Prima Lettura 1 Cor 2,1-10a Parliamo di una sapienza divina, misteriosa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15 Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo Alleluia, alleluia. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Alleluia.
Vangelo Gv 15,9-17 Non vi chiamo più servi, ma amici.
Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli; «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».
FAUSTI - Siamo al vertice della rivelazione del Dio Amore : l'Amore unico e totale che il Padre ha per il Figlio, è lo stesso che il Figlio ha per noi, suoi fratelli. Nell'Amore di Gesù vediamo l'Amore estremo di Dio per noi. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano tutte le cose . L'essere del Padre è Amare ed essere amato dal Figlio. Nel loro reciproco amore l'essere dell'Uno è essere dell'Altro e viceversa. Questo Amore e Vita di Dio è principio di tutto, è donato dal Figlio a noi, suoi fratelli. Siamo vertiginosamente presi nell'Amore del Padre e del Figlio,partecipi della Vita Trinitaria. Questa è la nostra vera casa, dove possiamo vivere e ritrovare la nostra identità di figli e di fratelli. “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita , perchè amiamo i fratelli. (1Gv 3,14). La fede è inscindibile dall'amore, anzi ha come oggetto l'amore . A sua volta, l'amore di Dio è inscindibile dall'amore dall'amore per l'uomo . “Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da Lui : chi ama Dio, ami anche il suo fratello” (Gv 4,20). Ed è pure inscindibile dalle opere : non si ama “a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1Gv 3,18). La gioia è il colore dell'amore , che vive nella reciprocità : gioisce chi ama ed è amato. Tanto amore è senza gioia perchè o non è amore o non è corrisposto. La gioia, che viene dalla comunione d'amore, è il fine della rivelazione. (1Gv 1,1-4). E' proprio di Dio dare gioia. Ed è proprio e solo di Dio dare gioia senza alcun motivo che la produca È l'esultanza interiore che viene dal Suo Spirito in noi, che ci attesta l'amore del Padre. Subito dopo aveva detto che non c'è servo più grande del suo Signore. Qui richiama e completa l'istruzione. Se il servo fa come il suo Signore, ottiene gli stessi risultati : se hanno perseguitato Lui, perseguiteranno anche loro, per lo stesso motivo. Il motivo della persecuzione è l'ignoranza del Padre. Chi non conosce l'amore del Padre, non ama né sé né gli altri : odia l'amore. Anche se, come il fratello maggiore, osservasse tutte le prescrizioni della Legge (Lc 15,29) . L'Amore che Gesù ha mostrato verso di noi sulla Croce è la sorgente del nostro amore verso gli altri : uno può amare se e come è amato. Come Gesù ha dimorato nell'Amore del Padre amando i fratelli, così noi dimoriamo nel Suo Amore di Figlio facendo altrettanto. Il comando di amare Dio diventa comando di amare l'uomo. Infatti amore per Dio e amore per l'uomo sono un'unica realtà, come l'Amore del Figlio verso il Padre e verso di noi è lo stesso Amore del Padre verso il Figlio e verso di noi. L'Amore è Uno solo ; è Dio. E mette in comunione tutti. Si parla di amore gli uni verso gli altri. L'amore infatti è gioia solo nella reciprocità. Essa da sempre c'è in Dio ; noi siamo chiamati ad averla tra di noi, rendendo presente Dio sulla terra. L'apice dell' amore sta nel porre la propria vita a favore dell'amato. Gesù ci considera amici. Anche quando eravamo suoi nemici, traditori come Giuda o rinnegatori come Pietro, ci ha mostrato il Suo Amore , gratuito e indubitabile. Proprio così, da nemici che eravamo, possiamo diventare Suoi amici. Gesù è sempre e comunque nostro amico. A nostra volta, anche noi siamo suoi amici , se rispondiamo al Suo amore, facendo come Lui ha fatto. Questo è il molto frutto che glorifica il Padre. E' quel “molto frutto” che porterà il Figlio stesso quando, dando la vita per i fratelli, attirerà tutti a sé. Questa è la missione fondamentale della Chiesa ,sale della terra, luce del mondo, (Mt 5,13...) e profumo di Cristo per tutti (2 Cor 2,14). Vedendo come i discepoli vivono, tutti ritrovano ciò che in fondo al cuore desiderano : la bellezza dell'amore che salva il mondo.
-->La missione non è propaganda , ma irraggiamento dell'amore reciproco, che tutti attira a sé. Quel Dio che nessuno mai ha visto, noi l'abbiamo visto nel volto del Figlio, che ha detto : “Chi ha visto me, ha visto il Padre”. Gli altri lo vedono nel nostro volto di fratelli. Questo frutto ci fa dimorare nel Figlio e nel Padre come fa dimorare il Figlio e il Padre in noi. Se siamo nel Figlio sappiamo che il Padre sempre ci ascolta come ascolta Lui. Per questo gli chiediamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere da figli. Ecco che cosa chiedere al Padre nel nome del Figlio : il Suo stesso amore per i fratelli. Oltre questo amore non c'è più nulla, se non ancora l'amore, che è infinito. Perchè “Dio è Amore”, e “ Chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv 4,16).
O amabilissimo San Giovanni della Croce, anima eccelsa irradiata dalla luce di Dio, proteggi le nostre povere anime, preoccupate dai beni terreni, e insegnaci la via stretta e ardua che conduce al Monte del Signore. Fa' che comprendiamo il valore delle realtà divine, e la fragile labilità di tutte le cose umane.
LITURGIA DELLA PAROLA
RispondiEliminaPrima Lettura 1 Cor 2,1-10a
Parliamo di una sapienza divina, misteriosa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso.
Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.
Alleluia.
Vangelo Gv 15,9-17
Non vi chiamo più servi, ma amici.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli; «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».
FAUSTI - Siamo al vertice della rivelazione del Dio Amore :
RispondiEliminal'Amore unico e totale che il Padre ha per il Figlio, è lo stesso che il Figlio ha per noi, suoi fratelli.
Nell'Amore di Gesù vediamo l'Amore estremo di Dio per noi.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano tutte le cose .
L'essere del Padre è Amare ed essere amato dal Figlio.
Nel loro reciproco amore l'essere dell'Uno è essere dell'Altro e viceversa.
Questo Amore e Vita di Dio è principio di tutto, è donato dal Figlio a noi, suoi fratelli.
Siamo vertiginosamente presi nell'Amore del Padre e del Figlio,partecipi della Vita Trinitaria.
Questa è la nostra vera casa, dove possiamo vivere e ritrovare la nostra identità di figli e di fratelli.
“Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita , perchè amiamo i fratelli. (1Gv 3,14).
La fede è inscindibile dall'amore, anzi ha come oggetto l'amore .
A sua volta, l'amore di Dio è inscindibile dall'amore dall'amore per l'uomo .
“Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.
Questo è il comandamento che abbiamo da Lui : chi ama Dio, ami anche il suo fratello” (Gv 4,20). Ed è pure inscindibile dalle opere :
non si ama “a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1Gv 3,18).
La gioia è il colore dell'amore , che vive nella reciprocità : gioisce chi ama ed è amato.
Tanto amore è senza gioia perchè o non è amore o non è corrisposto.
La gioia, che viene dalla comunione d'amore, è il fine della rivelazione. (1Gv 1,1-4).
E' proprio di Dio dare gioia. Ed è proprio e solo di Dio dare gioia senza alcun motivo che la produca È l'esultanza interiore che viene dal Suo Spirito in noi, che ci attesta l'amore del Padre.
Subito dopo aveva detto che non c'è servo più grande del suo Signore.
Qui richiama e completa l'istruzione. Se il servo fa come il suo Signore, ottiene gli stessi risultati : se hanno perseguitato Lui, perseguiteranno anche loro, per lo stesso motivo.
Il motivo della persecuzione è l'ignoranza del Padre.
Chi non conosce l'amore del Padre, non ama né sé né gli altri : odia l'amore.
Anche se, come il fratello maggiore, osservasse tutte le prescrizioni della Legge (Lc 15,29) .
L'Amore che Gesù ha mostrato verso di noi sulla Croce è la sorgente del nostro amore verso gli altri : uno può amare se e come è amato.
Come Gesù ha dimorato nell'Amore del Padre amando i fratelli, così noi dimoriamo nel Suo Amore di Figlio facendo altrettanto.
Il comando di amare Dio diventa comando di amare l'uomo. Infatti amore per Dio e amore per l'uomo sono un'unica realtà, come l'Amore del Figlio verso il Padre e verso di noi è lo stesso Amore del Padre verso il Figlio e verso di noi.
L'Amore è Uno solo ; è Dio. E mette in comunione tutti.
Si parla di amore gli uni verso gli altri.
L'amore infatti è gioia solo nella reciprocità. Essa da sempre c'è in Dio ; noi siamo chiamati ad averla tra di noi, rendendo presente Dio sulla terra.
L'apice dell' amore sta nel porre la propria vita a favore dell'amato.
Gesù ci considera amici. Anche quando eravamo suoi nemici, traditori come Giuda o rinnegatori come Pietro, ci ha mostrato il Suo Amore , gratuito e indubitabile.
Proprio così, da nemici che eravamo, possiamo diventare Suoi amici. Gesù è sempre e comunque nostro amico. A nostra volta, anche noi siamo suoi amici , se rispondiamo al Suo amore, facendo come Lui ha fatto.
Questo è il molto frutto che glorifica il Padre.
E' quel “molto frutto” che porterà il Figlio stesso quando, dando la vita per i fratelli,
attirerà tutti a sé.
Questa è la missione fondamentale della Chiesa ,sale della terra, luce del mondo, (Mt 5,13...)
e profumo di Cristo per tutti (2 Cor 2,14).
Vedendo come i discepoli vivono, tutti ritrovano ciò che in fondo al cuore desiderano :
la bellezza dell'amore che salva il mondo.
-->La missione non è propaganda , ma irraggiamento dell'amore reciproco, che tutti attira a sé.
RispondiEliminaQuel Dio che nessuno mai ha visto, noi l'abbiamo visto nel volto del Figlio, che ha detto : “Chi ha visto me, ha visto il Padre”. Gli altri lo vedono nel nostro volto di fratelli.
Questo frutto ci fa dimorare nel Figlio e nel Padre come fa dimorare il Figlio e il Padre in noi.
Se siamo nel Figlio sappiamo che il Padre sempre ci ascolta come ascolta Lui.
Per questo gli chiediamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere da figli.
Ecco che cosa chiedere al Padre nel nome del Figlio : il Suo stesso amore per i fratelli.
Oltre questo amore non c'è più nulla, se non ancora l'amore, che è infinito.
Perchè “Dio è Amore”, e “ Chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv 4,16).
O amabilissimo San Giovanni della Croce, anima eccelsa irradiata dalla luce di Dio, proteggi le nostre povere anime, preoccupate dai beni terreni, e insegnaci la via stretta e ardua che conduce al Monte del Signore. Fa' che comprendiamo il valore delle realtà divine, e la fragile labilità di tutte le cose umane.
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