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martedì 6 febbraio 2024

SANTA GIUSEPPINA BAKHITA


 

3 commenti:

  1. Antifona
    Questa è la vergine saggia,
    una delle vergini prudenti
    che andò incontro a Cristo
    con la lampada accesa. ( Mt 25,1-13)

    Come sei bella, o vergine di Cristo,
    degna di ricevere la corona del Signore,
    la corona della verginità eterna.


    O Dio, che hai elevato santa Giuseppina Bakhita
    dalla misera condizione di schiava
    alla dignità di figlia tua e sposa di Cristo,
    concedi che, sul suo esempio,
    seguiamo con amore fedele il Signore Gesù crocifisso
    e, dediti alle opere di misericordia,
    perseveriamo nella carità.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Poiché non hai osservato la mia alleanza ti strapperò via il regno; ma una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide.
    Dal primo libro dei Re
    1Re 11,4-13

    Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre.
    Salomone costruì un’altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi.
    Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: «Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 105 (106)

    R. Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

    Beati coloro che osservano il diritto
    e agiscono con giustizia in ogni tempo.
    Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo,
    visitami con la tua salvezza. R.

    I nostri padri si mescolarono con le genti
    e impararono ad agire come loro.
    Servirono i loro idoli
    e questi furono per loro un tranello. R.

    Immolarono i loro figli
    e le loro figlie ai falsi dèi.
    L’ira del Signore si accese contro il suo popolo
    ed egli ebbe in orrore la sua eredità. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi
    e può portarvi alla salvezza. (Gc 1,21bc)

    Alleluia.

    Vangelo
    I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli.
    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 7,24-30

    In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
    Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
    Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
    Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Guardiamo alla fede della donna, che il Signore loda, dicendo che è «grande» (v. 28). Ai discepoli sembra grande solo la sua insistenza, ma Gesù vede la fede. Se ci pensiamo, quella donna straniera probabilmente conosceva poco, o per nulla, le leggi e i precetti religiosi di Israele. In che consiste allora la sua fede? Essa non è ricca di concetti, ma di fatti: la Cananea si avvicina, si prostra, insiste, intrattiene un dialogo serrato con Gesù, supera ogni ostacolo pur di parlargli. Ecco la concretezza della fede, che non è un’etichetta religiosa, ma un rapporto personale con il Signore. Quante volte si cade nella tentazione di confondere la fede con un’etichetta! La fede della donna non è fatta di galateo teologico, ma di insistenza: bussa alla porta, bussa, bussa; non è fatta di parole, ma di preghiera. E Dio non resiste quando è pregato. Perciò ha detto: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Angelus, 20 agosto 2023)

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  2. Benedetto XVI - (da...) SPE SALVI - Non è difficile rendersi conto che l'esperienza della piccola schiava africana
    Bakhita è stata anche l'esperienza di molte persone picchiate e condannate alla schiavitù nell'epoca del Cristianesimo nascente. Il cristianesimo non aveva portato un messaggio sociale rivoluzionario come quello con cui Spartaco in lotte cruente aveva fallito . Gesù non era Spartaco, non era un combattente per una liberazione politica... Ciò che Egli stesso morto in croce, aveva portato era qualcosa di totalmente diverso: l' incontro col Signore di tutti i signori, l'incontro con il Dio vivente e così l'incontro con una speranza che era più forte delle sofferenze della schiavitù e che per questo trasformava dal di dentro la vita e il mondo.
    Ciò che di nuovo era avvenuto appare con massima evidenza nella Lettera di S.Paolo a Filemone.Si tratta di una lettera molto personale , che Paolo scrive nel carcere e affida allo schiavo fuggitivo Onesimo per il suo padrone- appunto Filemone.
    Si, paolo rimanda lo schiavo al suo padrone da cui era fuggito, e lo fa non ordinando, ma pregando :"Te l ho rimandato, lui, il mio cuore,...Forse per questo è stato separato da te per un momento, perché tu lo riavessi per sempre, non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo" (Fm10-16).
    Gli uomini che, secondo il loro stato civile, si rapportano tra loro come padroni schiavi, in quanto membri dell'unica Chiesa sono diventati tra loro fratelli e sorelle - così i cristiani si chiamavano a vicenda .
    In virtù del Battesimo erano stati rigenerati, si erano abbeverati dello stesso Spirito e ricevevano insieme, uno accanto all'altro, il Corpo del Signore. Anche se le strutture esterne rimanevano le stesse, questo cambiava la società dal di dentro. Se la Lettera agli Ebrei dice che i cristiani quaggiù non hanno una dimora stabile ma cercano quella futura ciò è tutt'altro che un semplice rimandare ad una prospettiva futura: la società presente viene riconosciuta dai cristiani come una società impropria ; essi appartengono a una società nuova, verso la quale si trovano in cammino e che, nel loro pellegrinaggio, viene anticipata.
    ...La fede conferisce alla vita una nuova base, un nuovo fondamento sul quale l'uomo può poggiare e con ciò il fondamento abituale, l'affidabilità del reddito materiale, appunto, si relativizza.
    Si crea una nuova libertà.
    Questa nuova libertà, la consapevolezza della nuova "sostanza" che ci è stata donata, si è rivelata non solo nel martirio in cui le persone si sono opposte allo strapotere dell'ideologia e dei suoi organi politici ,e , mediante la loro morte, hanno rinnovato il mondo .
    Essa si è mostrata soprattutto nelle grandi rinunce a partire dai monaci dell'antichità fino a Francesco d'Assisi e alle persone del nostro tempo che, nei moderni Istituti e Movimenti religiosi, per amore di Cristo, hanno lasciato tutto per portare agli uomini la fede e l'amore di Cristo, per aiutare le persone sofferenti nel corpo e nell'anima. Dalla speranza di queste persone toccate da Cristo è scaturita speranza per altri che vivevano nel buio e senza speranza.
    Lì si è dimostrato che questa nuova Vita possiede veramente "sostanza" ed è una sostanza che suscita vita per gli altri.
    Per noi che guardiamo queste figure, questo loro agire e vivere è di fatto una prova che le cose future, la promessa di Cristo non è soltanto una realtà attesa, ma una vera Presenza.
    Egli è veramente il Pastore che ci indica che cosa é e dove sta la Vita.

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