Benedetto colui che viene nel nome del Signore: il Signore nostro Dio è luce per noi. (Cf. Sal 117,26-27) Colletta
O Dio, tu hai voluto che l’umanità del Salvatore, nella sua mirabile nascita dalla Vergine Maria, non fosse sottoposta alla comune eredità dei nostri padri: fa’ che, liberati dal contagio dell’antico male, possiamo anche noi far parte della nuova creazione, iniziata da Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te. Prima Lettura Chi rimane in Dio non pecca.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 2,29- 3,6
Figlioli, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui. Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l'iniquità, perché il peccato è l'iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. Oppure: R. Esultiamo nel Signore, nostra salvezza.
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde; con le trombe e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. (Gv 1,14a.12a)
Alleluia.
Vangelo Ecco l'agnello di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
S. PAOLO (FIL 2 ,5-11) 5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; 7 ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, 8 umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 9 Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; 10 perché nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; 11 e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. ( LETTERA AI FILIPPESI 2)
PAPA FRANCESCO - ANGELUS - Piazza San Pietro - Domenica, 5 gennaio 2014
La liturgia di questa domenica ci ripropone, nel Prologo del Vangelo di San Giovanni, il significato più profondo del Natale di Gesù. Egli è la PAROLA DI DIO che si è fatta uomo e ha posto la sua “TENDA”, la sua dimora tra gli uomini. Scrive l’Evangelista: «Il VERBO si fece CARNE e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). In queste parole, che non finiscono mai di meravigliarci, c’è tutto il Cristianesimo! Dio si è fatto mortale, fragile come noi, ha condiviso la nostra condizione umana, eccetto il peccato, ma ha preso su di sé i nostri, come se fossero propri. E’ entrato nella nostra storia, è diventato pienamente Dio-con-noi! La NASCITA di Gesù, allora, ci mostra che Dio ha voluto unirsi ad ogni uomo e ogni donna, ad ognuno di noi, per comunicarci la sua vita e la sua gioia.
Così Dio è Dio con noi, Dio che ci ama, Dio che cammina con noi. Questo è il messaggio di Natale: il VERBO si è fatto CARNE. Così il Natale ci RIVELA l’amore immenso di Dio per l’umanità. Da qui deriva anche l’entusiasmo, la speranza di noi cristiani, che nella nostra povertà sappiamo di essere amati, di essere visitati, di essere accompagnati da Dio; e guardiamo al mondo e alla storia come il luogo in cui camminare insieme con Lui e tra di noi, verso i cieli nuovi e la terra nuova. Con la NASCITA di Gesù è nata una promessa nuova, è nato un mondo nuovo, ma anche un mondo che può essere sempre rinnovato. Dio è sempre presente a suscitare uomini nuovi, a purificare il mondo dal peccato che lo invecchia, dal peccato che lo corrompe. Per quanto la storia umana e quella personale di ciascuno di noi possa essere segnata dalle difficoltà e dalle debolezze, la FEDE nell’INCARNAZIONE ci dice che Dio è solidale con l’uomo e con la sua storia. Questa prossimità di Dio all’uomo, ad ogni uomo, ad ognuno di noi, è un dono che non tramonta mai! Lui è con noi! Lui è Dio con noi! E questa prossimità non tramonta mai. Ecco il lieto annuncio del Natale: la luce divina, che inondò i cuori della Vergine Maria e di san Giuseppe, e guidò i passi dei pastori e dei magi, brilla anche oggi per noi.
Nel mistero dell’INCARNAZIONE del FIGLIO DI DIO c’è anche un aspetto legato alla libertà umana, alla libertà di ciascuno di noi. Infatti, il VERBO di Dio pianta la sua TENDA tra noi, peccatori e bisognosi di misericordia. E tutti noi dovremmo affrettarci a ricevere la grazia che Egli ci offre. Invece, continua il Vangelo di San Giovanni, «i suoi non lo hanno accolto» (v. 11). Anche noi tante volte lo rifiutiamo, preferiamo rimanere nella chiusura dei nostri errori e nell’angoscia dei nostri peccati. Ma Gesù non desiste e non smette di offrire se stesso e la sua grazia che ci salva! Gesù è paziente, Gesù sa aspettare, ci aspetta sempre. Questo è un messaggio di speranza, un messaggio di salvezza, antico e sempre nuovo. E noi siamo chiamati a testimoniare con gioia questo messaggio del Vangelo della vita, del Vangelo della luce, della speranza e dell’amore. Perché il messaggio di Gesù è questo: vita, luce, speranza, amore.
Grande fondamento della fede è il nome di Gesù per il quale siamo fatti figli di Dio
Dall'opera sul «Vangelo eterno» di san Bernardino da Siena
Il Nome santissimo dagli antichi Patriarchi e Padri fu desiderato, con tanta ansietà aspettato, con tanti sospiri, con tante lagrime invocato, ma nel tempo della grazia misericordiosamente è stato donato. Scompaia il nome dell'umana sapienza, non si senta nome della vendetta, rimanga il nome della giustizia. Donaci il nome della misericordia, risuoni il nome di Gesù nelle mie orecchie, poiché allora veramente la tua voce è dolce e grazioso il tuo volto.
Grande fondamento della fede pertanto è il Nome di Gesù, per il quale siamo fatti figli di Dio. La fede della religione cattolica consiste nella conoscenza e nella luce di Gesù Cristo; che è illuminazione dell’uomo, porta della vita, fondamento della salute eterna. Se qualcuno non lo ha o lo ha abbandonato, è come se camminasse senza luce nelle tenebre e per luoghi pericolosi ad occhi chiusi; e sebbene splenda il lume della ragione, segue una guida cieca quando segue il proprio intelletto per capire i segreti celesti, come colui che intraprenda la costruzione della casa senza curarsi del fondamento, oppure, non avendo costruita la porta, cerca poi di entrare per il tetto.
Questo fondamento è Gesù, porta e luce che, mostrandosi agli erranti, indicò a tutti la luce della fede per la quale è possibile ricercare il Dio sconosciuto, e ricercandolo credere, e credendo trovarlo. Questo fondamento sostiene la Chiesa fondata nel Nome di Gesù. Il Nome di Gesù è luce ai predicatori, poiché fa luminosamente risplendere, annunciare e udire la sua parola. Da dove credi che provenga tanta improvvisa e fervida luce di fede in tutta la terra, se non dalla predicazione del Nome di Gesù? Forse che Dio non ci ha chiamati all'ammirabile sua luce attraverso la luce e la dolcezza di questo Nome? A coloro che sono illuminati e che vedono in questa luce, giustamente l'Apostolo dice: «Una volta eravate tenebre, ora siete luce nel Signore: camminate dunque quali figli della luce».
O nome glorioso, o nome grazioso, o nome amoroso e virtuoso! Per mezzo tuo vengono perdonate le colpe, per mezzo tuo vengono sconfitti i nemici, per te i malati vengono liberati, per te coloro che soffrono sono irrobustiti e gioiscono! Tu onore dei credenti, maestro dei predicatori, forza di coloro che operano, tu sostegno dei deboli! I desideri si accendono per il tuo calore e ardore di fuoco, si inebriano le anime contemplative e per te le anime trionfanti sono glorificate nel cielo: con le quali, o dolcissimo Gesù, per questo tuo santissimo Nome, fa' che possiamo anche noi regnare. Amen!
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Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
il Signore nostro Dio è luce per noi. (Cf. Sal 117,26-27)
Colletta
O Dio, tu hai voluto che l’umanità del Salvatore,
nella sua mirabile nascita dalla Vergine Maria,
non fosse sottoposta alla comune eredità dei nostri padri:
fa’ che, liberati dal contagio dell’antico male,
possiamo anche noi
far parte della nuova creazione,
iniziata da Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Chi rimane in Dio non pecca.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 2,29- 3,6
Figlioli, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui.
Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l'iniquità, perché il peccato è l'iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Oppure:
R. Esultiamo nel Signore, nostra salvezza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio. (Gv 1,14a.12a)
Alleluia.
Vangelo
Ecco l'agnello di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore.
S. PAOLO (FIL 2 ,5-11)
Elimina5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
6 il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
7 ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
8 umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
9 Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
10 perché nel Nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
11 e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
( LETTERA AI FILIPPESI 2)
PAPA FRANCESCO - ANGELUS - Piazza San Pietro - Domenica, 5 gennaio 2014
EliminaLa liturgia di questa domenica ci ripropone, nel Prologo del Vangelo di San Giovanni, il significato più profondo del Natale di Gesù. Egli è la PAROLA DI DIO che si è fatta uomo e ha posto la sua “TENDA”, la sua dimora tra gli uomini. Scrive l’Evangelista: «Il VERBO si fece CARNE e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). In queste parole, che non finiscono mai di meravigliarci, c’è tutto il Cristianesimo! Dio si è fatto mortale, fragile come noi, ha condiviso la nostra condizione umana, eccetto il peccato, ma ha preso su di sé i nostri, come se fossero propri. E’ entrato nella nostra storia, è diventato pienamente Dio-con-noi! La NASCITA di Gesù, allora, ci mostra che Dio ha voluto unirsi ad ogni uomo e ogni donna, ad ognuno di noi, per comunicarci la sua vita e la sua gioia.
Così Dio è Dio con noi, Dio che ci ama, Dio che cammina con noi. Questo è il messaggio di Natale: il VERBO si è fatto CARNE. Così il Natale ci RIVELA l’amore immenso di Dio per l’umanità. Da qui deriva anche l’entusiasmo, la speranza di noi cristiani, che nella nostra povertà sappiamo di essere amati, di essere visitati, di essere accompagnati da Dio; e guardiamo al mondo e alla storia come il luogo in cui camminare insieme con Lui e tra di noi, verso i cieli nuovi e la terra nuova. Con la NASCITA di Gesù è nata una promessa nuova, è nato un mondo nuovo, ma anche un mondo che può essere sempre rinnovato. Dio è sempre presente a suscitare uomini nuovi, a purificare il mondo dal peccato che lo invecchia, dal peccato che lo corrompe. Per quanto la storia umana e quella personale di ciascuno di noi possa essere segnata dalle difficoltà e dalle debolezze, la FEDE nell’INCARNAZIONE ci dice che Dio è solidale con l’uomo e con la sua storia. Questa prossimità di Dio all’uomo, ad ogni uomo, ad ognuno di noi, è un dono che non tramonta mai! Lui è con noi! Lui è Dio con noi! E questa prossimità non tramonta mai. Ecco il lieto annuncio del Natale: la luce divina, che inondò i cuori della Vergine Maria e di san Giuseppe, e guidò i passi dei pastori e dei magi, brilla anche oggi per noi.
Nel mistero dell’INCARNAZIONE del FIGLIO DI DIO c’è anche un aspetto legato alla libertà umana, alla libertà di ciascuno di noi. Infatti, il VERBO di Dio pianta la sua TENDA tra noi, peccatori e bisognosi di misericordia. E tutti noi dovremmo affrettarci a ricevere la grazia che Egli ci offre. Invece, continua il Vangelo di San Giovanni, «i suoi non lo hanno accolto» (v. 11). Anche noi tante volte lo rifiutiamo, preferiamo rimanere nella chiusura dei nostri errori e nell’angoscia dei nostri peccati. Ma Gesù non desiste e non smette di offrire se stesso e la sua grazia che ci salva! Gesù è paziente, Gesù sa aspettare, ci aspetta sempre. Questo è un messaggio di speranza, un messaggio di salvezza, antico e sempre nuovo. E noi siamo chiamati a testimoniare con gioia questo messaggio del Vangelo della vita, del Vangelo della luce, della speranza e dell’amore. Perché il messaggio di Gesù è questo: vita, luce, speranza, amore.
"Gesù ti amo". Le Sue ultime parole son il compendio della sua fede in terra ed il preludio alla sua visione in cielo. BENEDETTO XVI
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Dall'opera sul «Vangelo eterno» di san Bernardino da Siena
Il Nome santissimo dagli antichi Patriarchi e Padri fu desiderato, con tanta ansietà aspettato, con tanti sospiri, con tante lagrime invocato, ma nel tempo della grazia misericordiosamente è stato donato. Scompaia il nome dell'umana sapienza, non si senta nome della vendetta, rimanga il nome della giustizia. Donaci il nome della misericordia, risuoni il nome di Gesù nelle mie orecchie, poiché allora veramente la tua voce è dolce e grazioso il tuo volto.
Grande fondamento della fede pertanto è il Nome di Gesù, per il quale siamo fatti figli di Dio. La fede della religione cattolica consiste nella conoscenza e nella luce di Gesù Cristo; che è illuminazione dell’uomo, porta della vita, fondamento della salute eterna. Se qualcuno non lo ha o lo ha abbandonato, è come se camminasse senza luce nelle tenebre e per luoghi pericolosi ad occhi chiusi; e sebbene splenda il lume della ragione, segue una guida cieca quando segue il proprio intelletto per capire i segreti celesti, come colui che intraprenda la costruzione della casa senza curarsi del fondamento, oppure, non avendo costruita la porta, cerca poi di entrare per il tetto.
Questo fondamento è Gesù, porta e luce che, mostrandosi agli erranti, indicò a tutti la luce della fede per la quale è possibile ricercare il Dio sconosciuto, e ricercandolo credere, e credendo trovarlo. Questo fondamento sostiene la Chiesa fondata nel Nome di Gesù.
Il Nome di Gesù è luce ai predicatori, poiché fa luminosamente risplendere, annunciare e udire la sua parola. Da dove credi che provenga tanta improvvisa e fervida luce di fede in tutta la terra, se non dalla predicazione del Nome di Gesù? Forse che Dio non ci ha chiamati all'ammirabile sua luce attraverso la luce e la dolcezza di questo Nome? A coloro che sono illuminati e che vedono in questa luce, giustamente l'Apostolo dice: «Una volta eravate tenebre, ora siete luce nel Signore: camminate dunque quali figli della luce».
O nome glorioso, o nome grazioso, o nome amoroso e virtuoso! Per mezzo tuo vengono perdonate le colpe, per mezzo tuo vengono sconfitti i nemici, per te i malati vengono liberati, per te coloro che soffrono sono irrobustiti e gioiscono! Tu onore dei credenti, maestro dei predicatori, forza di coloro che operano, tu sostegno dei deboli! I desideri si accendono per il tuo calore e ardore di fuoco, si inebriano le anime contemplative e per te le anime trionfanti sono glorificate nel cielo: con le quali, o dolcissimo Gesù, per questo tuo santissimo Nome, fa' che possiamo anche noi regnare. Amen!