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lunedì 22 settembre 2025

S. PIO DA PETRALCINA


 

3 commenti:

  1. Antifona
    I tuoi sacerdoti, o Signore, si rivestano di giustizia
    ed esultino i tuoi santi. (Cf. Sal 131,9)

    Colletta
    Dio onnipotente ed eterno,
    per grazia singolare
    hai concesso al santo presbitero Pio [da Pietrelcina]
    di partecipare alla croce del tuo Figlio,
    e per mezzo del suo ministero
    hai rinnovato le meraviglie della tua misericordia;
    per sua intercessione concedi a noi,
    uniti costantemente alla passione di Cristo,
    di poter giungere felicemente alla gloria della risurrezione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua.
    Dal libro di Esdra
    Esd 6,7-8.12b.14-20

    In quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell’Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente».
    Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggèo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario.
    Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele.
    Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.
    I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 121 (122)

    R. Andremo con gioia alla casa del Signore.

    Quale gioia, quando mi dissero:
    «Andremo alla casa del Signore»!
    Già sono fermi i nostri piedi
    alle tue porte, Gerusalemme! R.

    Gerusalemme è costruita
    come città unita e compatta.
    È là che salgono le tribù,
    le tribù del Signore. R.

    Secondo la legge d'Israele,
    per lodare il nome del Signore.
    Là sono posti i troni del giudizio,
    i troni della casa di Davide. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
    e la osservano. (Lc 11,28)

    Alleluia.

    Vangelo
    Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 8,19-21

    In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
    Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
    Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEI PAPI
    “Coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”. Queste sono le due condizioni per seguire Gesù: ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica. Questa è la vita cristiana, niente di più. Semplice semplice. Forse noi l’abbiamo resa un po’ difficile con tante spiegazioni che nessuno capisce. La vita cristiana è così: ascoltare la Parola di Dio e praticarla. Ogni volta che noi facciamo questo, apriamo il Vangelo, leggiamo un passo e ci domandiamo: “Con questo, Dio mi parla? Dice qualcosa a me? E se dice qualcosa, cosa mi dice?” Questo è ascoltare la Parola di Dio, ascoltarla con le orecchie e ascoltarla col cuore, aprire il cuore alla Parola di Dio. I nemici di Gesù ascoltavano la Parola di Gesù, ma gli stavano vicino per cercare di trovare uno sbaglio, per farlo scivolare, perché perdesse autorità, ma mai si domandavano: “Cosa dice Dio per me in questa Parola?” E Dio non parla solo a tutti: sì, parla a tutti, ma parla ad ognuno di noi, il Vangelo è stato scritto per ognuno di noi. Gesù riceve tutti, anche quelli che vanno a sentire la Parola di Dio e poi lo tradiscono. Pensiamo a Giuda: “Amico”, gli dice nel momento in cui Giuda lo tradisce. Il Signore sempre semina la Sua Parola, chiede soltanto un cuore aperto per ascoltarla, e buona volontà per metterla in pratica. (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 23 settembre 2014)

    Queste sono le due condizioni per seguire Gesù: ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica. Questa è la vita cristiana, niente di più. Semplice, semplice. Forse noi l’abbiamo fatta un po’ difficile, con tante spiegazioni che nessuno capisce, ma la vita cristiana è così: ascoltare la Parola di Dio e praticarla.( P. Francesco Santa Marta, 23 settembre 2014)
    Gli viene detto: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano» (v. 32). Egli risponde: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?», e guardando le persone che stavano intorno a Lui per ascoltarlo aggiunge: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre» (vv. 33-34). Gesù ha formato una nuova famiglia, non più basata sui legami naturali, ma sulla fede in Lui, sul suo amore che ci accoglie e ci unisce tra noi, nello Spirito Santo. Tutti coloro che accolgono la parola di Gesù sono figli di Dio e fratelli tra di loro. Accogliere la parola di Gesù ci fa fratelli tra noi, ci rende la famiglia di Gesù.
    Quella risposta di Gesù non è una mancanza di rispetto verso sua madre e i suoi familiari. Anzi, per Maria è il più grande riconoscimento, perché proprio lei è la perfetta discepola che ha obbedito in tutto alla volontà di Dio. Ci aiuti la Vergine Madre a vivere sempre in comunione con Gesù, riconoscendo l’opera dello Spirito Santo che agisce in Lui e nella Chiesa, rigenerando il mondo a vita nuova. (PAPA Francesco Angelus, 10 giugno 2018)

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  3. (Santi e beati) In un paese vicino a Benevento, a Pietrelcina, il 25 maggio 1887, nasce uno dei santi più popolari e invocati del mondo, San Pio. Già da bambino, sente la vocazione verso il sacerdozio: prega per delle ore in chiesa. A sedici anni entra in convento tra i frati francescani cappuccini e indossa il saio
    Nel 1910 diventa sacerdote e viene trasferito a San Giovanni Rotondo (Foggia), alla guida della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove vi resterà per tutta la vita. Padre Pio mangia pochissimo, un po’ di verdura, e confessa tutto il giorno i pellegrini che arrivano da ogni regione d’Italia. Egli sa leggere nei cuori delle persone. Sa essere dolcissimo oppure burbero con i peccatori che non si pentono.
    Nel 1918 su mani, piedi e costato di Padre Pio compaiono le stimmate, i segni della crocifissione di Gesù. Per i fedeli questa è la prova della sua santità. La popolarità di Padre Pio aumenta: tanti i miracoli di guarigione e un intenso profumo di viole accompagna sempre il santo che ha il dono della “bilocazione”, di trovarsi, cioè, in due luoghi contemporaneamente. Grazie alla “Divina Provvidenza” e alle offerte che arrivano dai devoti, fa costruire il grande Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, tuttora operativo, e una nuova basilica che sorge accanto alla piccola Chiesa Santa Maria delle Grazie. Oggi a San Giovanni Rotondo si innalza un grande santuario dove ogni anno confluiscono milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo. Padre Pio muore all’età di 81 anni, il 23 settembre 1968, giorno in cui spariscono le stimmate dal suo corpo.

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