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giovedì 15 settembre 2022

SANTI CORNELIO PAPA E CIPRIANO VESCOVO, MARTIRI


 

2 commenti:

  1. Prima Lettura Rm 5, 1-5
    Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni.

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Fratelli, giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
    E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
    La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
    Il Signore è con noi nell'ora della prova.

    Benedirò il Signore in ogni tempo,
    sulla mia bocca sempre la sua lode.
    Io mi glorio nel Signore,
    ascoltino gli umili e si rallegrino.

    Celebrate con me il Signore,
    esaltiamo insieme il suo nome.
    Ho cercato il Signore e mi ha risposto
    e da ogni timore mi ha liberato.

    Guardate a lui e sarete raggianti,
    non saranno confusi i vostri volti.
    Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
    lo libera da tutte le sue angosce.

    L'angelo del Signore si accampa
    attorno a quelli che lo temono e li salva.
    Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
    beato l'uomo che in lui si rifugia.

    Canto al Vangelo 1 Pt 3,14
    Alleluia, alleluia.
    Non vi sgomentate né vi turbate,
    ma adorate Cristo nei vostri cuori,
    pronti a rendere ragione della speranza che è in voi.
    Alleluia.





    Vangelo Mt 10, 17-22
    Sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza.

    Dal vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
    E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
    Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato».

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il vero predicatore è quello che si sa debole, che sa che non può difendersi da se stesso. ‘Tu vai come un agnello in mezzo ai lupi’ – ‘Ma, Signore, perché mi mangino?’ – ‘Tu, vai! Questo è il cammino’. E credo che sia Crisostomo che fa una riflessione molto profonda, quando dice: ‘Ma se tu non vai come agnello, ma vai come lupo tra i lupi, il Signore non ti protegge: difenditi da solo’. Quando il predicatore si crede troppo intelligente o quando quello che ha la responsabilità di portare avanti la Parola di Dio vuol fare il furbo, finirà male. Solo la Parola di Dio proclamata con questa franchezza, con questo coraggio, è capace di formare il popolo di Dio. (Omelia di Santa Marta, 14 febbraio 2017)


    FAUSTI - “Guardatevi dagli uomini..vi consegneranno...” Come da lupi. La prudenza sta nel valutare la realtà e tenere conto che ci saranno persecuzioni. Come Gesù saranno consegnati a tribunali e flagellati. Non perché malfattori, ma perché giusti, a causa del Giusto.
    Compiono così in sé quello che manca alla passione , per amor Suo e dei fratelli. Per questo son beati. Persecuzioni, processi, punizioni e morte non sono la sconfitta, ma il martirio, testimonianza del Signore della vita.
    All'agnello in mezzo ai lupi sarà dato cosa dire in “quell'ora” che è l'ora decisiva della storia, quella della testimonianza.
    In quell'ora l'apostolo, come Gesù in tribunale, non pensa a difendersi o accusare.
    Non parla in lui lo spirito di paura e di egoismo, di rabbia e di vendetta.
    In lui parla lo Spirito del Padre e del Figlio :l'amore verso i fratelli, cominciando dai persecutori.
    In quell'ora il Paraclito gli sarà vicino e gli suggerirà ciò che dice il Figlio.

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