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mercoledì 9 gennaio 2019

"OGGI"


2 commenti:

  1. CANTO AL VANGELO (cf. Lc 4,18)
    R. Alleluia, alleluia.
    Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione.
    R. Alleluia.

    VANGELO
    Oggi si è compiuta questa Scrittura.
    + Dal Vangelo secondo Luca 4,14-22a
    In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, e proclamare l'anno di grazia del Signore". Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
    Parola del Signore.

    PRIMA LETTURA
    Chi ama Dio, ami anche il suo fratello.
    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 4,19 - 5,4
    Carissimi, noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello. Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
    Parola di Dio.

    SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 71)
    R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
    O Dio, affida al re il tuo diritto,
    al figlio di re la tua giustizia;
    egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
    e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
    Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,
    sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
    si preghi sempre per lui,
    sia benedetto ogni giorno. R.
    Il suo nome duri in eterno,
    davanti al sole germogli il suo nome.
    In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
    e tutte le genti lo dicano beato. R.

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  2. FAUSTI – Nella potenza dello Spirito inizia il Suo ministero e inaugura l'anno giubilare in cui si vive la paternità di Dio nella fraternità fra gli uomini : è l'ingresso nella terra promessa. La fama su di Lui – ciò di cui ogni uomo ha ha fame e che Gesù cercherà di evitare con cura – si diffonde.
    Il Suo insegnamento passerà dalla sinagoga alla strada , e si completerà nella casa.
    Sono i tre luoghi in cui si annuncia il Vangelo : nella sinagoga, che è Israele, per la strada che è la missione, e nella casa, che è la Chiesa.
    L'attività di Gesù è itinerante e instancabile . Vuol raggiungere l'uomo in tutte le situazioni. Non si dice che cosa insegna , l'insegnamento è Lui stesso: Parola di Dio, che si rivela compiendo quello che dice. Il risultato del Suo insegnamento è la Sua glorificazione da parte di tutti. Questa parola indica l'onore da rendere a Dio.
    E' una glorificazione iniziale che ben presto cesserà.
    Gesù legge la promessa di Isaia 61, che annuncia l'anno giubilare definitivo, in cui la terra, dono del Padre ai Suoi figli, è ridistribuita tra i fratelli.
    La Scrittura trova il suo compimento nell'orecchio di chi ascolta Gesù che l'annuncia : ciò che essa promette si annuncia come realizzato in Lui e l'ascolto della Sua Parola, in quanto detta da Lui, ne è il pieno compimento nella fede, che fa accadere, “anche qui” oggi ciò che Lui ha fatto a Cafarnao allora.
    Infine il mistero di Gesù, respinto dai suoi e accolto altrove, anticipa il Suo destino di rifiuto e di segno contraddetto e, che però sarà Luce che illumina le genti e mostra al mondo la Gloria di Israele.
    L'inizio del ministero di Gesù ne contiene anche la fine.
    Gesù ci appare fin dall'inizio più che scriba o profeta : non solo spiega la Parola di Dio, ma l'attualizza. Egli è l'ascoltatore che la compie,il perfetto ascoltatore in cui la Parola di Dio trova la suan esecuzione piena.
    Egli, il Figlio obbediente, è il compimento di ogni Parola.
    Così anche per noi, attualizzare la Parola, significa ascoltare il vangelo.
    L'ubbidienza ad esso ci rende attuali all'oggi di Dio, odierni a Gesù, il Figlio, nel quale la storia di ogni Adamo trova compimento.
    A Dio è piaciuto salvare il mondo con l'annuncio evangelico. La parola, mezzo debole e strumento di comunione libero, è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede.

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