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domenica 2 febbraio 2025

S.BIAGIO VESCOVO E MARTIRE


 

6 commenti:

  1. S. BIAGIO è stato Vescovo a Sebaste , in Armenia, condannato sotto la persecuzione di Diocleziano nel 316.

    Preghiamo il Signore e preghiamolo con amore e grande fiducia perché ci doni la grazia celeste dello Spirito. Lo stesso Spirito ci guidi e ci conduca a vivere secondo la divina volontà, e ci ristori nella pace.
    Questa guida, questa grazia, questa mozione spirituale, ci farà arrivare alla perfetta pienezza di Cristo, secondo quanto dice l’Apostolo: «Perché siate ricolmi di tutta la pienezza del Cristo» (Ef 3, 19). da Uff. Letture

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  2. Antifona
    Questo è un vero martire;
    per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue,
    non ha temuto le minacce dei giudici:
    così è giunto nel regno dei cieli.

    Oppure:

    Tutto considero una perdita
    a motivo della conoscenza di Cristo
    e della comunione alle sue sofferenze,
    per rendermi conforme alla sua morte. (Cf. Fil 3,8.10)

    Colletta
    Esaudisci, o Padre, il popolo che ti invoca:
    l’intercessione del martire san Biagio
    ottenga da te pace e salute nel tempo presente
    e l’aiuto per giungere alla gioia dei beni eterni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo.
    Dal primo libro dei Re
    1 Re 3,4-13

    In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.
    A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
    Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».
    Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 118 (119)

    R. Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

    Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
    Osservando la tua parola.
    Con tutto il mio cuore ti cerco:
    non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R.

    Ripongo nel cuore la tua promessa
    per non peccare contro di te.
    Benedetto sei tu, Signore:
    insegnami i tuoi decreti. R.

    Con le mie labbra ho raccontato
    tutti i giudizi della tua bocca.
    Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
    più che in tutte le ricchezze. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.

    Vangelo
    Erano come pecore che non hanno pastore.
    Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 6,30-34

    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
    Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
    Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    Parola del Signore.

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  3. FAUSTI - “Venite voi soli, in disparte”, dice Gesù ai Suoi che rientrano dalla prima semina, per condurli sul posto dove darà il pane. Nella sinagoga (=riunione) al centro sta la Parola , qui al centro sta Colui che li ha inviati, e ora li invita in solitudine, nel deserto.
    Sarà la nuova sinagoga, popolo riunito per ascoltare la Sua Parola e ricevere il Suo cibo.
    Questo è il preludio immediato che inquadra e dà la chiave interpretativa per la moltiplicazione dei pani.
    Ci dice le caratteristiche di fondo della Chiesa, che è in stretta connessione con l'Eucaristia.
    Infatti l'Eucaristia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l'Eucaristia.
    La Comunità dei discepoli innanzitutto è costituita dal riunirsi davanti a Gesù, unico referente di tutti e di ciascuno.
    La Missione, come parte da Lui, così porta a Lui, senza distogliere da Lui, anzi, conducendo a Lui gli altri. In questa riunione c'è un confronto di ciò che si fa e si dice con quanto Lui ha fatto e detto, misura di tutto.
    La nostra profezia è il ricordo di Lui, compimento di ogni promessa.
    In questo dialogo con la Parola sentiamo l'invito al deserto, ossia all'esodo, per trovare il vero riposo, in intimità con Lui, che ci comunica il Suo segreto.
    Sarà l'Eucaristia, dove mangiamo e viviamo con Lui e di Lui, insieme a tutti quelli che Lo vorranno seguire.

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  4. Preghiera tradizionale
    O glorioso San Biagio, Martire di meriti sublimi e protettore benignissimo , Voi, che, con breve preghiera, rendeste la perfetta salute a un bimbo che per malanno di gola stava per morire, concedete a noi tutti la grazia del Vostro patrocinio, e così, anche per i meriti del Vostro martirio e del sangue da Voi versato sotto il tormento dei pettini di ferro, Vi preghiamo ottenerci dal Signore la liberazione di tutti i mali di gola e saper mortificare questa ad onore Vostro e per il bene della vita eterna.

    Così sia.

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  5. 3 FEBBRAIO 2025

    Antifona
    Questo è un vero martire;
    per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue,
    non ha temuto le minacce dei giudici:
    così è giunto nel regno dei cieli.

    Oppure:

    Tutto considero una perdita
    a motivo della conoscenza di Cristo
    e della comunione alle sue sofferenze,
    per rendermi conforme alla sua morte. (Cf. Fil 3,8.10)

    Colletta
    Esaudisci, o Padre, il popolo che ti invoca:
    l’intercessione del martire san Biagio
    ottenga da te pace e salute nel tempo presente
    e l’aiuto per giungere alla gioia dei beni eterni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Per fede conquistarono regni. Dio per noi aveva predisposto qualcosa di meglio.
    Dalla lettera agli Ebrei
    Eb 11,32-40

    Fratelli, che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuèle e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
    Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
    Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 30 (31)

    R. Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.

    Quanto è grande la tua bontà, Signore!
    La riservi per coloro che ti temono,
    la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
    a chi in te si rifugia. R.

    Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
    lontano dagli intrighi degli uomini;
    li metti al sicuro nella tua tenda,
    lontano dai litigi delle lingue. R.

    Benedetto il Signore,
    che per me ha fatto meraviglie di grazia
    in una città fortificata. R.

    Io dicevo, nel mio sgomento:
    «Sono escluso dalla tua presenza».
    Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
    quando a te gridavo aiuto. R.

    Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;
    il Signore protegge chi ha fiducia in lui
    e ripaga in abbondanza chi opera con superbia. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Un grande profeta è sorto tra noi,
    e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)

    Alleluia.

    Vangelo
    Esci, spirito impuro, da quest'uomo.

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  6. Dal Vangelo secondo Marco
    Mc 5,1-20

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
    Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
    Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
    C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
    I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
    Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

    Parola del Signore.

    Parole del Santo Padre
    La predicazione di Cristo è rivolta a sconfiggere il male presente nell’uomo e nel mondo. (…) Inoltre, la predicazione di Gesù appartiene a una logica opposta a quella del mondo e del maligno. Il demonio presente nell’ossesso, infatti, grida all’avvicinarsi di Gesù: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Queste espressioni indicano la totale estraneità tra Gesù e Satana; tra loro non c’è nulla in comune. Gesù, autorevole, che è il Figlio di Dio che guarisce. Ascoltiamo, noi, le parole di Gesù che sono autorevoli? Sempre, non dimenticatevi, portate in tasca o nella borsa un piccolo Vangelo, per ascoltare quella parola autorevole di Gesù. E poi, tutti abbiamo delle malattie spirituali. Chiedere a Gesù la guarigione dei nostri peccati, dei nostri mali. (Angelus, 31 gennaio 2021)

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