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venerdì 7 giugno 2024

SANTISSIMO CUORE IMMACOLATO DI MARIA


 

5 commenti:


  1. Antifona

    Esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
    canterò al Signore,
    che mi ha beneficato. (Sal 12,6)

    Colletta

    O Dio,
    che hai preparato una degna dimora dello Spirito Santo
    nel cuore della beata Vergine Maria,
    per sua intercessione concedi a noi
    di essere tempio vivo della tua gloria.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.
    Prima Lettura
    Gioisco pienamente nel Signore.

    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 61,9-11

    Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
    la loro discendenza in mezzo ai popoli.
    Coloro che li vedranno riconosceranno
    che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.
    Io gioisco pienamente nel Signore,
    la mia anima esulta nel mio Dio,
    perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
    mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
    come uno sposo si mette il diadema
    e come una sposa si adorna di gioielli.
    Poiché, come la terra produce i suoi germogli
    e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
    così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
    e la lode davanti a tutte le genti.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    1Sam 2,1.4-8

    R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

    Il mio cuore esulta nel Signore,
    la mia forza s'innalza grazie al mio Dio.
    Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
    perché io gioisco per la tua salvezza. R.

    L'arco dei forti s'è spezzato,
    ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
    I sazi si sono venduti per un pane,
    hanno smesso di farlo gli affamati.
    La sterile ha partorito sette volte
    e la ricca di figli è sfiorita. R.

    Il Signore fa morire e fa vivere,
    scendere agli inferi e risalire.
    Il Signore rende povero e arricchisce,
    abbassa ed esalta. R.

    Solleva dalla polvere il debole,
    dall'immondizia rialza il povero,
    per farli sedere con i nobili
    e assegnare loro un trono di gloria. R.

    Acclamazione al Vangelo


    Alleluia, alleluia.

    Beata la Vergine Maria:
    custodiva la parola di Dio,
    meditandola nel suo cuore. (Cf. Lc 2,19)

    Alleluia.


    Vangelo
    Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 2,41-51

    I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
    Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
    Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
    Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

    Parola del Signore.

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    1. Parole del Santo Padre

      Lo stupore (…) e l’angoscia (…) sono i due elementi sui quali vorrei richiamare la vostra attenzione: (…) Nella famiglia di Nazareth non è mai venuto meno lo stupore, neanche in un momento drammatico come lo smarrimento di Gesù: è la capacità di stupirsi di fronte alla graduale manifestazione del Figlio di Dio. È lo stesso stupore che colpisce anche i dottori del tempio, ammirati «per la sua intelligenza e le sue risposte» (v. 47). Ma cos’è lo stupore, cos’è stupirsi? Stupirsi e meravigliarsi è il contrario del dare tutto per scontato, è il contrario dell’interpretare la realtà che ci circonda e gli avvenimenti della storia solo secondo i nostri criteri. E una persona che fa questo non sa cosa sia la meraviglia, cosa sia lo stupore. Stupirsi è aprirsi agli altri, comprendere le ragioni degli altri: questo atteggiamento è importante per sanare i rapporti compromessi tra le persone, ed è indispensabile anche per guarire le ferite aperte nell’ambito familiare. (…) Il secondo elemento che vorrei cogliere dal Vangelo è l’angoscia che sperimentarono Maria e Giuseppe quando non riuscivano a trovare Gesù. (…) Quell’angoscia che essi provarono nei tre giorni dello smarrimento di Gesù, dovrebbe essere anche la nostra angoscia quando siamo lontani da Lui, quando siamo lontani da Gesù. Dovremmo provare angoscia quando per più di tre giorni ci dimentichiamo di Gesù, senza pregare, senza leggere il Vangelo, senza sentire il bisogno della sua presenza e della sua consolante amicizia. (Angelus, 30 dicembre 2018)

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  2. FAUSTI – Tre volte l'anno le celebrazioni richiamano a Gerusalemme i pellegrini : a Pasqua, a Pentecoste e ai Tabernacoli. Chi è lontano può andarci una sola volta .Gesù si inserisce nell'obbedienza della Sua Famiglia alla legge del Signore e va a celebrare la Sua Pasqua.
    Era già stato al Tempio 12 anni prima per essere offerto a Dio (2,22). Ora ritorna.
    Fino a 13 anni il bambino è minorenne, figlio dei suoi genitori che l'hanno ricevuto in dono. Devono insegnargli la Parola che lo rende figlio di Dio, unico Padre. Dai 12 ai 13 anni c'è il tirocinio che definitivo e poi diventa adulto, “figlio della legge” , tenuto, come i suoi genitori, a conoscere e compiere la Volontà di Dio.
    L'uomo diventa la Parola che ascolta.Questa ha il potere di generarlo a una vita pienamente umana, lo rende libero e responsabile, capace di entrare in dialogo con Dio.
    C'è chi non è mai adulto e libero, ma rimane sempre piccolo, in dialogo solo con i propri bisogni.
    Gesù adempie l'obbligo del pellegrinaggio con un anno di anticipo, mosso dallo stesso desiderio che Lo spingerà a Gerusalemme per mangiare la Sua Pasqua. Tutta la Sua Vita sarà una salita, un pellegrinaggio a Gerusalemme dove la Sua Sapienza Lo porta e Lo trattiene necessariamente, per essere Figlio in obbedienza al Padre.
    Il racconto anticipa il “viaggio pasquale” di Gesù.
    Luca, dopo avere delineato la preistoria attraverso le linee portanti della promessa, traccia con vigorosa prospettiva un disegno del Suo futuro, rivelandoci la follia della Sua Sapienza, che Lo porterà all'impotenza che ci salva. I tre giorni di smarrimento a Gerusalemme sono il preludio della Sua morte e Risurrezione.
    Finiti i giorni della Pasqua, Gesù non torna indietro.
    Gli altri dovranno tornare indietro per incontrarlo.
    Ma il mistero del Suo resistere a Gerusalemme non è riconosciuto dai Suoi. Essi non possono non pensare che che Lui sia nel “cammino con gli altri” , ma le Sue vie non sono le nostre vie, i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri (Is 55,8).
    Gesù non si trova tra i parenti secondo la carne, perchè i Suoi parenti sono “ Coloro che ascoltano la Parola di Dio” (8,21).
    Il Figlio perduto è “trovato” dopo tre giorni nel Tempio, nella Gloria di Dio, “seduto”, ormai arrivato al termine della fatica, che solennemente ammaestra nella Parola di Dio coloro che della Parola erano i maestri.
    Lui, il Servo che resiste tre giorni a Gerusalemme, è la Sapienza che interroga e dà risposta alla promessa di Dio.
    Al vederlo i Suoi rimangono “colpiti” e gli raccontano tutto il dolore della perdita e l'ansia della ricerca. Gesù non rimprovera per la ricerca . Rimprovera per il modo, proprio quelli che “non sanno” e non capiscono il disegno del Padre.
    La prima e ultima Parola di Gesù è “Padre”. La paternità di Dio fa da inclusione a tutto il Vangelo.
    Lui “deve” occuparsi delle cose del Padre, perché è il Figlio che ascolta e risponde a ciò che il Padre ha detto. Le “cose del Padre” rappresentano la Sua Volontà, in cui il Figlio obbediente abita di casa, fino da essere Lui la Parola del Padre.
    Nel Suo pellegrinaggio, definitivamente concluso presso il Padre che ascolta e al quale risponde, è aperto a noi il cammino che ci porta verso la Gloria dalla quale ci eravamo allontanati.
    Maria, che ancora non capisce, è modello della Chiesa : “custodisce attraverso il tempo “ questi detti, come un seme che crescerà. Come Lei anche il catecumeno non comprende subito il grande mistero dei tre giorni di Gesù col Padre.
    E come Lei, custodisce nel cuore le Parole, le impara a memoria, anche se la loro comprensione ancora gli sfugge.
    In questo ricordo costante della Parola accolta, il cuore progressivamente si illumina nella conoscenza del Signore.

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  3. PREGHIERA A MARIA SS. di S. GIOVANNI BOSCO
    (indulgenza di tre anni ogni volta che viene recitata .
    indulgenza plenaria alle solite condizioni , se recitata ogni giorno
    per un mese intero)
    O MARIA, VERGINE POTENTE, TU GRANDE ILLUSTRE PRESIDIO DELLA CHIESA,
    TU AIUTO MERAVIGLIOSO DEI CRISTIANI,
    TU TERRIBILE COME ESERCITO SCHIERATO A BATTAGLIA,
    TU SOLA HAI DISTRUTTO OGNI ERESIA IN TUTTO IL MONDO.
    TU NELLE ANGUSTIE, NELLE LOTTE, NELLE STRETTEZZE, DIFENDICI DAL NEMICO
    E NELL'ORA DELLA MORTE
    ACCOGLI L' ANIMA NOSTRA IN PARADISO!
    AMEN

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  4. CONSACRIAMO NOI STESSI, LA NOSTRA FAMIGLIA, CITTÀ', NAZIONE E IL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA!!!
    La nostra preghiera e la nostra consacrazione potranno salvare il mondo!!!
    Che un unico immenso coro di fratelli raggiunga il Cuore Immacolato di Maria
    Di seguito la preghiera:
    CONSACRAZIONE DEL MONDO A MARIA
    Sii benedetta sopra ogni cosa tu, Serva del Signore,
    che nel modo più pieno obbedisci alla Divina chiamata!
    Sii salutata tu, che sei interamente unita
    alla consacrazione redentrice del tuo Figlio!
    Madre della Chiesa! Illumina il Popolo di Dio sulle vie della fede,
    della speranza e della carità! Aiutaci a vivere con tutta la verità
    della consacrazione di Cristo per l’intera
    famiglia umana del mondo contemporaneo
    Affidandoti, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli,
    ti affidiamo anche la stessa consacrazione per il mondo,
    mettendola nel tuo Cuore materno.
    Oh, Cuore Immacolato! Aiutaci a vincere la minaccia del male,
    che così facilmente si radica nei cuori degli stessi uomini d’oggi
    e che nei suoi effetti incommensurabili già grava
    sulla nostra contemporaneità e sembra chiudere
    le vie verso il futuro!
    Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
    Dalla guerra nucleare, da una autodistruzione incalcolabile,
    da ogni genere di guerra, liberaci!
    Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci!
    Dall'odio e dall'avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci!
    Da ogni genere di ingiustizia nella vita sociale,
    nazionale e internazionale, liberaci!
    Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci!
    Dai peccati contro lo Spirito Santo,
    liberaci! liberaci!
    Accogli, o Madre di Cristo, questo grido carico della sofferenza
    di tutti gli uomini!
    Carico della sofferenza di intere società!
    Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo
    l’infinita potenza dell’Amore misericordioso!
    Che esso fermi il male!
    Trasformi le coscienze!
    Nel tuo Cuore Immacolato
    si sveli per tutti la luce della Speranza!
    Amen!
    Giovanni Paolo II

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