Translate

martedì 12 dicembre 2023

SANTA LUCIA


 

4 commenti:

  1. Antifona
    Beata la vergine
    che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
    ha imitato il Signore,
    sposo delle vergini e principe dei martiri.

    Colletta
    Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore,
    per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia,
    perché noi, che festeggiamo qui in terra
    la sua nascita al cielo,
    possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Il Signore dà forza a chi è stanco.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 40,25-31

    «A chi potreste paragonarmi,
    quasi che io gli sia pari?» dice il Santo.
    Levate in alto i vostri occhi e guardate:
    chi ha creato tali cose?
    Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
    e le chiama tutte per nome;
    per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
    non ne manca alcuna.

    Perché dici, Giacobbe,
    e tu, Israele, ripeti:
    «La mia via è nascosta al Signore
    e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»?
    Non lo sai forse?
    Non l'hai udito?
    Dio eterno è il Signore,
    che ha creato i confini della terra.
    Egli non si affatica né si stanca,
    la sua intelligenza è inscrutabile.
    Egli dà forza allo stanco
    e moltiplica il vigore allo spossato.

    Anche i giovani faticano e si stancano,
    gli adulti inciampano e cadono;
    ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
    mettono ali come aquile,
    corrono senza affannarsi,
    camminano senza stancarsi.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 102 (103)

    R. Benedici il Signore, anima mia.

    Benedici il Signore, anima mia,
    quanto è in me benedica il suo santo nome.
    Benedici il Signore, anima mia,
    non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

    Egli perdona tutte le tue colpe,
    guarisce tutte le tue infermità,
    salva dalla fossa la tua vita,
    ti circonda di bontà e misericordia. R.

    Misericordioso e pietoso è il Signore,
    lento all'ira e grande nell'amore.
    Non ci tratta secondo i nostri peccati
    e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo:
    beati coloro che sono preparati all'incontro.

    Alleluia.

    Vangelo
    Venite a me, voi tutti che siete affaticati.
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 11,28-30

    In quel tempo, Gesù disse:
    «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

    Parola del Signore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Non dimentichiamo di aprirci a Lui e di raccontargli la vita, di affidargli le persone e le situazioni. Forse ci sono delle “zone” della nostra vita che mai abbiamo aperto a Lui e che sono rimaste oscure, perché non hanno mai visto la luce del Signore. Ognuno di noi ha la propria storia. E se qualcuno ha questa zona oscura, cercate Gesù, andate da un prete, andate… Ma andate a Gesù, e raccontate questo a Gesù. Oggi Egli dice a ciascuno: ‘Coraggio, non arrenderti ai pesi della vita, non chiuderti di fronte alle paure e ai peccati, ma vieni a me’”! Quando nella vita entra Gesù, arriva la pace, quella che rimane anche nelle prove, nelle sofferenze. Andiamo a Gesù, diamogli il nostro tempo, incontriamolo ogni giorno nella preghiera, in un dialogo fiducioso, e personale; familiarizziamo con la sua Parola, riscopriamo senza paura il suo perdono”. (Angelus, 9 luglio 2017)

      Elimina
  2. Già ora però, riflettendo la Gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine , secondo l'azione dello Spirito del Signore (2Cor 3,18).
    - Abbà è la Parola piena di amore, con la quale il Figlio dice il Padre. La Sua dolcezza la capisce solo chi la dice e chi l'ascolta : esprime il mistero di Dio che è Padre e Figlio, nell'unico Amore.
    Questa Parola è il centro del cristianesimo.
    Lo Spirito del Figlio, effuso nei nostri cuori, grida in noi: “Abbà!” (Rom 5,5).
    Il credente è colui che ha conosciuto e creduto l'amore che Dio ha per lui. (1Gv 4,16).
    Ciò che Dio è, anche noi siamo; per il dono del Figlio siam davvero figli di Dio (1Gv 3,1). E' il grande mistero, già ora rivelato, anche se come in uno specchio e in modo enigmatico (! Cor 13,12). Soltanto alla fine Lo vedremo faccia a faccia, e conosceremo perfettamente, come siam conosciuti (1 Cor 13,13).
    Quando il figlio nasce, si stacca dalla madre e gli pare di morire, invece viene alla luce e vede il suo volto. Quando ci staccheremo dalla vita terrena, verremo alla luce del Volto del Padre e saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è (! Gv 3,2).
    Già ora però, riflettendo la Gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine , secondo l'azione dello Spirito del Signore (2 Cor 3,18).
    “Signore del cielo e della terra” Il nostro Papà, così vicino e tenero, è il Dio Altissimo e Onnipotente, Signore del cielo e della terra! Di Dio si parla solo per opposti , per non ridurlo a un idolo: è vicino e altissimo, tenero e onnipotente, piccolo e grande, misericordioso e giusto.
    Il rapporto ineffabile di conoscenza reciproca tra Padre e Figlio, rivelato agli infanti, è nascosto agli altri, sapienti e intelligenti.
    La Sapienza del Figlio è quella delle beatitudini ; i sapienti non la capiscono, gli intelligenti se ne difendono. Gli infanti non solo ignorano e sono poveri . Neanche parlano.
    A loro, senza parole, è rivelata la Parola : “Abbà!”.
    Anche in noi, oltre le tante parole, c'è una sapienza silenziosa, propria del povero.
    E' la “dotta ignoranza “ del puro di cuore, al quale Dio si fa vedere., ben diversa dalla sapienza ignorante del furbo, al quale Dio resiste.
    Lui non è oggetto di rapina della nostra intelligenza, ma principio e fine del nostro amore : non si affaccia alla finestra della nostra mente, ma bussa alla porta del nostro cuore.Gesù è contento di questo . È “sì” non solo al Padre, ma anche ai fratelli.
    Tutto quanto il Padre è, è dono al Figlio.
    Il Padre è Dio che tutto dà.
    Tutto quanto il Figlio è , è dono del Padre .
    Da Lui riceve la Sua natura, il Suo Amore e Se stesso, in unione indissolubile con Lui nella Sua distinzione da Lui.
    Il Figlio è Dio che tutto riceve.
    Gesù è il Figlio che chiama Dio “Padre Mio”.
    Se siamo in Lui , diventa anche “Padre Nostro”.Le “cose” nascoste a sapienti e intelligenti, la conoscenza mutua tra Padre e Figlio, il Loro Amore, il Loro unico Spirito, che è la Vita di ambedue, è comunicato dal Figlio agli infanti che Lo accolgono. La Parola “Abbà” è l'eredità dei piccoli. Al di là di ogni pretesa sapienza, in ogni uomo ci sono la ricchezza ineffabile dell'infante, la dignità del figlio.
    Il piccolo le conosce . Vive di dono, amore, e di grazia.

    RispondiElimina
  3. "GUARDATE A LUI E SARETE RAGGIANTI" !
    Dal Sal 33 (34)
    R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
    /R. Il Signore è vicino a chi lo cerca.

    Benedirò il Signore in ogni tempo,
    sulla mia bocca sempre la sua lode.
    Io mi glorio nel Signore:
    i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

    Guardate a lui e sarete raggianti,
    i vostri volti non dovranno arrossire.
    Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
    lo salva da tutte le sue angosce. R.

    Il volto del Signore contro i malfattori,
    per eliminarne dalla terra il ricordo.
    Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
    li libera da tutte le loro angosce. R.

    Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
    egli salva gli spiriti affranti.
    Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
    non sarà condannato chi in lui si rifugia. R.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.