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venerdì 2 febbraio 2024

S.BIAGIO VESCOVO E MARTIRE


 

4 commenti:

  1. S. BIAGIO è stato Vescovo a Sebaste , in Armenia, condannato sotto la persecuzione di Diocleziano nel 316.

    Preghiamo il Signore e preghiamolo con amore e grande fiducia perché ci doni la grazia celeste dello Spirito. Lo stesso Spirito ci guidi e ci conduca a vivere secondo la divina volontà, e ci ristori nella pace.
    Questa guida, questa grazia, questa mozione spirituale, ci farà arrivare alla perfetta pienezza di Cristo, secondo quanto dice l’Apostolo: «Perché siate ricolmi di tutta la pienezza del Cristo» (Ef 3, 19). da Uff. Letture

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  2. Antifona
    Questo è un vero martire;
    per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue,
    non ha temuto le minacce dei giudici:
    così è giunto nel regno dei cieli.

    Oppure:

    Tutto considero una perdita
    a motivo della conoscenza di Cristo
    e della comunione alle sue sofferenze,
    per rendermi conforme alla sua morte. (Cf. Fil 3,8.10)

    Colletta
    Esaudisci, o Padre, il popolo che ti invoca:
    l’intercessione del martire san Biagio
    ottenga da te pace e salute nel tempo presente
    e l’aiuto per giungere alla gioia dei beni eterni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo.
    Dal primo libro dei Re
    1 Re 3,4-13

    In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.
    A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
    Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».
    Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 118 (119)

    R. Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

    Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
    Osservando la tua parola.
    Con tutto il mio cuore ti cerco:
    non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R.

    Ripongo nel cuore la tua promessa
    per non peccare contro di te.
    Benedetto sei tu, Signore:
    insegnami i tuoi decreti. R.

    Con le mie labbra ho raccontato
    tutti i giudizi della tua bocca.
    Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
    più che in tutte le ricchezze. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.

    Vangelo
    Erano come pecore che non hanno pastore.
    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 6,30-34

    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
    Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
    Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    Parola del Signore.

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  3. FAUSTI - “Venite voi soli, in disparte”, dice Gesù ai Suoi che rientrano dalla prima semina, per condurli sul posto dove darà il pane. Nella sinagoga (=riunione) al centro sta la Parola , qui al centro sta Colui che li ha inviati, e ora li invita in solitudine, nel deserto.
    Sarà la nuova sinagoga, popolo riunito per ascoltare la Sua Parola e ricevere il Suo cibo.
    Questo è il preludio immediato che inquadra e dà la chiave interpretativa per la moltiplicazione dei pani.
    Ci dice le caratteristiche di fondo della Chiesa, che è in stretta connessione con l'Eucaristia.
    Infatti l'Eucaristia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l'Eucaristia.
    La Comunità dei discepoli innanzitutto è costituita dal riunirsi davanti a Gesù, unico referente di tutti e di ciascuno.
    La Missione, come parte da Lui, così porta a Lui, senza distogliere da Lui, anzi, conducendo a Lui gli altri. In questa riunione c'è un confronto di ciò che si fa e si dice con quanto Lui ha fatto e detto, misura di tutto.
    La nostra profezia è il ricordo di Lui, compimento di ogni promessa.
    In questo dialogo con la Parola sentiamo l'invito al deserto, ossia all'esodo, per trovare il vero riposo, in intimità con Lui, che ci comunica il Suo segreto.
    Sarà l'Eucaristia, dove mangiamo e viviamo con Lui e di Lui, insieme a tutti quelli che Lo vorranno seguire.

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  4. Preghiera tradizionale
    O glorioso San Biagio, Martire di meriti sublimi e protettore benignissimo , Voi, che, con breve preghiera, rendeste la perfetta salute a un bimbo che per malanno di gola stava per morire, concedete a noi tutti la grazia del Vostro patrocinio, e così, anche per i meriti del Vostro martirio e del sangue da Voi versato sotto il tormento dei pettini di ferro, Vi preghiamo ottenerci dal Signore la liberazione di tutti i mali di gola e saper mortificare questa ad onore Vostro e per il bene della vita eterna.

    Così sia.

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