Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano; i tuoi profeti siano trovati degni di fede. Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell’universo, volgi a noi il tuo sguardo, e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Così predichiamo e così avete creduto.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1Cor 15,1-11
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 117 (118)
R. Rendete grazie al Signore perché è buono. Oppure: R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». R.
La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. R.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore. (Mt 11,28)
Alleluia.
Vangelo Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 7,36-50
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
PAROLE DEL SANTO PADRE Questa donna ha veramente incontrato il Signore. Nel silenzio, gli ha aperto il suo cuore; nel dolore, gli ha mostrato il pentimento per i suoi peccati; con il suo pianto, ha fatto appello alla bontà divina per ricevere il perdono. Per lei non ci sarà nessun giudizio se non quello che viene da Dio, e questo è il giudizio della misericordia. Il protagonista di questo incontro è certamente l’amore, la misericordia che va oltre la giustizia. (…) Simone, il padrone di casa, il fariseo, al contrario, non riesce a trovare la strada dell’amore. Egli rimane fermo alla soglia della formalità. Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio. Con quanto amore ci guarda Gesù! Con quanto amore guarisce il nostro cuore peccatore! Mai si spaventa dei nostri peccati. (Omelia nella celebrazione penitenziale, 13 marzo 2015)
Il fariseo non concepisce che Gesù si lasci “contaminare” dai peccatori, così pensavano loro. Ma la Parola di Dio ci insegna a distinguere tra il peccato e il peccatore: con il peccato non bisogna scendere a compromessi, mentre i peccatori – cioè tutti noi! – siamo come dei malati, che vanno curati, e per curarli bisogna che il medico li avvicini, li visiti, li tocchi. E naturalmente il malato, per essere guarito, deve riconoscere di avere bisogno del medico. Ma tante volte cadiamo nella tentazione dell’ipocrisia, di crederci migliori degli altri. Tutti noi, guardiamo il nostro peccato, i nostri sbagli e guardiamo al Signore. Questa è la linea di salvezza: il rapporto tra “io” peccatore e il Signore. ( Udienza generale, 20 aprile 2016)
immagini,omelie e preghiere18 settembre 2024 alle ore 15:15
FAUSTI - Qui Luca esprime in modo preciso che cos'è la fede cristiana : è l'amore che questa donna ha per Gesù, da capire alla luce del primo comandamento. Tale amore è effetto e insieme causa del perdono : in quanto perdonata , ama come risposta al perdono, e, in quanto ama, à aperta ad accogliere il perdono che è la forma più grande dell'amore. Amore e perdono si alimentano a vicenda, in una circolarità continua. I gesti di questa donna sono l'espressione piena della fede nel perdono di Gesù,la risposta delicata ed esaltante dell'amore che accetta di essere amato. Il fatto si svolge nella casa del giusto, in cui fa irruzione una peccatrice. Essa entra di forza nella casa di uno di quelli che, abitando nella presunzione della propria giustizia, rendono vano il piano di Dio.Essa accetta il lutto e il pianto del Battista ed entra nella gioia del flauto e della danza di Gesù, lo Sposo ; gli altri, invece, stanno a guardare con disappunto. Nella casa della legge, dove era atteso e invitato, Gesù imbandisce il banchetto nuziale per il peccatore inopportuno e indesiderato. Da una parte la donna rannicchiata,che riceve l'abbondanza dell'Amore di Gesù, se ne impregna e trabocca, riversandolo su di Lui. Dall'altra il fariseo autosufficiente e controllato,che conosce solo il merito, ignora il debito e l'amore che lo condona. Costui non può partecipare alla danza dell'amore, se prima non partecipa al pianto del suo peccato. Per questo peccato non ci può essere perdono , da esso ci si salva solo con la conversione. Infatti non è perdonato fino a quando non è riconosciuto come peccato. La conversione più profonda è il semplice riconoscersi peccatori e accettare l'amore gratuito che perdona. Gesù qui conferma di essere quel Dio che ha rivelato : un Dio che ama e fa grazia a tutti, ai pagani-nemici, ai piccoli e ai peccatori. Chi crede alla potenza della Sua Parola vince la morte, perché Dio ha visitato il Suo popolo come aveva promesso ad Israele. Il banchetto nuziale nella casa della legge non è offerto ai giusti, ma a quanti hanno bisogno di perdono, cioè a tutti, perché tutti siamo trasgressori della legge. Questa donna è figura del vero popolo che si riconosce peccatore e bisognoso di perdono. E' l'uomo della legge che invita Gesù, ma è il peccatore che Lo accoglie e che Lo ama,perché si sente accolto e perdonato. Nella distinzione donna/fariseo si opera il giudizio che Gesù è venuto a portare : la nostra condanna viene non tanto dalle ingiustizie, quanto dalla nostra giustizia, non tanto dal male fatto, quanto dal bene rifiutato. Gesù apprezza non “la giustizia” che porta alla “prostituzione”, ma l'amore accolto che si tramuta nella tenerezza della Sposa. Dio vuole essere amato così dall'uomo!. Intento del racconto non è assolvere la peccatrice e condannare il giusto , smaschera al giusto il proprio peccato . L'amore è sempre e solo dono!. Questa vita, accolta dal peccatore nel perdono, è offerta a tutti! Escluso resta solo il giusto che non ama perché non si sente amato , e non si sente amato perché, per paura, si chiude nella sua sufficienza a basso profilo. Proprio il nostro male, non il nostro bene, ci fa partecipare più profondamente al mistero di Dio che è Amore. Veramente divina questa prospettiva, che capovolge il male stesso in bene maggiore.
RispondiEliminaOGGI San Gennaro ha fatto il miracolo: il sangue s'è sciolto alle 9.26, fedeli in festa!
Antifona
RispondiEliminaDona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell’universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Così predichiamo e così avete creduto.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 15,1-11
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 117 (118)
R. Rendete grazie al Signore perché è buono.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre». R.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore. R.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore. (Mt 11,28)
Alleluia.
Vangelo
Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,36-50
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaQuesta donna ha veramente incontrato il Signore. Nel silenzio, gli ha aperto il suo cuore; nel dolore, gli ha mostrato il pentimento per i suoi peccati; con il suo pianto, ha fatto appello alla bontà divina per ricevere il perdono. Per lei non ci sarà nessun giudizio se non quello che viene da Dio, e questo è il giudizio della misericordia. Il protagonista di questo incontro è certamente l’amore, la misericordia che va oltre la giustizia. (…) Simone, il padrone di casa, il fariseo, al contrario, non riesce a trovare la strada dell’amore. Egli rimane fermo alla soglia della formalità. Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio. Con quanto amore ci guarda Gesù! Con quanto amore guarisce il nostro cuore peccatore! Mai si spaventa dei nostri peccati. (Omelia nella celebrazione penitenziale, 13 marzo 2015)
Il fariseo non concepisce che Gesù si lasci “contaminare” dai peccatori, così pensavano loro. Ma la Parola di Dio ci insegna a distinguere tra il peccato e il peccatore: con il peccato non bisogna scendere a compromessi, mentre i peccatori – cioè tutti noi! – siamo come dei malati, che vanno curati, e per curarli bisogna che il medico li avvicini, li visiti, li tocchi. E naturalmente il malato, per essere guarito, deve riconoscere di avere bisogno del medico. Ma tante volte cadiamo nella tentazione dell’ipocrisia, di crederci migliori degli altri. Tutti noi, guardiamo il nostro peccato, i nostri sbagli e guardiamo al Signore. Questa è la linea di salvezza: il rapporto tra “io” peccatore e il Signore. ( Udienza generale, 20 aprile 2016)
immagini,omelie e preghiere18 settembre 2024 alle ore 15:15
RispondiEliminaFAUSTI - Qui Luca esprime in modo preciso che cos'è la fede cristiana : è l'amore che questa donna ha per Gesù, da capire alla luce del primo comandamento. Tale amore è effetto e insieme causa del perdono : in quanto perdonata , ama come risposta al perdono, e, in quanto ama, à aperta ad accogliere il perdono che è la forma più grande dell'amore.
Amore e perdono si alimentano a vicenda, in una circolarità continua.
I gesti di questa donna sono l'espressione piena della fede nel perdono di Gesù,la risposta delicata ed esaltante dell'amore che accetta di essere amato.
Il fatto si svolge nella casa del giusto, in cui fa irruzione una peccatrice.
Essa entra di forza nella casa di uno di quelli che, abitando nella presunzione della propria giustizia, rendono vano il piano di Dio.Essa accetta il lutto e il pianto del Battista ed entra nella gioia del flauto e della danza di Gesù, lo Sposo ; gli altri, invece, stanno a guardare con disappunto.
Nella casa della legge, dove era atteso e invitato, Gesù imbandisce il banchetto nuziale per il peccatore inopportuno e indesiderato.
Da una parte la donna rannicchiata,che riceve l'abbondanza dell'Amore di Gesù, se ne impregna e trabocca, riversandolo su di Lui.
Dall'altra il fariseo autosufficiente e controllato,che conosce solo il merito, ignora il debito e l'amore che lo condona.
Costui non può partecipare alla danza dell'amore, se prima non partecipa al pianto del suo peccato.
Per questo peccato non ci può essere perdono , da esso ci si salva solo con la conversione.
Infatti non è perdonato fino a quando non è riconosciuto come peccato.
La conversione più profonda è il semplice riconoscersi peccatori e accettare l'amore gratuito che perdona.
Gesù qui conferma di essere quel Dio che ha rivelato : un Dio che ama e fa grazia a tutti, ai pagani-nemici, ai piccoli e ai peccatori. Chi crede alla potenza della Sua Parola vince la morte, perché Dio ha visitato il Suo popolo come aveva promesso ad Israele.
Il banchetto nuziale nella casa della legge non è offerto ai giusti, ma a quanti hanno bisogno di perdono, cioè a tutti, perché tutti siamo trasgressori della legge.
Questa donna è figura del vero popolo che si riconosce peccatore e bisognoso di perdono.
E' l'uomo della legge che invita Gesù, ma è il peccatore che Lo accoglie e che Lo ama,perché si sente accolto e perdonato.
Nella distinzione donna/fariseo si opera il giudizio che Gesù è venuto a portare : la nostra condanna viene non tanto dalle ingiustizie, quanto dalla nostra giustizia, non tanto dal male fatto, quanto dal bene rifiutato.
Gesù apprezza non “la giustizia” che porta alla “prostituzione”, ma l'amore accolto che si tramuta nella tenerezza della Sposa. Dio vuole essere amato così dall'uomo!.
Intento del racconto non è assolvere la peccatrice e condannare il giusto , smaschera al giusto il proprio peccato .
L'amore è sempre e solo dono!.
Questa vita, accolta dal peccatore nel perdono, è offerta a tutti! Escluso resta solo il giusto che non ama perché non si sente amato , e non si sente amato perché, per paura, si chiude nella sua sufficienza a basso profilo.
Proprio il nostro male, non il nostro bene, ci fa partecipare più profondamente al mistero di Dio che è Amore. Veramente divina questa prospettiva, che capovolge il male stesso in bene maggiore.