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mercoledì 1 novembre 2023

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI (1)




 

4 commenti:

  1. Antifona
    Come Gesù è morto e risorto,
    così anche Dio, per mezzo di Gesù,
    radunerà con lui coloro che sono morti.
    E come in Adamo tutti muoiono,
    così in Cristo tutti riceveranno la vita. (Cf. 1Ts 4,14; 1Cor 15,22)

    Colletta
    Nella tua bontà, o Padre,
    ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
    perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti
    e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli
    risorgeranno a vita nuova.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Io lo so che il mio redentore è vivo.
    Dal libro di Giobbe
    Gb 19,1.23-27a

    Rispondendo Giobbe prese a dire:
    «Oh, se le mie parole si scrivessero,
    se si fissassero in un libro,
    fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
    per sempre s'incidessero sulla roccia!
    Io so che il mio redentore è vivo
    e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
    Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
    senza la mia carne, vedrò Dio.
    Io lo vedrò, io stesso,
    i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 26 (27)
    R. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
    Oppure:
    R. Il Signore è mia luce e mia salvezza.
    Il Signore è mia luce e mia salvezza:
    di chi avrò timore?
    Il Signore è difesa della mia vita:
    di chi avrò paura? R.

    Una cosa ho chiesto al Signore,
    questa sola io cerco:
    abitare nella casa del Signore
    tutti i giorni della mia vita,
    per contemplare la bellezza del Signore
    e ammirare il suo santuario. R.

    Ascolta, Signore, la mia voce.
    Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
    Il tuo volto, Signore, io cerco.
    Non nascondermi il tuo volto. R.

    Sono certo di contemplare la bontà del Signore
    nella terra dei viventi.
    Spera nel Signore, sii forte,
    si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.


    Seconda Lettura
    Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Rm 5,5-11

    Fratelli, la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
    Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
    A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
    Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

    Parola di Dio.
    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Questa è la volontà del Padre mio:
    che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
    e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore. (Gv 6,40)

    Alleluia.

    Vangelo
    Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 6,37-40

    In quel tempo, Gesù disse alla folla:
    «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
    E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    La speranza ci attira e dà un senso alla nostra vita. Io non vedo l’aldilà, ma la speranza è il dono di Dio che ci attira verso la vita, verso la gioia eterna. La speranza è un’ancora che noi abbiamo dall’altra parte, e noi, aggrappati alla corda, ci sosteniamo (cfr Eb 6,18-20). “Io so che il mio Redentore è vivo e io lo vedrò”. E questo, ripeterlo nei momenti di gioia e nei momenti brutti, nei momenti di morte, diciamo così. Questa certezza è un dono di Dio, perché noi non potremo mai avere la speranza con le nostre forze. Dobbiamo chiederla. La speranza è un dono gratuito che noi non meritiamo mai: è dato, è donato. È grazia. E poi, il Signore conferma questo, questa speranza che non delude: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me» (Gv 6,37). Questo è il fine della speranza: andare da Gesù. E «colui che viene a me, io non lo caccerò fuori perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato» (Gv 6,37-38). Il Signore che ci riceve là, dove c’è l’ancora. La vita in speranza è vivere così: aggrappati, con la corda in mano, forte, sapendo che l’ancora è laggiù. E quest’ancora non delude, non delude. (Omelia, 2 novembre 2020)

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  3. FAUSTI - “Pur avendo visto me, tuttavia non credete” I Suoi ascoltatori “vedono” il Pane della Vita , di cui quello nel deserto e quello sul monte sono segno, e tuttavia non credono in Lui.
    Hanno visto i segni e ne hanno ascoltato il significato.
    C'è nel loro cuore un impedimento a credere che non c'era nella Samaritana.
    Il Signore non può essere il loro pane, fino a quando altri pani sono il loro signore .
    Non possono credere in Dio , finché il loro dio è il proprio io.
    Preferiscono le tenebre alla luce, perché le loro opere sono malvagie.
    Le resistenze che abbiamo nel credere al Figlio vengono dalla menzogna che ci impedisce di accettare che Dio è Padre e noi Suoi figli.
    L'opera di Dio , in quanto Padre , è attirare tutti, nessuno escluso al Figlio, nel quale Lui ci è Padre e noi gli siamo figli.
    Venire al Figlio e unirsi a Lui è il fine dell'uomo, fatto al sesto giorno perché in Lui la creazione attinga il settimo e Dio sia tutto in tutti. (1Cor 15,28).
    Gesù non “espelle” e “non perde” nessuno dei Suoi fratelli che il Padre gli ha dato. Anzi, dà loro la vita eterna e li risusciterà all'ultimo giorno.
    La volontà del Padre è comunicare la propria vita ai suoi figli.
    Gesù , scendendo dal cielo, compie l'opera del Padre, perché non vada perduto
    nulla di quanto Egli ama, così che l'ultimo giorno sia per tutti vita e non morte...
    La volontà del Padre è darci il Figlio, perché in Lui "vediamo" il suo amore per noi e lo accogliamo.
    Aderire al Figlio è avere già ora la vita eterna, che consiste nell'amare il Padre e i fratelli.
    Questo amore è vittoria sulla morte e caparra della risurrezione futura : uniti a lui, siamo in comunione con il principio stesso della vita.

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  4. Benedetto XVI – Gesù di Nazaret – Quando Gesù ci parla della Volontà di Dio e del cielo, in cui si compie la Volontà di Dio, questo ha a che fare in modo centrale con la Sua Missione personale.
    “Mio cibo è fare la Volontà di Colui che mi ha mandato” (Gv 4,34).Significa . Essere una cosa sola con la Volontà del Padre è la fonte della Vita di Gesù.
    L'unità di Volontà col Padre è il nocciolo del Suo Essere in assoluto...
    L'autore della lettera agli Ebrei ha individuato nella lotta interiore dell'Orto degli ulivi lo svelamento del centro del mistero di Gesù.
    L'intera esistenza di Gesù è riassunta nella Parola :”Ecco, io vengo per fare la Tua Volontà”
    (Sl 40,7-9).
    E a partire di là comprendiamo ora che Gesù stesso è “il Cielo” - nel senso più profondo e più autentico – Egli, nel quale e mediante il quale la Volontà di Dio viene fatta pienamente.
    Guardando a Lui , impariamo che, di nostro, noi non possiamo mai essere pienamente “giusti”: la forza della gravità della nostra volontà ci trascina sempre di nuovo lontano dalla Volontà di Dio, ci fa diventare semplice “terra”.
    Egli invece ci accoglie (“che io non perda nulla...) ,ci attrae in alto verso di Sè, e nella Comunione con Lui apprendiamo anche la Volontà di Dio (“Chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la Vita Eterna ; Io lo risusciterò all'ultimo giorno”).

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