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giovedì 19 settembre 2024

SANTI MARTIRI COREANI ANDREA KIM , PAOLO CHÔNG E COMPAGNI


 

4 commenti:


  1. Antifona

    Il sangue dei martiri per Cristo fu sparso sulla terra;
    in cielo essi raccolgono il premio eterno.

    Colletta

    O Dio, che moltiplichi su tutta la terra i tuoi figli di adozione
    e hai reso seme fecondo di cristiani
    il sangue dei santi Andrea [Kim], Paolo [Chông]
    e dei loro compagni nel martirio,
    fa’ che siamo sorretti dal loro aiuto
    e ne seguiamo costantemente l’esempio.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede.

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    1Cor 15,12-20

    Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.
    Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
    Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
    Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 16 (17)

    R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
    Oppure:
    R. Mostrami, Signore, la luce del tuo volto.

    Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
    sii attento al mio grido.
    Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
    sulle mie labbra non c'è inganno. R.

    Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
    tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole,
    mostrami i prodigi della tua misericordia,
    tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. R.

    Custodiscimi come pupilla degli occhi,
    all'ombra delle tue ali nascondimi.
    Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
    al risveglio mi sazierò della tua immagine. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Ti rendo lode, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. (Cf. Mt 11,25)

    Alleluia.

    Vangelo
    C'erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 8,1-3

    In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      È proprio la classe dirigente quella che chiude le porte al modo col quale Dio vuole salvarci. E così si capiscono i dialoghi forti di Gesù con la classe dirigente del suo tempo: litigano, lo mettono alla prova, gli tendono trappole per vedere se cade, perché è la resistenza a essere salvati. Gesù dice loro: ‘Ma, io non vi capisco! Voi siete come quei bambini: vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. Ma cosa volete?’; ‘Vogliamo fare la salvezza a modo nostro!’. È sempre questa chiusura al modo di Dio. (…) Anche noi, ognuno di noi ha questo dramma dentro. Ma ci farà bene domandarci: come voglio io essere salvato? A modo mio? Al modo di una spiritualità, che è buona, che mi fa bene, ma che è fissa, ha tutto chiaro e non c’è rischio? O al modo divino, cioè sulla strada di Gesù che sempre ci sorprende, che sempre ci apre le porte a quel mistero dell’Onnipotenza di Dio, che è la misericordia e il perdono?”. (Omelia Santa Marta, 3 ottobre 2014)
      E’ questo che fa dolore al cuore di Gesù Cristo, questa storia di infedeltà, questa storia di non riconoscere le carezze di Dio, l’amore di Dio, di un Dio innamorato che ti cerca, cerca che anche tu sei felice. Questo dramma non è accaduto soltanto nella storia e finito con Gesù. E’ il dramma di tutti i giorni. E’ anche il dramma mio. Può dire ognuno di noi: ‘Io so riconoscere il tempo nel quale sono stato visitato? Mi visita Dio?’. Ognuno di noi può cadere nello stesso peccato del popolo di Israele, nello stesso peccato di Gerusalemme: non riconoscere il tempo nel quale siamo stati visitati. E ogni giorno il Signore ci fa visita, ogni giorno bussa alla nostra porta. Ho sentito qualche invito, qualche ispirazione per seguirlo più da vicino, per fare un’opera di carità, per pregare un po’ di più? Non so, tante cose alle quale il Signore ci invita ogni giorno per incontrarsi con noi. (Santa Marta, 17 novembre 2016)

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  2. Ecco i figli della sapienza, santi Andrea Kim Tae-gon, sacerdote, Paolo Chong Ha-sang e compagni, martiri in Corea. In questo giorno in un’unica celebrazione si venerano anche tutti i centotrè martiri, che testimoniarono coraggiosamente la fede cristiana, introdotta la prima volta con fervore in questo regno da alcuni laici e poi alimentata e consolidata dalla predicazione dei missionari e dalla celebrazione dei sacramenti. Tutti questi atleti di Cristo, di cui tre vescovi, otto sacerdoti e tutti gli altri laici, tra i quali alcuni coniugati altri no, vecchi, giovani e fanciulli, sottoposti al supplizio, consacrarono con il loro prezioso sangue gli inizi della Chiesa in Corea.

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  3. FAUSTI - Gesù si lamenta della Sua generazione . Sua caratteristica è la sordità, la durezza di cuore : non ascolta la Parola del Signore, non si apre ad accogliere il Suo dono, ed è altera.
    Non accetta il gioco di Dio . Tra le due offerte che Dio fa successivamente- appositamente opposte – sceglie sempre l'altra, pur di non giocare al Suo gioco.
    Dio li chiama alla giustizia e alla severità con Giovanni, non accettano perché pazzesco e demoniaco, Allora chiama con Gesù alla gioia e alla danza, non accettano perché vogliono un Dio severo.
    Questa generazione è paragonata non ai bambini in senso evangelico, ma ai bambini capricciosi e riottosi, che non accettano per principio di stare al gioco dei compagni.
    Gli stessi che rifiutano l'appello alla conversione del Battista, perché si ritengono giusti, non accettano neanche l'invito al banchetto nuziale della Sapienza imbandito da Gesù, perché si ritengono autosufficienti.
    Il messaggio di ascesi e di conversione di Giovanni è ritenuto follia.
    Il messaggio di Gioia e di Amore di Gesù è scambiato per dissolutezza.
    Questi sono i farisei e i dottori della legge, il loro cuore indurito è causa di questa mancanza di discernimento. Non vogliono convertirsi e resistono a Dio con dispetto : si sentono sufficientemente buoni e intelligenti!
    Pubblicani e peccatori invece riconoscono il bisogno del perdono.
    Accettano quindi l'invito a convertirsi e diventano figli della sapienza e amici dello sposo .
    Hanno fame e accettano l'invito al banchetto!.
    La Sapienza è Gesù stesso che imbandisce il banchetto nuziale.
    I figli della Sapienza sono coloro che accettano il disegno di salvezza di Dio.
    Essi passano, attraverso la conversione del Battesimo alla Gioia del banchetto del Figlio, Festa del Perdono.

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