Antifona Innalziamo lodi a Gioacchino e Anna nella loro discendenza: Dio fece posare sul loro capo la benedizione di tutti gli uomini. (Cf. Sir 44,1.23)
Colletta O Signore, Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna hai dato la grazia di generare la Madre del tuo Figlio fatto uomo, per le loro preghiere concedi anche a noi la salvezza promessa al tuo popolo. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi. Dal libro dell'Èsodo Es 24,3-8
In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 49 (50)
R. Offri a Dio come sacrificio la lode.
Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente. Da Sion, bellezza perfetta, Dio risplende. R.
«Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio». I cieli annunciano la sua giustizia: è Dio che giudica. R.
Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all’Altissimo i tuoi voti; invocami nel giorno dell’angoscia: ti libererò e tu mi darai gloria. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. (Gc 1,21bc)
Alleluia.
Vangelo Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura. Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Le Parole dei Papi Una delle parabole narrate da Gesù sulla crescita del Regno di Dio sulla terra ci fa scoprire con molto realismo il carattere di lotta che il regno comporta, per la presenza e l’azione di un “nemico”, che “semina la zizzania in mezzo al grano”. Dice Gesù che, quando “la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania”. I servi del padrone del campo vorrebbero strapparla, ma il padrone non glielo consente, “perché non succeda che sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: 'Raccogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio'”. Questa parabola spiega la coesistenza e spesso l’intreccio del bene e del male nel mondo, nella nostra vita, nella stessa storia della Chiesa. Gesù ci insegna a veder le cose con realismo cristiano e a trattare ogni problema con chiarezza di principi, ma anche con prudenza e con pazienza. (San Giovanni Paolo II – Udienza generale, 25 settembre 1991) Il Vangelo di oggi presenta due modi di agire e di abitare la storia: da una parte, lo sguardo del padrone, che vede lontano; dall’altra, lo sguardo dei servi, che vedono il problema. Ai servi sta a cuore un campo senza erbacce, al padrone sta a cuore il buon grano. Il Signore ci invita ad assumere il suo stesso sguardo, quello che si fissa sul buon grano, che sa custodirlo anche tra le erbacce. Non collabora bene con Dio chi si mette a caccia dei limiti e dei difetti degli altri, ma piuttosto chi sa riconoscere il bene che cresce silenziosamente nel campo della Chiesa e della storia, coltivandolo fino alla maturazione. (Papa Francesco, Angelus del 19 luglio 2020)
FAUSTI - “Lasciate che crescano ambedue, insieme”, dice il Signore a chi gli propone di sradicare le zizzanie. La zizzania è un'erba infestante e velenosa. All'inizio non si distingue da una pianticella di frumento , poi si radica così bene che, strappandola, si sradica lo stesso grano. Vorremmo che la comunità cristiana fosse perfetta, pura e senza difetti , ci angustiamo e ci diamo da fare per sradicare le zizzanie, in noi e intorno a noi. I maggiori disastri derivano proprio dal tentativo di eliminare il male. La violenza sacra è la peggiore . “a fin di bene” viola ogni libertà. Il trionfo del bene sarà solo alla fine , e per opera di Dio. Prima è il tempo della pazienza, nostra e Sua che vede il male nostro e altrui come luogo di misericordia., rispettivamente ricevuta e accordata. La chiesa non è una setta di puri ; in essa c'è posto per tutti. E noi saremo giudicati dal nostro stesso giudizio , misurati col nostro metro . la misericordia che avremo usata sarà la nostra misura di verità. Il giudizio di Dio è già dato sulla croce , dove il Figlio porta su di Sé il male del mondo : a Lui la nostra perdizione, a noi la Sua bellezza.
Antifona
RispondiEliminaInnalziamo lodi a Gioacchino e Anna
nella loro discendenza:
Dio fece posare sul loro capo
la benedizione di tutti gli uomini. (Cf. Sir 44,1.23)
Colletta
O Signore, Dio dei nostri padri,
che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato la grazia di generare
la Madre del tuo Figlio fatto uomo,
per le loro preghiere concedi anche a noi
la salvezza promessa al tuo popolo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi.
Dal libro dell'Èsodo
Es 24,3-8
In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 49 (50)
R. Offri a Dio come sacrificio la lode.
Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende. R.
«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica. R.
Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola
che è stata piantata in voi
e può portarvi alla salvezza. (Gc 1,21bc)
Alleluia.
Vangelo
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,24-30
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Parola del Signore.
Le Parole dei Papi
RispondiEliminaUna delle parabole narrate da Gesù sulla crescita del Regno di Dio sulla terra ci fa scoprire con molto realismo il carattere di lotta che il regno comporta, per la presenza e l’azione di un “nemico”, che “semina la zizzania in mezzo al grano”. Dice Gesù che, quando “la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania”. I servi del padrone del campo vorrebbero strapparla, ma il padrone non glielo consente, “perché non succeda che sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: 'Raccogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio'”. Questa parabola spiega la coesistenza e spesso l’intreccio del bene e del male nel mondo, nella nostra vita, nella stessa storia della Chiesa. Gesù ci insegna a veder le cose con realismo cristiano e a trattare ogni problema con chiarezza di principi, ma anche con prudenza e con pazienza. (San Giovanni Paolo II – Udienza generale, 25 settembre 1991)
Il Vangelo di oggi presenta due modi di agire e di abitare la storia: da una parte, lo sguardo del padrone, che vede lontano; dall’altra, lo sguardo dei servi, che vedono il problema. Ai servi sta a cuore un campo senza erbacce, al padrone sta a cuore il buon grano. Il Signore ci invita ad assumere il suo stesso sguardo, quello che si fissa sul buon grano, che sa custodirlo anche tra le erbacce. Non collabora bene con Dio chi si mette a caccia dei limiti e dei difetti degli altri, ma piuttosto chi sa riconoscere il bene che cresce silenziosamente nel campo della Chiesa e della storia, coltivandolo fino alla maturazione. (Papa Francesco, Angelus del 19 luglio 2020)
FAUSTI - “Lasciate che crescano ambedue, insieme”, dice il Signore a chi gli propone di sradicare le zizzanie. La zizzania è un'erba infestante e velenosa. All'inizio non si distingue da una pianticella di frumento , poi si radica così bene che, strappandola, si sradica lo stesso grano.
RispondiEliminaVorremmo che la comunità cristiana fosse perfetta, pura e senza difetti , ci angustiamo e ci diamo da fare per sradicare le zizzanie, in noi e intorno a noi. I maggiori disastri derivano proprio dal tentativo di eliminare il male.
La violenza sacra è la peggiore . “a fin di bene” viola ogni libertà.
Il trionfo del bene sarà solo alla fine , e per opera di Dio. Prima è il tempo della pazienza, nostra e Sua che vede il male nostro e altrui come luogo di misericordia., rispettivamente ricevuta e accordata. La chiesa non è una setta di puri ; in essa c'è posto per tutti.
E noi saremo giudicati dal nostro stesso giudizio , misurati col nostro metro . la misericordia che avremo usata sarà la nostra misura di verità.
Il giudizio di Dio è già dato sulla croce , dove il Figlio porta su di Sé il male del mondo : a Lui la nostra perdizione, a noi la Sua bellezza.