli : abolendo ogni separazione, stabilisce comunione tra Dio e uomo.
    La lancia del soldato apre la porta del grande passaggio, dal quale Dio esce verso l'uomo e l'uomo entra in Dio.
    Inizia la Pasqua definitiva e la Nuova Alleanza, la nuova creazione e l'effusione dello Spirito.
    Ciò che in Gesù è compiuto, inaugura il nostro futuro. Dal Figlio infatti viene l'acqua viva per i fratelli. “Da quell'ora” essi continueranno nel mondo la Sua stessa missione , in cammino verso “l'ora”, che deve compiersi in tutti, come in Lui e grazie a Lui.
    “Guarderanno verso Colui che trafissero”(Zc 12,10) Zaccaria parla della contemplazione di un trafitto da cui si effonderà uno spirito di grazia e di consolazione su tutti. E' ciò che avviene “in quel giorno” , in cui una sorgente zampillante purificherà il popolo (Zc 13,1) e sgorgheranno da Gerusalemme acque vive ed eterne. Allora il Signore sarà re di tutta la terra ( Zc 14,8).
    La salvezza del re trafitto è Universale, come la Sua Regalità :” E ognuno lo vedrà, anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto” (Ap 1,7).
    Fine del Vangelo di Giovanni è portarci davanti al Trafitto, per scrutare attraverso la fessura della lancia. L'occhio e il cuore del lettore, è tutto verso questa ferita da cui zampilla Sangue e Acqua.
    Chi la guarda diventa raggiante (Sl 34,6).
    Chi contempla il Trafitto, comprende l'amore estremo, si sente compungere il cuore e chiede . “ Che fare?” (At 2,37).
    la sua vita diventa ormai risposta a ciò che ha visto. Dal pozzo di Giacobbe bevvero i nostri padri e i loro armenti (4,12) : da questa fenditura della Roccia l'universo intero attinge la vita del Figlio. Basta accostare ad essa la bocca : “ O voi tutti assetati, venite all'acqua” (Is 55,1). E' l'invito della sapienza , della Parola fatta carne, che non torna senza aver compiuto ciò per cui fu mandata (Is 55,11).

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  3. Preghiera in preparazione alla festa del Sacro Cuore di Gesù, di Papa Leone XIII con la Lettera Enciclica in data 25.5.1899- Come pegno di favori divini e testimonianza della nostra benevolenza, a voi, al clero e al popolo affidato alle vostre cure, impartiamo di cuore, nel Signore, l’apostolica benedizione.
    Roma, presso San Pietro, il 25 maggio 1899, anno XXII del nostro pontificato
    Formula di consacrazione da recitarsi al sacratissimo Cuore di Gesù :
    O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano,
    riguardate a noi umilmente prostrati dinanzi al vostro altare.
    Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere;
    e per poter vivere a voi più strettamente congiunti,
    ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro sacratissimo Cuore.
    Molti purtroppo non vi conobbero mai;
    molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi ripudiarono.
    O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri;
    e tutti quanti attirate al vostro Cuore santissimo.
    O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi,
    ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono;
    fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
    Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati:
    richiamateli al porto della verità e all’unità della fede,
    affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
    Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni,
    e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio.
    Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra chiesa,
    largite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine,
    fate che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce:
    sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute;
    a Lui si canti gloria e onore nei secoli. Così sia

    CONSACRAZIONE AL SACRATISSIMO CUORE DI GESU'
    Gesù, sappiamo che Tu sei Misericordioso e che hai offerto il Tuo Cuore per noi.
    Esso è incoronato dale spine e dai nostri peccati.
    Sappiamo che Tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo.
    Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato.
    Per mezzo del Tuo Cuore fa' che tutti gli uomini si amino.
    Sparisca l'odio tra gli uomini.
    Mostraci il Tuo Amore.
    Noi tutti Ti amiamo e desideriamo che Tu ci protegga col Tuo Cuore di Pastore e ci liberi da ogni peccato.
    Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore.Sii Paziente e non desistere mai.
    Noi siamo ancora chiusi perchè non abbiamo capito il Tuo Amore!
    Bussa continuamente. Fa', o Buon Gesù, che Ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della TUA PASSIONE SOFFERTA PER NOI!
    Amen.

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