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domenica 5 febbraio 2023

S. PAOLO MIKI E COMPAGNI MARTIRI


 

2 commenti:

  1. Antifona
    Esultano in cielo le anime dei santi,
    che hanno seguito le orme di Cristo;
    per suo amore hanno effuso il proprio sangue,
    ora con Cristo gioiscono per sempre.
    Hanno effuso per il Signore il loro sangue:
    hanno amato Cristo nella vita,
    lo hanno imitato nella morte;
    per questo hanno meritato la corona trionfale.



    O Dio, forza di tutti i santi,
    che hai chiamato alla gloria eterna san Paolo [Miki]
    e i suoi compagni attraverso il martirio della croce,
    concedi a noi, per loro intercessione,
    di testimoniare con coraggio fino alla morte
    la fede che professiamo.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Dio disse, e così avvenne.
    Dal libro della Gènesi
    Gn 1,1-19

    In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
    Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
    Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
    Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
    Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 103 (104)
    R. Gioisca il Signore per tutte le sue creature.
    Benedici il Signore, anima mia!
    Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
    Sei rivestito di maestà e di splendore,
    avvolto di luce come di un manto. R.

    Egli fondò la terra sulle sue basi:
    non potrà mai vacillare.
    Tu l'hai coperta con l'oceano come una veste;
    al di sopra dei monti stavano le acque. R.

    Tu mandi nelle valli acque sorgive
    perché scorrano tra i monti.
    In alto abitano gli uccelli del cielo
    e cantano tra le fronde. R.

    Quante sono le tue opere, Signore!
    Le hai fatte tutte con saggezza;
    la terra è piena delle tue creature.
    Benedici il Signore, anima mia. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Gesù annunciava il vangelo del Regno
    e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo. (Cf. Mt 4,23)

    Alleluia.

    Vangelo
    Quanti lo toccavano venivano salvati.
    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 6,53-56

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
    Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
    E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

    Parola del Signore.

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  2. FAUSTI – Il Vangelo, ovviamente, è scritto per quella barca che è la Chiesa.
    Essa, in assenza dello Sposo, è chiamata a riconoscerlo presente e operante nel Pane che spezza in Sua memoria.
    L'Eucaristia non è semplice condivisione e fraternità, un amore vago e indefinito, un fantasma che ricorda il caro estinto ,
    il Pane, per la Sua Parola nell'Ultima Cena, è Lui Stesso, il Signore che si dona totalmente a noi nel Suo Amore .
    Per Fede lo riconosciamo in tutta la Sua Potenza salvifica, e in Lui e per Lui la nostra vita diventa un “sì” al Padre e ai fratelli!
    Ai discepoli , in difficoltà, fa da contrasto la folla, un mare di miseria che si riversa su Gesù, abisso di Misericordia.
    Subito riconosce il Signore, Lo tocca con Fede ed è salva!

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