Disse il Signore a Maria Maddalena: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». (Gv 20,17)
Gloria.
O Dio, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena il primo annuncio della gioia pasquale; fa’ che, per il suo esempio e la sua intercessione, proclamiamo al mondo il Signore risorto, per contemplarlo accanto a te nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te. Prima Lettura Trovai l'amore dell'anima mia.
Dal Cantico dei Cantici Ct 3,1-4a
Così dice la sposa: «Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amore dell'anima mia; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amore dell'anima mia. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città: "Avete visto l'amore dell'anima mia?". Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amore dell'anima mia».
Parola di Dio.
Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 2Cor 5,14-17
Fratelli, l'amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 62 (63)
R. Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua. R.
Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. R.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. R.
Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. A te si stringe l'anima mia: la tua destra mi sostiene. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via? La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.
Alleluia. Vangelo Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,1-2.11-18
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Oggi incontriamo colei che, secondo i vangeli, per prima vide Gesù risorto: Maria Maddalena. Era terminato da poco il riposo del sabato. Nel giorno della passione non c’era stato tempo per completare i riti funebri; per questo, in quell’alba colma di tristezza, le donne vanno alla tomba di Gesù con gli unguenti profumati. La prima ad arrivare è lei: Maria di Magdala, una delle discepole che avevano accompagnato Gesù fin dalla Galilea, mettendosi a servizio della Chiesa nascente. Com'è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c'è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in molte pagine del vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio; ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c'è anzitutto Dio che si preoccupa per la nostra vita, che la vuole risolvere, e per fare questo ci chiama per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di Dio. (Udienza Generale, 17 maggio 2017)
FAUSTI - Essa rimane accanto al Suo sepolcro , vicino al luogo dove fu crocifisso e trafitto (19,41). Qui è stato posto . Dov'è ora? Le lacrime di Maria, come quelle di Gesù, irrigano la terra e fanno germogliare l'amato. L'amore muore dove non è corrisposto e vive ovunque è amato. Il suo sguardo, mentre piange, torna al sepolcro, pieno di vuoto. In Maria vediamo come l'amore diventa esperienza del Risorto : “ Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui” (14,21). L'amore infatti rende presente e manifesta l'amato a chi lo ama. “Vedere e toccare” il Signore, riservato a Maria e ai primi discepoli, è anticipo dell'incontro finale e, insieme, rivelazione del suo nuovo modo di essere sempre con noi . È la presenza, spirituale e gloriosa, di Colui che, salito al Padre, ci dà il suo Spirito, perché anche noi, andando verso i fratelli, andiamo dove Lui è. Il giorno di Pasqua in Giovanni è già il Suo ritornare a noi, come aveva promesso, (16,16-20), per vivere in noi, come noi in Lui La presenza dei due Angeli nel sepolcro, descritta pure dagli altri evangelisti, è ricordata da Giovanni come di passaggio, per sottolineare il lutto di Maria. La parola dell' Angelo (annunciatore) , testimone della risurrezione, è necessaria. Maria, piangente per l'assenza dello Sposo, è restituita alla gioia dalla Sua presenza. E' triste perchè ama Gesù e non Lo trova. La Sua scomparsa dal sepolcro inquieta tutti, amici e nemici, anche se in modo diverso. E' il fatto più sorprendente avvenuto nella storia, che restituisce all'esistenza il suo senso, liberandola dall'ipoteca della morte. Ma chi ama, finchè non vede l'amato, è triste. Solo l'incontro con lui fa passare dal pianto alla gioia. Il passaggio dalla tristezza alla gioia è la nostra stessa resurrezione, frutto dell'incontro con Lui. La gioia, corona dell'amore corrisposto, è manifestazione di Dio, segno sicuro della Sua presenza: “Dio è Amore, chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv 4,16). Dove non c'è gioia non c'è Dio ; anche se ci fosse perfetta osservanza e giustizia, c'è morte. I due angeli non dicono ciò che sanno; solo interrogano Maria, preparandola all'incontro con Gesù. La loro presenza la lascia indifferente. Non è interessata a loro , cerca solo l'amato del suo cuore. Maria percepisce una presenza alle spalle . Si volta, allontanando lo sguardo dal sepolcro. Deve guardare dalla parte opposta al luogo della morte per incontrare il Signore della vita. “Guardate a Lui e sarete raggianti”(Sl 34, 6). Il Signore sta sempre alle spalle, perché è Lui che viene a cercarci .Se noi Lo cerchiamo non Lo troviamo , a meno che ci fermiamo e ci voltiamo per lasciarci trovare. “Non sapeva che era Gesù”. Maria, dopo essere andata oltre gli angeli, guardie del sepolcro, trova l'amato del suo cuore. Ma non Lo riconosce, anche se è presente. Dio è sempre una presenza misconosciuta, perché sommamente discreta, come l'amore. Tutti i racconti di risurrezione sono narrazioni di “riconoscimento”. Lui è il Vivente: tutto è in Lui e Lui in tutto. L'illuminazione non è vedere altro da ciò che c'è, ma avere occhi nuovi e cuore nuovo per vedere l'Altro che c'è. Come gli angeli, anche Gesù interpella Maria con il nome di “donna”. Così chiamò sua Madre alle nozze di Cana e sul Calvario, la Samaritana al pozzo e l'adultera perdonata nel tempio. ”Perché piangi?” Ora Gesù come poco prima gli angeli, le domanda perché piange. Sa bene perché piange. Per Lui, per la Sua morte, per la Sua scomparsa dal sepolcro. Le lacrime, che sgorgano dal suo abisso di dolore, per vedere Colui che cerca : anzi Colui che l'ha cercata e l'ha trovata. Ma, se non cessano, fanno da velo. La tristezza che muove a cercare Dio è buona, ma impedisce di trovarlo a chi già lo cerca. Deve però uscire tutta dal nostro cuore, perché possa tutto riempirsi di gioia nell'incontro con il Risorto.
--->“Pensando che fosse il giardiniere”, Maria lo chiama Signore, anche se ancora non sa che è Colui che va cercando. Proprio lui, lo Sposo che ha dinanzi, ha portato il Suo Corpo nella notte e l'ha immerso nello sheol , dando prova del Suo Amore più forte della morte. Non mi trattenere” l'imperativo presente negativo ordina di interrompere un'azione in corso Ma Gesù le dice che questo è solo il fidanzamento , anticipo dell'unione definitiva. Questa sarà dopo. Ora c'è un cammino da fare, il Suo stesso, per essere con Lui. La “salita” al Padre , della quale parla, non è tanto la Sua, quanto quella dei suoi fratelli, ai quali ha mostrato la via. Questa via, che è la verità della vita (14,6), è il Gesù terreno, il Maestro : la “Sua carne” insegna ad ogni carne il cammino verso il Padre. Tutta la storia, personale e universale, ormai non è che il ritorno del creato al suo Creatore, nella carne del Figlio. L'abbraccio con il Risorto, diventa invio verso i suoi fratelli. Maria, come la Chiesa, annuncerà ai fratelli quel Dio che nessuno mai ha visto . Nel suo volgersi ai fratelli, la Maddalena è chiamata Maria : realizza il nome con il quale Gesù l'ha chiamata. Sembra che lasci l'Amato. In realtà il suo andare verso gli altri è compimento della presenza di Colui che è Amore. Ormai porterà sempre, anche con gli altri, il suo nome nuovo, che è il suo vero nome, che la bocca e il cuore del Signore le ha rivelato. Se gli angeli nel sepolcro non annunciano il Risorto, Maria stessa diventa l'angelo della risurrezione e annuncia . “Ho visto il Signore”. L'incontro con Gesù fa risorgere Maria . Lei lo vede, secondo la Sua promessa . “Voi mi vedete, perché io vivo e voi vivrete” (14,19). E la nuova vita è la Sua stessa di Figlio, rivolto ai fratelli come al Padre. L'annuncio di Maria passa dal discorso diretto a quello indiretto . “Ho visto il Signore” è la testimonianza del suo incontro, che fonda la nostra fede.
Gesù accompagnato nella Sua Crocifissione dalla Madre, dalla sorella della Madre, la Zia, dalla Madre di Cleopa, e da Maria Maddalena, ha certamente avuto sollievo dalla loro vicinanza e dal loro affetto. Se quando camminava molto, spesso si fermava a riposare nella casa delle sorelle Marta e Maria, l'amicizia di queste donne è stata illuminata dall'episodio della risurrezione di Lazzaro,il loro fratello che era già nella tomba da quattro giorni, quando è giunto Gesù a Betania. Bella la fiducia di entrambe :”Signore, se Tu fossi stato qui egli non sarebbe morto!” E stupenda la Rivelazione:”Io Sono la Risurrezione e la Vita...!” E alla Maddalena, liberata e scelta come amica nel gruppo dei Suoi, Gesù dona l'immensa Gioia di vederlo per prima Risorto , presso la Sua Tomba e di correre ad annunciare ai discepoli .”Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto!.
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Disse il Signore a Maria Maddalena: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro:
“Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». (Gv 20,17)
Gloria.
O Dio, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena
il primo annuncio della gioia pasquale;
fa’ che, per il suo esempio e la sua intercessione,
proclamiamo al mondo il Signore risorto,
per contemplarlo accanto a te nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Trovai l'amore dell'anima mia.
Dal Cantico dei Cantici
Ct 3,1-4a
Così dice la sposa:
«Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amore dell'anima mia;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amore dell'anima mia.
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
"Avete visto l'amore dell'anima mia?".
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l'amore dell'anima mia».
Parola di Dio.
Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,14-17
Fratelli, l'amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 62 (63)
R. Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall'aurora io ti cerco,
ha sete di te l'anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz'acqua. R.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode. R.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. R.
Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia:
la tua destra mi sostiene. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.
Alleluia.
Vangelo
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,1-2.11-18
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.
EliminaParole del Santo Padre
Oggi incontriamo colei che, secondo i vangeli, per prima vide Gesù risorto: Maria Maddalena. Era terminato da poco il riposo del sabato. Nel giorno della passione non c’era stato tempo per completare i riti funebri; per questo, in quell’alba colma di tristezza, le donne vanno alla tomba di Gesù con gli unguenti profumati. La prima ad arrivare è lei: Maria di Magdala, una delle discepole che avevano accompagnato Gesù fin dalla Galilea, mettendosi a servizio della Chiesa nascente. Com'è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c'è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. È una legge che troviamo scolpita in molte pagine del vangelo. Intorno a Gesù ci sono tante persone che cercano Dio; ma la realtà più prodigiosa è che, molto prima, c'è anzitutto Dio che si preoccupa per la nostra vita, che la vuole risolvere, e per fare questo ci chiama per nome, riconoscendo il volto personale di ciascuno. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Ognuno di noi è una storia di amore di Dio. (Udienza Generale, 17 maggio 2017)
FAUSTI - Essa rimane accanto al Suo sepolcro , vicino al luogo dove fu crocifisso e trafitto (19,41).
RispondiEliminaQui è stato posto . Dov'è ora?
Le lacrime di Maria, come quelle di Gesù, irrigano la terra e fanno germogliare l'amato. L'amore muore dove non è corrisposto e vive ovunque è amato. Il suo sguardo, mentre piange, torna al sepolcro, pieno di vuoto.
In Maria vediamo come l'amore diventa esperienza del Risorto : “ Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui” (14,21). L'amore infatti rende presente e manifesta l'amato a chi lo ama. “Vedere e toccare” il Signore, riservato a Maria e ai primi discepoli, è anticipo dell'incontro finale e, insieme, rivelazione del suo nuovo modo di essere sempre con noi . È la presenza, spirituale e gloriosa, di Colui che, salito al Padre, ci dà il suo Spirito, perché anche noi, andando verso i fratelli, andiamo dove Lui è. Il giorno di Pasqua in Giovanni è già il Suo ritornare a noi, come aveva promesso, (16,16-20), per vivere in noi, come noi in Lui
La presenza dei due Angeli nel sepolcro, descritta pure dagli altri evangelisti, è ricordata da Giovanni come di passaggio, per sottolineare il lutto di Maria.
La parola dell' Angelo (annunciatore) , testimone della risurrezione, è necessaria.
Maria, piangente per l'assenza dello Sposo, è restituita alla gioia dalla Sua presenza. E' triste perchè ama Gesù e non Lo trova. La Sua scomparsa dal sepolcro inquieta tutti, amici e nemici, anche se in modo diverso. E' il fatto più sorprendente avvenuto nella storia, che restituisce all'esistenza il suo senso, liberandola dall'ipoteca della morte.
Ma chi ama, finchè non vede l'amato, è triste. Solo l'incontro con lui fa passare dal pianto alla gioia.
Il passaggio dalla tristezza alla gioia è la nostra stessa resurrezione, frutto dell'incontro con Lui.
La gioia, corona dell'amore corrisposto, è manifestazione di Dio, segno sicuro della Sua presenza: “Dio è Amore, chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv 4,16).
Dove non c'è gioia non c'è Dio ; anche se ci fosse perfetta osservanza e giustizia, c'è morte.
I due angeli non dicono ciò che sanno; solo interrogano Maria, preparandola all'incontro con Gesù.
La loro presenza la lascia indifferente. Non è interessata a loro , cerca solo l'amato del suo cuore.
Maria percepisce una presenza alle spalle .
Si volta, allontanando lo sguardo dal sepolcro. Deve guardare dalla parte opposta al luogo della morte per incontrare il Signore della vita.
“Guardate a Lui e sarete raggianti”(Sl 34, 6).
Il Signore sta sempre alle spalle, perché è Lui che viene a cercarci .Se noi Lo cerchiamo non Lo troviamo , a meno che ci fermiamo e ci voltiamo per lasciarci trovare.
“Non sapeva che era Gesù”. Maria, dopo essere andata oltre gli angeli, guardie del sepolcro, trova l'amato del suo cuore. Ma non Lo riconosce, anche se è presente.
Dio è sempre una presenza misconosciuta, perché sommamente discreta, come l'amore.
Tutti i racconti di risurrezione sono narrazioni di “riconoscimento”.
Lui è il Vivente: tutto è in Lui e Lui in tutto.
L'illuminazione non è vedere altro da ciò che c'è, ma avere occhi nuovi e cuore nuovo per vedere l'Altro che c'è. Come gli angeli, anche Gesù interpella Maria con il nome di “donna”. Così chiamò sua Madre alle nozze di Cana e sul Calvario, la Samaritana al pozzo e l'adultera perdonata nel tempio.
”Perché piangi?” Ora Gesù come poco prima gli angeli, le domanda perché piange. Sa bene perché piange.
Per Lui, per la Sua morte, per la Sua scomparsa dal sepolcro.
Le lacrime, che sgorgano dal suo abisso di dolore, per vedere Colui che cerca : anzi Colui che l'ha cercata e l'ha trovata. Ma, se non cessano, fanno da velo. La tristezza che muove a cercare Dio è buona, ma impedisce di trovarlo a chi già lo cerca. Deve però uscire tutta dal nostro cuore, perché possa tutto riempirsi di gioia nell'incontro con il Risorto.
--->“Pensando che fosse il giardiniere”, Maria lo chiama Signore, anche se ancora non sa che è Colui che va cercando. Proprio lui, lo Sposo che ha dinanzi, ha portato il Suo Corpo nella notte e l'ha immerso nello sheol , dando prova del Suo Amore più forte della morte.
EliminaNon mi trattenere” l'imperativo presente negativo ordina di interrompere un'azione in corso
Ma Gesù le dice che questo è solo il fidanzamento , anticipo dell'unione definitiva.
Questa sarà dopo.
Ora c'è un cammino da fare, il Suo stesso, per essere con Lui.
La “salita” al Padre , della quale parla, non è tanto la Sua, quanto quella dei suoi fratelli, ai quali ha mostrato la via. Questa via, che è la verità della vita (14,6), è il Gesù terreno, il Maestro : la “Sua carne” insegna ad ogni carne il cammino verso il Padre. Tutta la storia, personale e universale, ormai non è che il ritorno del creato al suo Creatore, nella carne del Figlio.
L'abbraccio con il Risorto, diventa invio verso i suoi fratelli.
Maria, come la Chiesa, annuncerà ai fratelli quel Dio che nessuno mai ha visto .
Nel suo volgersi ai fratelli, la Maddalena è chiamata Maria : realizza il nome con il quale Gesù l'ha chiamata. Sembra che lasci l'Amato. In realtà il suo andare verso gli altri è compimento della presenza di Colui che è Amore.
Ormai porterà sempre, anche con gli altri, il suo nome nuovo, che è il suo vero nome, che la bocca e il cuore del Signore le ha rivelato.
Se gli angeli nel sepolcro non annunciano il Risorto, Maria stessa diventa l'angelo della risurrezione e annuncia . “Ho visto il Signore”.
L'incontro con Gesù fa risorgere Maria .
Lei lo vede, secondo la Sua promessa . “Voi mi vedete, perché io vivo e voi vivrete” (14,19).
E la nuova vita è la Sua stessa di Figlio, rivolto ai fratelli come al Padre.
L'annuncio di Maria passa dal discorso diretto a quello indiretto .
“Ho visto il Signore” è la testimonianza del suo incontro, che fonda la nostra fede.
Gesù accompagnato nella Sua Crocifissione dalla Madre, dalla sorella della Madre, la Zia, dalla Madre di Cleopa, e da Maria Maddalena, ha certamente avuto sollievo dalla loro vicinanza e dal loro affetto. Se quando camminava molto, spesso si fermava a riposare nella casa delle sorelle Marta e Maria, l'amicizia di queste donne è stata illuminata dall'episodio della risurrezione di Lazzaro,il loro fratello che era già nella tomba da quattro giorni, quando è giunto Gesù a Betania. Bella la fiducia di entrambe :”Signore, se Tu fossi stato qui egli non sarebbe morto!” E stupenda la Rivelazione:”Io Sono la Risurrezione e la Vita...!” E alla Maddalena, liberata e scelta come amica nel gruppo dei Suoi, Gesù dona l'immensa Gioia di vederlo per prima Risorto , presso la Sua Tomba e di correre ad annunciare ai discepoli .”Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto!.
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