Beata sei tu, o Vergine Maria, che hai portato in grembo il creatore dell’universo; hai generato colui che ti ha creato, e rimani Vergine in eterno.
Colletta
O Dio, Padre misericordioso, soccorri la nostra debolezza, e per intercessione di Maria, Madre immacolata del tuo Figlio, fa’ che risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Prima Lettura Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza.
Dal libro della Gènesi Gn 1,20-2,4a
Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 8
R. O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo perché te ne curi? R.
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi. R.
Tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti; donami la grazia della tua legge. (Sal 118 (119),36.29b)
Vangelo Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 7,1-13
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
Parole del Santo Padre Il racconto si apre con l’obiezione che gli scribi e i farisei rivolgono a Gesù, accusando i suoi discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. In questo modo, gli interlocutori intendevano colpire l’attendibilità e l’autorevolezza di Gesù come Maestro perché dicevano: “Ma questo maestro lascia che i discepoli non compiano le prescrizioni della tradizione”. Ma Gesù replica forte e replica dicendo: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”» (vv. 6-7). Così dice Gesù. Parole chiare e forti! (...) Anche oggi il Signore ci invita a fuggire il pericolo di dare più importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere, sempre di nuovo, quello che è il vero centro dell’esperienza di fede, cioè l’amore di Dio e l’amore del prossimo, purificandola dall’ipocrisia del legalismo e del ritualismo. (Angelus, domenica 2 settembre 2018)
A te, Vergine di Lourdes, al Tuo Cuore di Madre che consola, ci rivolgiamo in preghiera. Tu, Salute degli Infermi, soccorrici e intercedi per noi. Madre della Chiesa, guida e sostieni gli operatori sanitari e pastorali, i sacerdoti, le anime consacrate e tutti coloro che assistono i malati. Madre dell’Amore, facci discepoli del Tuo Figlio, il Buon Samaritano, affinché tutta la nostra vita diventi in Lui servizio d’amore e sacrificio di salvezza.
MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI – D. TONINO BELLO Maria, pur consapevole del suo sovrumano destino, non ha mai voluto vivere nei quartieri alti. Non si è mai costruita piedistalli di gloria. E ha sempre rifiutato le nicchie che potessero impedirle la gioia di vivere a piano terra con la gente comune. Si è però, riservata una specola altissima, questo sì, da cui contemplare non solo il senso ultimo della sua vicenda umana, ma anche le traiettorie lunghe della tenerezza di Dio. Ci sono due punti strategici, nella vita di Maria, che ci danno la conferma di come lei fosse inquilina abituale di quel piano superiore che lo Spirito Santo l'aveva chiamata ad abitare : l'altura del Magnificat e l'altare del Golgota. Da quell'altura ella spinge lo sguardo fino agli estremi confini del tempo. E cogliendo il distendersi della misericordia di Dio di generazione in generazione, ci offre la più organica lettura che si conosca nella storia della salvezza. Da quell'altare Ella spinge lo sguardo fino agli estremi confini dello spazio. E, stringendo il mondo in un unico abbraccio, ci offre la più sicura garanzia che gli angoli sfiorati dai suoi occhi materni saranno raggiunti anche dallo Spirito, sgorgato dal fianco di Cristo.
La Madonna che è apparsa ad una autentica mistica slovacca aper scongiurarla a Lei serve che tutti i Suoi figli recitino il S. Rosario completo (almeno le tre Corone, cioè Misteri Gaudiosi-Dolorosi-Gloriosi) aggiungendo, se possibile, il Rosario della Fiamma d'Amore con le relative invocazioni.
La Madonna dice che, se si farà questo, il disastro si può ancora fermare per la potenza formidabile del S Rosario
CORONCINA ALLA FIAMMA D'AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Si usa una comune corona del Rosario.
All'inizio, fare il segno della Croce cinque volte, in onore delle Sante Piaghe di Gesù.
Sui grani grossi della corona: Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi che confidiamo in Te!
Sui grani piccoli della corona: Madre, salvaci con la Fiamma d'Amore del Tuo Cuore Immacolato.
Alla fine: Per tre volte: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo ora e per sempre. Amen.
Preghiera Finale: Irradia, o Maria, su tutta l'umanità la luce di Grazia della Tua Fiamma d'Amore ora e nell'ora della nostra morte. Amen.🙏
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Questa Coroncina (o Rosario) è stato insegnato nelle apparizioni di Eisemberg, a Elisabeth Kindelmann, vedova, madre di 6 figli, morta in Ungheria nel 1985. Ella, dal 1956, ebbe molte apparizioni della Madre di Dio e di Nostro Signore Gesù Cristo, che promisero che tutti quelli che avrebbero diffuso la Fiamma d'Amore del Cuore Immacolato di Maria SS. nel mondo, avrebbero ricevuto un sigillo nel cuore.
Coloro che portano impresso questo sigillo, saranno salvi ed entreranno nei Nuovi cieli e Nuova Terra.
"Io vi do un mezzo: metto una torcia di fuoco nelle vostre mani; questa è la Mia Fiamma d'Amore. Con la Fiamma piena di grazia che vi trasmetto dal Mio Cuore, passando da cuore a cuore, li incendierete tutti e lo splendore di questa Fiamma, acceca satana.
Ho ottenuto questa accensione del Fuoco d'Amore dal Padre Celeste, per merito delle piaghe del Mio Figlio Santo" (13 aprile 1962).
"Il fuoco sarà spento con il fuoco. Il fuoco dell'odio con il fuoco dell'Amore..." (6 dicembre 1964).
"La Fiamma d'Amore, che desidero spandere su di voi, con tutta la sua forza, diffonde non soltanto il suo splendore, ma anche il suo calore.
La Mia Fiamma d'Amore è così grande che non trova posto dentro di Me e con forza impetuosa irrompe verso di voi.
Il mio amore straripante fa distruggere l'infettivo odio infernale del mondo affinché si salvi dalla dannazione eterna, il numero più grande possibile di anime..."
"Desidero che tutto il mondo, come conosce il mio nome, così conosca anche la Fiamma d'Amore del Mio Cuore che farà miracoli nella profondità dei cuori..." (19 ottobre 1962)
RispondiEliminaAntifona
Beata sei tu, o Vergine Maria,
che hai portato in grembo il creatore dell’universo;
hai generato colui che ti ha creato,
e rimani Vergine in eterno.
Colletta
O Dio, Padre misericordioso, soccorri la nostra debolezza,
e per intercessione di Maria,
Madre immacolata del tuo Figlio,
fa’ che risorgiamo dal peccato alla vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza.
Dal libro della Gènesi
Gn 1,20-2,4a
Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 8
R. O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo perché te ne curi? R.
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi. R.
Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge. (Sal 118 (119),36.29b)
Alleluia.
Vangelo
RispondiEliminaTrascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-13
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
Parola del Signore.
SALVE, REGINA, MADRE DI MISERICORDIA, VITA, DOLCEZZA E SPERANZA NOSTRA!....
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RispondiEliminaParole del Santo Padre
Il racconto si apre con l’obiezione che gli scribi e i farisei rivolgono a Gesù, accusando i suoi discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. In questo modo, gli interlocutori intendevano colpire l’attendibilità e l’autorevolezza di Gesù come Maestro perché dicevano: “Ma questo maestro lascia che i discepoli non compiano le prescrizioni della tradizione”. Ma Gesù replica forte e replica dicendo: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”» (vv. 6-7). Così dice Gesù. Parole chiare e forti! (...) Anche oggi il Signore ci invita a fuggire il pericolo di dare più importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere, sempre di nuovo, quello che è il vero centro dell’esperienza di fede, cioè l’amore di Dio e l’amore del prossimo, purificandola dall’ipocrisia del legalismo e del ritualismo. (Angelus, domenica 2 settembre 2018)
A te, Vergine di Lourdes,
RispondiEliminaal Tuo Cuore di Madre che consola,
ci rivolgiamo in preghiera.
Tu, Salute degli Infermi,
soccorrici e intercedi per noi.
Madre della Chiesa, guida e sostieni
gli operatori sanitari e pastorali,
i sacerdoti, le anime consacrate
e tutti coloro che assistono i malati.
Madre dell’Amore,
facci discepoli del Tuo Figlio,
il Buon Samaritano,
affinché tutta la nostra vita
diventi in Lui
servizio d’amore e sacrificio di salvezza.
MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI – D. TONINO BELLO
RispondiEliminaMaria, pur consapevole del suo sovrumano destino, non ha mai voluto vivere nei quartieri alti.
Non si è mai costruita piedistalli di gloria. E ha sempre rifiutato le nicchie che potessero impedirle
la gioia di vivere a piano terra con la gente comune.
Si è però, riservata una specola altissima, questo sì, da cui contemplare non solo
il senso ultimo della sua vicenda umana, ma anche le traiettorie lunghe della tenerezza di Dio.
Ci sono due punti strategici, nella vita di Maria, che ci danno la conferma di come lei fosse inquilina
abituale di quel piano superiore che lo Spirito Santo l'aveva chiamata ad abitare : l'altura del Magnificat e l'altare del Golgota.
Da quell'altura ella spinge lo sguardo fino agli estremi confini del tempo.
E cogliendo il distendersi della misericordia di Dio di generazione in generazione,
ci offre la più organica lettura che si conosca nella storia della salvezza.
Da quell'altare Ella spinge lo sguardo fino agli estremi confini dello spazio.
E, stringendo il mondo in un unico abbraccio, ci offre la più sicura garanzia che gli angoli sfiorati
dai suoi occhi materni saranno raggiunti anche dallo Spirito, sgorgato dal fianco di Cristo.
La Madonna che è apparsa ad una autentica mistica slovacca aper scongiurarla a Lei serve che tutti i Suoi figli recitino il S. Rosario completo (almeno le tre Corone, cioè Misteri Gaudiosi-Dolorosi-Gloriosi) aggiungendo, se possibile, il Rosario della Fiamma d'Amore con le relative invocazioni.
RispondiEliminaLa Madonna dice che, se si farà questo, il disastro si può ancora fermare per la potenza formidabile del S Rosario
CORONCINA ALLA FIAMMA D'AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Si usa una comune corona del Rosario.
All'inizio, fare il segno della Croce cinque volte, in onore delle Sante Piaghe di Gesù.
Sui grani grossi della corona:
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi che confidiamo in Te!
Sui grani piccoli della corona:
Madre, salvaci con la Fiamma d'Amore del Tuo Cuore Immacolato.
Alla fine:
Per tre volte:
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo ora e per sempre. Amen.
Preghiera Finale:
Irradia, o Maria, su tutta l'umanità la luce di Grazia della Tua Fiamma d'Amore ora e nell'ora della nostra morte.
Amen.🙏
<<<<<<<<<>>>>>>>>
Questa Coroncina (o Rosario) è stato insegnato nelle apparizioni di Eisemberg, a Elisabeth Kindelmann, vedova, madre di 6 figli, morta in Ungheria nel 1985. Ella, dal 1956, ebbe molte apparizioni della Madre di Dio e di Nostro Signore Gesù Cristo, che promisero che tutti quelli che avrebbero diffuso la Fiamma d'Amore del Cuore Immacolato di Maria SS. nel mondo, avrebbero ricevuto un sigillo nel cuore.
Coloro che portano impresso questo sigillo, saranno salvi ed entreranno nei Nuovi cieli e Nuova Terra.
"Io vi do un mezzo: metto una torcia di fuoco nelle vostre mani; questa è la Mia Fiamma d'Amore.
Con la Fiamma piena di grazia che vi trasmetto dal Mio Cuore, passando da cuore a cuore, li incendierete tutti e lo splendore di questa Fiamma, acceca satana.
Ho ottenuto questa accensione del Fuoco d'Amore dal Padre Celeste, per merito delle piaghe del Mio Figlio Santo"
(13 aprile 1962).
"Il fuoco sarà spento con il fuoco. Il fuoco dell'odio con il fuoco dell'Amore..." (6 dicembre 1964).
"La Fiamma d'Amore, che desidero spandere su di voi, con tutta la sua forza, diffonde non soltanto il suo splendore, ma anche il suo calore.
La Mia Fiamma d'Amore è così grande che non trova posto dentro di Me e con forza impetuosa irrompe verso di voi.
Il mio amore straripante fa distruggere l'infettivo odio infernale del mondo affinché si salvi dalla dannazione eterna,
il numero più grande possibile di anime..."
"Desidero che tutto il mondo, come conosce il mio nome, così conosca anche la Fiamma d'Amore del Mio Cuore che farà miracoli nella profondità dei cuori..." (19 ottobre 1962)
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RispondiEliminaS. PAOLO VI VOLLE CHE QS LODE FOSSE ANCHE SULLA LUNA!!!