Nella nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». (Cf. Mt 17,5)
O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del tuo Figlio unigenito hai confermato i misteri della fede con la testimonianza di Mosè ed Elia, nostri padri, e hai mirabilmente preannunciato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fa’ che, ascoltando la parola del tuo amato Figlio, diventiamo coeredi della sua gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura La sua veste era candida come la neve. Dal libro del profeta Daniele Dn 7,9-10.13-14
Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d'uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
Parola di Dio.
Oppure
Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo. Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo 2Pt 1,16-19
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 96 (97) R. Il Signore regna, il Dio di tutta la terra. Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.
I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.
Perché tu, Signore, sei l'Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. (Mt 17,5c)
Alleluia.
Vangelo Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d'aspetto. Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,28b-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
PAROLE DEL SANTO PADRE L’evento della Trasfigurazione del Signore ci offre un messaggio di speranza: ci invita ad incontrare Gesù, per essere al servizio dei fratelli. L’ascesa dei discepoli verso il monte Tabor ci induce a riflettere sull’importanza di staccarci dalle cose mondane, per compiere un cammino verso l’alto e contemplare Gesù. La riscoperta sempre più viva di Gesù non è fine a se stessa, ma ci induce a “scendere dal monte”, ricaricati della forza dello Spirto divino, per decidere nuovi passi di conversione e per testimoniare costantemente la carità. (Papa Francesco, Angelus del 6 agosto 2017)
FAUSTI - Si svela il cuore del mistero di Gesù. Ai discepoli è concesso entrare nella conoscenza Padre/Figlio. L'obbedienza al “Gesù solo”, che il Padre ordina - “Ascoltate Lui” è l'apice del racconto.E' l'ottavo giorno, la Domenica, l'oggi eterno del cielo aperto sull'oggi terreno del presepio e del Battesimo, di Cafarnao e del Calvario : è il Regno spalancato all'uomo dalla vita di Gesù che inizia sul legno della mangiatoia e finisce sul legno della Croce. E' il giorno del Signore,la “dies dominica” in cui banchettiamo con Lui nella Coena Domini. Esso è insieme fine e inizio, con un dinamismo continuo che cresce all'infinito, trasfigurandoci di Gloria in Gloria (2Cor 3,18). Già ora siamo ciò che poi apparirà (1 Gv 3,2) : figli di Dio! Tutta la creazione partecipa alla generazione di questo uomo nuovo. Il destino del creato non è la sfigurazione e la morte, ma la trasfigurazione e la Gloria di Dio. Anche se ancora in esilio, siamo figli del Re, che stanno tornando alla casa del Padre. Come prima di spezzare il Pane Gesù prese con Sé gli Apostoli, così ora prende con Sè Pietro, Giovanni e Giacomo. Gesù li unisce a Sè per Sua iniziativa : li prende e li traspone in una situazione particolare di rivelazione : li porta con Sè nello spazio segreto della Sua Comunione col Padre. Salgono sul monte, noto ai discepoli, monte per eccellenza, monte della preghiera e dell'elezione,monte della rivelazione; i discepoli sono gravati dal sonno e la discesa dal monte avverrà il giorno dopo. Il sonno e la notte possono essere illuminati solo dalla Comunione col Padre. Il pregare di Gesù diventa un complemento di tempo e di luogo, quasi lo spazio che contiene la Trasfigurazione, Rivelazione del Padre e Gloria del Figlio. E' il luogo in cui scopriamo Dio come Abbà, nostra sorgente e veniamo generati nella Gloria del Figlio. Luca si ferma a contemplare il Volto di Gesù, ne sottolinea l'immagine visibile, in quanto altra, diversa, santa!Di questo Volto ci dà il vero aspetto, invisibile e ora rivelato, attraverso un solo tratto, la Gloria, Dio nel Suo splendore di bellezza. E' una luminosità che viene dal di dentro eliminando ogni ombra, fa vedere sul volto la realtà nascosta, dà visibilità all'invisibile. Di questa gloria descrive il vestito . Esso è bianco e emana folgori. Se così è il vestito, che cosa sarà il Corpo? Ma il Corpo stesso è il vestito della persona e l'umanità di Gesù, a sua volta, è il vestito della Sua persona Divina , da cui emena appieno la “dynamis” della gloria di Dio. La folgore, espressione di Dio, è l'attributo della veste! Gesù nella Trasfigurazione, si rivela come il centro di tutto, di Dio e dell'uomo, uniti in un'unica storia, incredibile se non fosse testimoniata da Mosè ed Elia. Mosè, la legge, e Elia, padre dei profeti, sono in dialogo con Gesù. Lui risponde loro perchè è Colui che la legge e la profezia hanno promesso ed atteso .La Gloria della Legge e della profezia è il Figlio ubbidiente, la Parola stessa, uditore perfetto del Padre. E' la Gloria del Dio della legge e della profezia, che adempie la promessa e colma l'attesa. La Trasfigurazione è quell'esperienza anticipata della Resurrezione , apertura dell'occhio del discepolo sulla Comunione di Gesù col Padre, il suo stare sveglio con Gesù che prega. “Guardate a Lui e sarete raggianti” (Sl 34,6). I discepoli desiderano arrestare la Gloria visibile del Signore . L'esperienza fatta da Pietro e compagni è quella della bellezza , la bellezza originaria del Volto del Figlio che ha alzato un lembo del velo che la ricopre. L'ottavo giorno, nella luce del suo fulgore, squarcia il sonno e la notte dei discepoli. La nube è segno della Gloria di Dio, essi entrano in essa, cioè nella potenza di Dio che avvolge : questo è obbedire alla “Voce” che esce , questa voce è Gesù stesso, Parola Eterna di Dio, Figlio obbediente, che va ascoltato.
Nella nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre:
RispondiElimina«Questi è il mio Figlio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». (Cf. Mt 17,5)
O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione
del tuo Figlio unigenito
hai confermato i misteri della fede
con la testimonianza di Mosè ed Elia, nostri padri,
e hai mirabilmente preannunciato
la nostra definitiva adozione a tuoi figli,
fa’ che, ascoltando la parola del tuo amato Figlio,
diventiamo coeredi della sua gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
La sua veste era candida come la neve.
Dal libro del profeta Daniele
Dn 7,9-10.13-14
Io continuavo a guardare,
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
Parola di Dio.
Oppure
Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo.
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
2Pt 1,16-19
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 96 (97)
R. Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.
Perché tu, Signore,
sei l'Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Questi è il Figlio mio, l'amato:
in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. (Mt 17,5c)
Alleluia.
Vangelo
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d'aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28b-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaL’evento della Trasfigurazione del Signore ci offre un messaggio di speranza: ci invita ad incontrare Gesù, per essere al servizio dei fratelli. L’ascesa dei discepoli verso il monte Tabor ci induce a riflettere sull’importanza di staccarci dalle cose mondane, per compiere un cammino verso l’alto e contemplare Gesù.
La riscoperta sempre più viva di Gesù non è fine a se stessa, ma ci induce a “scendere dal monte”, ricaricati della forza dello Spirto divino, per decidere nuovi passi di conversione e per testimoniare costantemente la carità. (Papa Francesco, Angelus del 6 agosto 2017)
FAUSTI - Si svela il cuore del mistero di Gesù. Ai discepoli è concesso entrare nella conoscenza Padre/Figlio. L'obbedienza al “Gesù solo”, che il Padre ordina - “Ascoltate Lui” è l'apice del racconto.E' l'ottavo giorno, la Domenica, l'oggi eterno del cielo aperto sull'oggi terreno del presepio e del Battesimo, di Cafarnao e del Calvario : è il Regno spalancato all'uomo dalla vita di Gesù che inizia sul legno della mangiatoia e finisce sul legno della Croce. E' il giorno del Signore,la “dies dominica” in cui banchettiamo con Lui nella Coena Domini. Esso è insieme fine e inizio, con un dinamismo continuo che cresce all'infinito, trasfigurandoci di Gloria in Gloria (2Cor 3,18).
RispondiEliminaGià ora siamo ciò che poi apparirà (1 Gv 3,2) : figli di Dio!
Tutta la creazione partecipa alla generazione di questo uomo nuovo.
Il destino del creato non è la sfigurazione e la morte, ma la trasfigurazione e la Gloria di Dio.
Anche se ancora in esilio, siamo figli del Re, che stanno tornando alla casa del Padre.
Come prima di spezzare il Pane Gesù prese con Sé gli Apostoli, così ora prende con Sè Pietro, Giovanni e Giacomo. Gesù li unisce a Sè per Sua iniziativa : li prende e li traspone in una situazione particolare di rivelazione : li porta con Sè nello spazio segreto della Sua Comunione col Padre. Salgono sul monte, noto ai discepoli, monte per eccellenza, monte della preghiera e dell'elezione,monte della rivelazione; i discepoli sono gravati dal sonno e la discesa dal monte avverrà il giorno dopo. Il sonno e la notte possono essere illuminati solo dalla Comunione col Padre. Il pregare di Gesù diventa un complemento di tempo e di luogo, quasi lo spazio che contiene la Trasfigurazione, Rivelazione del Padre e Gloria del Figlio.
E' il luogo in cui scopriamo Dio come Abbà, nostra sorgente e veniamo generati nella Gloria del Figlio.
Luca si ferma a contemplare il Volto di Gesù, ne sottolinea l'immagine visibile, in quanto altra, diversa, santa!Di questo Volto ci dà il vero aspetto, invisibile e ora rivelato, attraverso un solo tratto, la Gloria, Dio nel Suo splendore di bellezza.
E' una luminosità che viene dal di dentro eliminando ogni ombra, fa vedere sul volto la realtà nascosta, dà visibilità all'invisibile. Di questa gloria descrive il vestito . Esso è bianco e emana folgori. Se così è il vestito, che cosa sarà il Corpo?
Ma il Corpo stesso è il vestito della persona e l'umanità di Gesù, a sua volta, è il vestito della Sua persona Divina , da cui emena appieno la “dynamis” della gloria di Dio.
La folgore, espressione di Dio, è l'attributo della veste!
Gesù nella Trasfigurazione, si rivela come il centro di tutto, di Dio e dell'uomo, uniti in un'unica storia, incredibile se non fosse testimoniata da Mosè ed Elia.
Mosè, la legge, e Elia, padre dei profeti, sono in dialogo con Gesù. Lui risponde loro perchè è Colui che la legge e la profezia hanno promesso ed atteso
.La Gloria della Legge e della profezia è il Figlio ubbidiente, la Parola stessa, uditore perfetto del Padre. E' la Gloria del Dio della legge e della profezia, che adempie la promessa e colma l'attesa.
La Trasfigurazione è quell'esperienza anticipata della Resurrezione , apertura dell'occhio del discepolo sulla Comunione di Gesù col Padre, il suo stare sveglio con Gesù che prega.
“Guardate a Lui e sarete raggianti” (Sl 34,6).
I discepoli desiderano arrestare la Gloria visibile del Signore . L'esperienza fatta da Pietro e compagni è quella della bellezza , la bellezza originaria del Volto del Figlio che ha alzato un lembo del velo che la ricopre. L'ottavo giorno, nella luce del suo fulgore, squarcia il sonno e la notte dei discepoli. La nube è segno della Gloria di Dio, essi entrano in essa, cioè nella potenza di Dio che avvolge : questo è obbedire alla “Voce” che esce , questa voce è Gesù stesso, Parola Eterna di Dio, Figlio obbediente, che va ascoltato.