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giovedì 26 giugno 2025

SACRATISSIMO CUORE DI GESU'


 

7 commenti:


  1. Antifona

    I disegni del suo cuore
    sussistono per sempre,
    per liberare i suoi figli dalla morte
    e nutrirli in tempo di fame. (Cf. Sal 32,11.19)

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio
    ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del tuo amore per noi,
    fa’ che da questa fonte inesauribile
    attingiamo l’abbondanza dei tuoi doni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Oppure:

    Padre misericordioso,
    che nel Cuore del tuo Figlio trafitto dai nostri peccati
    ci hai aperto i tesori infiniti del tuo amore,
    fa’ che rendendogli l’omaggio della nostra fede
    adempiamo anche al dovere di una degna riparazione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Oppure:

    O Dio, pastore buono,
    che manifesti la tua onnipotenza
    nel perdono e nella compassione,
    raduna i tuoi figli dispersi
    e ristorali al torrente della grazia
    che sgorga dal Cuore del tuo Figlio,
    perché sia festa grande nell’assemblea dei santi.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.

    Dal libro del profeta Ezechièle
    Ez 34,11-16

    Così dice il Signore Dio:
    «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
    Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione.
    Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio.
    Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale

    Sal 22 (23)

    R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

    Il Signore è il mio pastore:
    non manco di nulla.
    Su pascoli erbosi mi fa riposare,
    ad acque tranquille mi conduce.
    Rinfranca l'anima mia. R.

    Mi guida per il giusto cammino
    a motivo del suo nome.
    Anche se vado per una valle oscura,
    non temo alcun male, perché tu sei con me.
    Il tuo bastone e il tuo vincàstro
    mi danno sicurezza. R.

    Davanti a me tu prepari una mensa
    sotto gli occhi dei miei nemici.
    Ungi di olio il mio capo;
    il mio calice trabocca. R.

    Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
    tutti i giorni della mia vita,
    abiterò ancora nella casa del Signore
    per lunghi giorni. R.

    Seconda Lettura
    Dio dimostra il suo amore verso di noi.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Rm 5,5b-11

    Fratelli, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
    Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
    A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

    Parola di Dio.


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    Risposte
    1. Acclamazione al Vangelo

      Alleluia, alleluia.

      Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
      e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. (Mt 11,29ab)

      Alleluia.

      Oppure:

      Alleluia, alleluia.

      Io sono il buon pastore, dice il Signore,
      conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)

      Alleluia.

      Vangelo
      Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.

      Dal Vangelo secondo Luca
      Lc 15,3-7

      In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
      «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
      Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
      Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

      Parola del Signore.

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    2. Le Parole dei Papi

      Chi ama si preoccupa di chi manca, ha nostalgia di chi è assente, cerca chi è smarrito, attende chi si è allontanato. Perché vuole che nessuno vada perduto. Fratelli e sorelle, così è Dio: non è “tranquillo” se ci allontaniamo da Lui, è addolorato, freme nell’intimo; e si mette in movimento per venirci a cercare, finché ci riporta tra le sue braccia. Il Signore non calcola le perdite e i rischi, ha un cuore di padre e di madre, e soffre per la mancanza dei figli amati. “Ma perché soffre se questo figlio è un disgraziato, se ne è andato?”. Soffre, soffre. Dio soffre per la nostra distanza e, quando ci smarriamo, attende il nostro ritorno. Ricordiamoci: sempre Dio ci aspetta a braccia aperte, qualunque sia la situazione della vita in cui ci siamo perduti. Come dice un salmo, Egli non prende sonno, sempre veglia su di noi. (Papa Francesco – Angelus, 11 settembre 2022)

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    3. Coroncina al Sacro Cuore recitata da P.Pio



      O mio Gesù, che hai detto: in verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…. Pater, Ave, Gloria - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.❤‍🔥



      O mio Gesù, che hai detto: “in verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia…. Pater, Ave, Gloria - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.❤‍🔥



      O mio Gesù, che hai detto: in verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai ecco che appoggiato all’infallibilità delle tue sante parole io chiedo la grazia…. Pater, Ave, Gloria - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.❤️



      O S. Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che Ti domandiamo per mezzo dell’Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre. S. Giuseppe,Padre Putativo del S. Cuore di Gesù prega per noi - Salve, o Regina..

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  2. FAUSTI – Qui si rivela il centro del Vangelo : Dio come Padre di tenerezza e di misericordia, ben diverso da quello da cui Adamo era fuggito per paura. Egli trasale di gioia quando vede tornare a casa il figlio più lontano e invita tutti a gioire con Lui:”Bisogna far festa !”. il Banchetto del capitolo precedente è questa festa del Padre che vede ormai occupato l'ultimo posto a mensa.
    La Sua casa è piena, il Suo Cuore trabocca: nel ritorno dell'ultimo, ogni figlio perduto è ormai con Lui.
    “Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio”(14,15) Gesù fin dall'inizio ne mangia con i peccatori.
    Ora invita anche i giusti.
    Attaccato da loro con cattiveria, li contrattacca con la Sua bontà. Vuole portarli a conversione.
    Ma l'impresa è ben più difficile che con i peccatori.
    Questi, a causa della loro miseria, sentono la necessità della Sua misericordia.
    Quelli, invece, arroccati nella propria giustizia, sono autosufficienti..
    Così,mentre condannano i fratelli ingiusti, ignorano e rifiutano il Padre, che ama gratuitamente e necessariamente tutti i Suoi figli. Il Suo Amore non è proporzionale ai meriti, ma alla miseria.
    L'Eucaristia, cibo e vita nuova per il cristiano, è Pane del perdono :mangiato da ogni peccatore pentito, è rifiutato solo da chi è soddisfatto di sé. La misericordia di Dio lo rimanda a mani vuote, perchè possa essere tra gli affamati che vengono saziati.
    Il capitolo quindicesimo è rivolto al giusto, perché non resti vuoto il suo posto alla mensa del Padre ; egli deve partecipare alla festa che il Padre fa per il Suo figlio perduto e ritrovato.
    Questa parabola parla della conversione , ma non del peccatore alla giustizia, ma del giusto alla misericordia.
    La Grazia che Dio ha usato verso di noi, Suoi nemici, deve rispecchiarsi nel nostro atteggiamento verso i nemici, e verso i fratelli peccatori.
    Il Padre non esclude nessun figlio dal Suo Cuore. Si esclude da Lui solo chi esclude un fratello.
    Ma Gesù, il figlio che conosce il Padre, si preoccupa di recuperare anche colui che, escludendo il fratello, si esclude dal Padre.
    Le tre scene della parabola presentano una certa simmetria con le tre chiamate al banchetto del capitolo precedente.
    Quello della pecora smarrita corrisponde alla seconda chiamata , rivolta alle pecore perdute d'Israele; quella della dracma corrisponde alla terza chiamata, rivolta ai pagani.
    Resta vuoto ancora solo il posto di chi fu chiamato per primo, l'Israele della legge.
    E' il fratello maggiore, figura di ogni credente al quale è indirizzata la parabola, in particolare l'ultima scena, perchè partecipi al banchetto di salvezza., alla danza e alla festa per il Figlio perduto e ritrovato, Morto e Risorto.
    In realtà la pecora non si è convertita, come la dracma non tornerà da sé nel borsellino.
    Sono semplicemente trovate, proprio perchè perdute, da Colui che per primo si è convertito a loro, nel Suo Amore.
    La conversione implica un riconoscimento della propria perdizione, e, più che un nostro ritorno a Dio, consiste nell'accogliere chi è venuto a cercarci.
    Convertirsi è volgere lo sguardo dal proprio io a Dio, e vedere, invece della propria nudità, l'occhio di Colui che da sempre ci guarda con Amore.
    Allora nasce la Vita Nuova, nella Lode e nella Gioia del Padre.
    Il nostro centro non è più il nostro io, ma Dio : passiamo dalla nostra giustizia, fallita o presunta, trascurata o ricercata -. comunque irraggiungibile – alla Sua compiacenza nel vedere che noi ci volgiamo a Lui, che da sempre si è rivolto a Noi!!!!

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  3. Preghiera in preparazione alla festa del Sacro Cuore di Gesù, di Papa Leone XIII con la Lettera Enciclica in data 25.5.1899- Come pegno di favori divini e testimonianza della nostra benevolenza, a voi, al clero e al popolo affidato alle vostre cure, impartiamo di cuore, nel Signore, l’apostolica benedizione.
    Roma, presso San Pietro, il 25 maggio 1899, anno XXII del nostro pontificato
    Formula di consacrazione da recitarsi al sacratissimo Cuore di Gesù :
    O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano,
    riguardate a noi umilmente prostrati dinanzi al vostro altare.
    Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere;
    e per poter vivere a voi più strettamente congiunti,
    ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro sacratissimo Cuore.
    Molti purtroppo non vi conobbero mai;
    molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi ripudiarono.
    O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri;
    e tutti quanti attirate al vostro Cuore santissimo.
    O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi,
    ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono;
    fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
    Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati:
    richiamateli al porto della verità e all’unità della fede,
    affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
    Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni,
    e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio.
    Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra chiesa,
    largite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine,
    fate che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce:
    sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute;
    a Lui si canti gloria e onore nei secoli. Così sia

    PREGHIERA DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESÙ

    Gesù, sappiamo che Tu sei misericordioso e che hai offerto il Tuo Cuore per noi.
    Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Sappiamo che Tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordaTi di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del Tuo Cuore fa' che tutti gli uomini si amino. Sparisca l'odio tra gli uomini. Mostraci il Tuo amore. Noi tutti Ti amiamo e desideriamo che Tu ci protegga col Tuo Cuore di Pastore e ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il Tuo amore. Bussa continuamente. Fa', o buon Gesù, che Ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della Tua passione sofferta per noi. Amen.

    Dettata dalla Madonna a Jelena Vasilj il 28 novembre 1983.

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  4. L'appello di Gesù fatto nel 1675 a Santa Margherita Maria Alacoque:

    “Questo è il cuore che ha tanto amato gli uomini. Non ricevo altro che ingratitudine, disprezzo, indignazione, sacrilegio e indifferenza. Ecco, ti chiedo che il primo venerdì dopo l'ottava del Santissimo Sacramento (Corpo di Cristo) sia dedicato a una festa speciale per onorare il mio cuore, ricevendo la comunione in questo giorno e dandogli la dovuta riparazione per riparare le indignità ricevute durante il tempo in cui è esposto sugli altari. Ti prometto che il Mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri.

    San Giovanni Paolo II ha sempre coltivato questa devozione e l'ha sempre incoraggiata in tutti coloro che desiderano crescere in amicizia con Gesù. Nel 1980, nel giorno del Sacro Cuore, affermò: “Nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, la liturgia della Chiesa si concentra, con adorazione e amore speciale, sul mistero del Cuore di Cristo. Oggi voglio dirigere lo sguardo dei nostri cuori sul mistero di quel cuore. Mi ha parlato fin dalla mia giovinezza. Ogni anno torno a questo mistero nel ritmo liturgico dei tempi della Chiesa ”.

    Ecco le 12 promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque:

    1a Promessa: “La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del mio Sacro Cuore”
    2a Promessa: “Darò ai devoti del Mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato”
    3a Promessa: "Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie";
    4a Promessa: “Li consolerò in tutte le loro afflizioni”
    5a Promessa: “Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte”
    6a Promessa: “Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese”
    7a Promessa: “I peccatori troveranno nel mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia”
    8ª Promessa: “Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione”
    9ª Promessa: “Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione”
    10ª Promessa: “Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti”
    11ª Promessa: “Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome inscritto per sempre nel Mio Cuore”
    12ª Promessa: “A tutti coloro che per nove mesi consecutivi si comunicheranno il primo Venerdì di ogni mese darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna”.

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