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lunedì 19 maggio 2025

SANTA RITA


 

5 commenti:


  1. Liturgia della Parola
    PRIMA LETTURA
    Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. 12,9-21.
    Fratelli, la carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni
    gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
    Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella
    speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli,
    premurosi nell’ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.
    Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i
    medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a
    quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi.
    Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se
    possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.
    Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: «A me
    la vendetta, sono io che ricambierò», dice il Signore. Al contrario, «se il tuo nemico ha fame, dagli
    da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra
    il suo capo». Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.
    Parola di Dio.
    A. Rendiamo grazie a Dio.

    SALMO RESPONSORIALE
    Dal Salmo 26
    Rit.: Spera nel Signore, sii forte.
    Il Signore è mia luce e mia salvezza,
    di chi avrò paura?
    il Signore è difesa della mia vita,
    di chi avrò timore?
    Se contro di me si accampa un esercito,
    il mio cuore non teme;
    se contro di me divampa la battaglia,
    anche allora ho fiducia.
    Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
    abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
    per gustare la dolcezza del Signore,
    ed ammirare il suo santuario.
    Egli mi offre un luogo di rifugio
    nel giorno della sventura.
    Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
    mi solleva sulla rupe.
    Mostrami, Signore, la tua via,
    guidami sul retto cammino,
    a causa dei miei nemici.
    Sono certo di contemplare la bontà del Signore
    nella terra dei viventi.

    CANTO AL VANGELO
    1 Gv 4,16b
    Alleluia, alleluia.
    Dio è amore;
    chi sta nell’amore dimora in Dio
    e Dio dimora in lui.
    Alleluia.

    LETTURA DEL VANGELO
    C. Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-14).
    A. Gloria a te, o’ Signore.
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni
    tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più
    frutto.
    Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio
    non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosi anche voi se non rimanete in me.
    lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non
    potete far nulla.
    Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano
    nel fuoco e lo bruciano.
    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In
    questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il
    Padre ha amato me, coli anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei
    comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e
    rimango nel suo amore.
    Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio
    comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se
    farete ciò che io vi comando».

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    1. FAUSTI - Siamo al vertice della rivelazione del Dio Amore :
      l'Amore unico e totale che il Padre ha per il Figlio, è lo stesso che il Figlio ha per noi, suoi fratelli.
      Nell'Amore di Gesù vediamo l'Amore estremo di Dio per noi.
      “Amò” in greco indica un Amore perfetto , che è da sempre e per sempre.
      Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano tutte le cose .
      L'essere del Padre è Amare ed essere amato dal Figlio.
      Nel loro reciproco amore l'essere dell'Uno è essere dell'Altro e viceversa.
      Questo Amore e Vita di Dio è principio di tutto, è donato dal Figlio a noi, suoi fratelli.
      Siamo vertiginosamente presi nell'Amore del Padre e del Figlio,partecipi della Vita Trinitaria.
      Siamo chiamati a dimorare nell'Amore Suo per noi ,
      che è lo stesso che il Padre ha per Lui e per noi.
      Questa è la nostra vera casa, dove possiamo vivere e ritrovare la nostra identità di figli e di fratelli.
      L'unico amore tra Padre e Figlio, circola anche in noi e ci fa dimorare nel Figlio come il Figlio nel Padre.
      Gesù è il primo uomo che dimora nell'Amore del Padre , è il Figlio che ne compie la volontà perchè ama i fratelli. Anche noi dimoriamo in Lui , nel Suo Amore, se ci amiamo come Lui ci ha amati.
      “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita , perchè amiamo i fratelli. (1Gv 3,14).
      La fede è inscindibile dall'amore, anzi ha come oggetto l'amore .
      A sua volta, l'amore di Dio è inscindibile dall'amore dall'amore per l'uomo .
      “Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.
      Questo è il comandamento che abbiamo da Lui : chi ama Dio, ami anche il suo fratello” (Gv 4,20). Ed è pure inscindibile dalle opere :
      non si ama “a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1Gv 3,18).
      Il fine dell'azione di Gesù è comunicarci la gioia ineffabile dell'amore che c'è tra Lui e il Padre.
      La gioia è il colore dell'amore , che vive nella reciprocità : gioisce chi ama ed è amato.
      Tanto amore è senza gioia perchè o non è amore o non è corrisposto.
      La gioia, che viene dalla comunione d'amore, è il fine della rivelazione. (1Gv 1,1-4).
      E' proprio di Dio dare gioia. Ed è proprio e solo di Dio dare gioia senza alcun motivo che la produca È l'esultanza interiore che viene dal Suo Spirito in noi, che ci attesta l'amore del Padre.
      L'uomo è desiderio insaziabile di felicità . Solo Dio gli dà quella gioia senza limite che è Lui stesso, amore infinito.
      Gesù ha lavato i piedi ai discepoli, dichiarandosi il modello da imitare per essere come Lui, Maestro e Signore.
      Subito dopo aveva detto che non c'è servo più grande del suo Signore.
      Qui richiama e completa l'istruzione. Se il servo fa come il suo Signore, ottiene gli stessi risultati : se hanno perseguitato Lui, perseguiteranno anche loro, per lo stesso motivo.
      Egoismo e amore sono inconciliabili, come morte e vita. Tra loro non c'è mai pace.
      Il destino del discepolo è il medesimo del suo Maestro.
      I discepoli sono perseguitati a causa del Nome di Gesù.
      Non perchè fanno del male, ma perchè lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di loro.(1Pt 4,14). Il motivo della persecuzione è l'ignoranza del Padre.
      Chi non conosce l'amore del Padre, non ama né sé né gli altri : odia l'amore.
      Anche se, come il fratello maggiore, osservasse tutte le prescrizioni della Legge (Lc 15,29) , andrebbe contro il principio della Legge, che dice di amare il Padre e i fratelli.

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  2. Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo. Per il grande culto fiorito immediatamente dopo, il suo corpo non è mai stato sepolto. Oggi lo custodisce un’urna in vetro. Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. Per tale ragione, e a ricordo del prodigio di Roccaporena, il simbolo ritiano per eccellenza è la rosa.

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  3. Preghiera per fare una novena o un triduo a santa Rita

    1 – O Gloriosa S. Rita, dal tuo santuario di misericordia e di grazie ove siedi circondata di oro e di luce, rivolgi a me i tuoi occhi pietosi e benigni, e guarda quale angoscia mi opprime! Da ogni parte io veggo quasi inaridirsi la fonte di ogni speranza, non trovo che angustie e dolori, e la sorgente stessa delle lacrime, che pur sono la consolazione di ogni anima depressa, pare che più non abbia il necessario alimento, e persino la preghiera è per affievolirsi sulle mie labbra; ma la fama della tua potenza e i prodigi sempre crescenti, che Dio per tua intercessione opera nel mondo, mi richiamano a vita nuova, ed io rivolgo a te fiduciosamente la mia preghiera, accompagnata dal pianto e dai gemiti dell’anima mia. O Santa Rita, potente e generosa, soccorrimi in questa estrema necessità, ottienimi la grazia di cui ti supplico con tutta la sincerità della mia ardentissima fede.
    Si chieda la grazia
    Pater, Ave e Gloria

    2 – Quale oppressione incombe sull’anima mia, o potentissima Santa Rita ! M’invadono lo sgomento, il terrore e le quotidiane amarezze della vita !Se tu non mi soccorri, io resto sfiduciato e vinto. O Santa degli impossibili, deh, vieni a portar luce, conforto ed alimento all’anima mia, toglimi da quest’ansia che si assomiglia alla morte; non mi lasciare così, te ne supplico ardentemente, perché in te ho riposto tutta la mia fiducia. Iddio pose nelle tue mani le grazie impossibili ed i casi disperati: tu puoi, tu devi esaudirmi, e se manca il fervore alla preghiera, accoglila ugualmente affinché essa, purificata per i tuoi santissimi meriti, ascenda al trono del Misericordiosissimo Iddio. Sì, o potente Taumaturga, oggi che tutto il mondo ti applaude e ti glorifica, anche a me fa sentire la potenza del tuo braccio, mostra anche a me la tua misericordia, impetrami la grazia lungamente desiderata, se torna di vantaggio all’anima mia.
    Si chieda la grazia
    Pater, Ave e Gloria

    3 – Versando le più sincere lacrime di pentimento, riconoscendomi avvolto nella miseria del peccato e nell’ombra della morte, io levo in alto verso di te le mie braccia e con la fede, ispiratami dal sacrificio della tua vita, vado ripetendo notte e giorno: pietà di me , o Santa Rita, pietà ti prenda del mio stato e della mia afflizione ! Tu che hai ridonato la pace a tante famiglie, portandovi il sorriso della tua munificenza, mostrati in questo momento, più che mai, la mia avvocata dei casi difficili e disperati. Fammi grazia o Santa Rita ! Che il mio pianto si converta in gioia, ed il cuore esultante, facendo eco a quello dei beneficati dal tuo potente patrocinio, canti a te l’inno di lode e di ringraziamento, e l’ultima mia parola che si confonde con l’ultimo sospiro dell’anima mia, sia una preghiera e l’estremo anelito, per venire con te nella patria beata a godervi per tutti i secoli. Così sia.
    Si chieda la grazia
    Pater, Ave e Gloria

    V. Segnaste, o Signore, la vostra serva Rita.
    R. Coi segni della vostra carità e della passione.

    PREGHIAMO
    O Dio, che Vi degnasti di infondere a Santa Rita una grazia tanto grande da amare i nemici e da portare nel cuore e sulla fronte i segni della Vostra carità e passione: concedete a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di meditare i dolori della Vostra passione, così da conseguire il premio promesso ai miti e a quelli che piangono. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Così sia.

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  4. Litanie di santa Rita

    Signore, pietà.
    Cristo, pietà.
    Signore, pietà.
    Cristo, ascoltateci.
    Cristo, esauditeci.
    Dio, Padre celeste, abbiate pietà di noi.
    Dio, Figlio, Redentore del mondo, abbiate pietà di noi.
    Dio, Spirito Santo, abbiate pietà di noi.
    Santa Trinità, un solo Dio, abbiate pietà di noi.
    Maria Immacolata, Madre di Dio, pregate per noi
    Maria, Madre e conforto dei tribolati, pregate per noi
    Maria, Regina di tutti i Santi, pregate per noi
    Maria, protettrice amorosa di santa Rita, pregate per noi
    Santa Rita, nostra avvocata potentissima, pregate per noi
    Santa Rita, dono eletto del Cielo, pregate per noi
    Santa Rita, amante della solitudine, pregate per noi
    Santa Rita, modello di purezza, pregate per noi
    Santa Rita, esempio di amabilità, pregate per noi
    Santa Rita, specchio di obbedienza, pregate per noi
    Santa Rita, esempio di sposa e di madre, pregate per noi
    Santa Rita, invitta nella pazienza, pregate per noi
    Santa Rita, mirabile nella fortezza, pregate per noi
    Santa Rita, generosa nel perdono, pregate per noi
    Santa Rita, martire penitenza, pregate per noi
    Santa Rita, vedova santa, pregate per noi
    Santa Rita, munifica verso i poverelli, pregate per noi
    Santa Rita, chiamata con divini prodigi, pregate per noi
    Santa Rita, pronta alla divina vocazione, pregate per noi
    Santa Rita, specchio di vita claustrale, pregate per noi
    Santa Rita, miracolo di mortificazione, pregate per noi
    Santa Rita, mazzolino di mirra olezzante, pregate per noi
    Santa Rita, giardino eletto di ogni virtù, pregate per noi
    Santa Rita, innamorata del Crocifisso, pregate per noi
    Santa Rita, trafitta da una spina di Gesù, pregate per noi
    Santa Rita, amante figlia di Maria Santissima, pregate per noi
    Santa Rita, languente di amor divino, pregate per noi
    Santa Rita, ricevuta con festa nel cielo, pregate per noi
    Santa Rita, ornata di gloria sublime, pregate per noi
    Santa Rita, margarita del paradiso, pregate per noi
    Santa Rita, vanto dell’Ordine Agostiniano, pregate per noi
    Santa Rita, gemma preziosa dell’Umbria, pregate per noi
    Santa Rita, ricca di singolare potenza, pregate per noi
    Santa Rita, astro benefico degli erranti, pregate per noi
    Santa Rita, sicuro conforto dei tribolati, pregate per noi
    Santa Rita, ancora di salvezza, pregate per noi
    Santa Rita, patrona degli infermi, pregate per noi
    Santa Rita, scampo nei pericoli, pregate per noi
    Santa Rita, Santa degl’impossibili, pregate per noi
    Santa Rita, avvocata dei casi disperati, pregate per noi
    Santa Rita, potente soccorritrice di tutti, pregate per noi
    Santa Rita, meraviglia del mondo, pregate per noi
    Agnello di Dio che togliete i peccati del mondo, perdonateci, o Signore.
    Agnello di Dio che togliete i peccati del mondo, esaudiscici, o’ Signore.
    Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbiate pietà di noi.

    V. Segnaste, o Signore, la vostra serva Rita.
    R. Coi segni della vostra carità e della passione.

    PREGHIAMO
    O Dio, che Vi degnasti di infondere a Santa Rita una grazia tanto grande da amare i nemici e da portare nel cuore e sulla fronte i segni della Vostra carità e passione: concedete a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di meditare i dolori della Vostra passione, così da conseguire il premio promesso ai miti e a quelli che piangono. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Così sia.

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