Antifona Questo è un vero martire; per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue, non ha temuto le minacce dei giudici: così è giunto nel regno dei cieli.
Tutto considero una perdita a motivo della conoscenza di Cristo e della comunione alle sue sofferenze, per rendermi conforme alla sua morte. (Cf. Fil 3,8.10)
Colletta O Dio, tu hai suscitato il santo papa Callisto per il servizio della Chiesa e per la pietà verso i fedeli defunti: rafforzaci con la sua testimonianza di fede perché, liberati dalla schiavitù della corruzione, raggiungiamo l’eredità incorruttibile. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura Gli uomini, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Rm 1,16-25
Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà». Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute. Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 18 (19)
R. I cieli narrano la gloria di Dio.
I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. (Eb 4,12)
Alleluia.
Vangelo Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Le Parole dei Papi Non sono parole belle, eh? Gesù parlava chiaro, non era ipocrita. Parlava chiaro: “Voi siete sepolcri imbiancati”. Bel complimento, eh?. Gesù distingue le apparenze dalla realtà interna. Questi signori sono i “dottori delle apparenze”: sempre perfetti, sempre... Ma dentro cosa c’è? (…) E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia? (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 16 ottobre 2018) Dove c’è rigidità non c’è lo Spirito di Dio, perché lo Spirito di Dio è libertà. E questa gente voleva fare dei passi togliendo la libertà dello Spirito di Dio e la gratuità della redenzione: “Per essere giustificato, tu devi fare questo, questo, questo, questo…”. La giustificazione è gratuita. La morte e la risurrezione di Cristo è gratuita. Non si paga, non si compra: è un dono! E questi non volevano fare questo. (Papa Francesco Omelia Santa Marta 15 maggio 2020)
FAUSTI – Il problema della giustizia della legge in rapporto al Vangelo di misericordia è presente nella Chiesa fin dall'inizio, e si acutizza proprio nel momento della missione al mondo. Non a caso il brano inizia con “entrare” e termina con “uscire” (v 53), le due Parole che Gesù usa nel Suo duplice discorso missionario per indicare il cammino degli Apostoli e dei Settantadue. I farisei e i legisti di sempre, credenti o atei, identificano la salvezza con la propria giustizia e la propria Legge. Questo problema è preso di mira in modo particolare da Paolo dopo la conversione. Vedi le lettere ai Galati, ai Romani e Filippesi. Negli Atti degli Apostoli se ne tratta dal c. 9 fino al c. 15. Alla giustizia, impossibile da ottenere mediante la legge, è subentrata la giustificazione mediante la misericordia di Dio nella Croce di Gesù (Fil 3,9). Così, mentre i pubblicani e i peccatori sono i figli della Sapienza , perchè riconoscono ed accettano la Misericordia di Dio, i farisei e i legisti trasgrediscono la volontà salvifica di Dio su di loro. Uno può infatti osservare tutti i precetti e trascurare il comando dell'amore. Luca ci tiene molto a smascherare il fariseo che si annida nel credente , perchè non decada dalla grazia del Battesimo. Vuol convertire il fratello maggiore verso il minore, il giusto verso il peccatore, (c.15) perchè diventi misericordioso come il Padre. Si rivolge infatti a Teofilo, perchè non dimentichi, anzi, si consolidi nella dottrina del Salvatore. Se invece di predicare o dettare leggi, siamo luminosi e testimoniamo l misericordia del Salvatore, tutti, vedendo la Luce, possono convertirsi alla Bellezza del Dio Amore. E chi ama ha adempiuto la legge. L'amore, infatti, non fa male a nessuno : pieno compimento della legge è l'amore.
S. CALLISTO - Dopo alterne burrascose vicende la comunità cristiana, alla morte di Zefirino, lo elesse papa nel 217. Tale elezione non piacque alla frangia più “rigida” della Comunità, tanto che si radunò attorno a un altro sacerdote, Ippolito, aprendo in questo modo uno scisma nella Chiesa. Callisto era ritenuto eretico su vari punti della dottrina,.. Ciò che muoveva le scelte di Callisto era il Vangelo della misericordia... Fu fatto prigioniero, gettato in un pozzo e lapidato il 14 ottobre 222 nei pressi di Trastevere. I cristiani prelevarono il corpo e lo seppellirono sulla via Aurelia, non potendo rischiare di portarlo nella Cripta dei Papi, da lui fatta costruire nelle Catacombe. Pare che sia stato Gregorio III (731-41) a trasferire il corpo di Callisto nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
Antifona
RispondiEliminaQuesto è un vero martire;
per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue,
non ha temuto le minacce dei giudici:
così è giunto nel regno dei cieli.
Tutto considero una perdita
a motivo della conoscenza di Cristo
e della comunione alle sue sofferenze,
per rendermi conforme alla sua morte. (Cf. Fil 3,8.10)
Colletta
O Dio, tu hai suscitato il santo papa Callisto
per il servizio della Chiesa
e per la pietà verso i fedeli defunti:
rafforzaci con la sua testimonianza di fede
perché, liberati dalla schiavitù della corruzione,
raggiungiamo l’eredità incorruttibile.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Gli uomini, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 1,16-25
Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà».
Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute.
Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 18 (19)
R. I cieli narrano la gloria di Dio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. (Eb 4,12)
Alleluia.
Vangelo
Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore.
Le Parole dei Papi
RispondiEliminaNon sono parole belle, eh? Gesù parlava chiaro, non era ipocrita. Parlava chiaro: “Voi siete sepolcri imbiancati”. Bel complimento, eh?. Gesù distingue le apparenze dalla realtà interna. Questi signori sono i “dottori delle apparenze”: sempre perfetti, sempre... Ma dentro cosa c’è? (…) E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?
(Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 16 ottobre 2018)
Dove c’è rigidità non c’è lo Spirito di Dio, perché lo Spirito di Dio è libertà. E questa gente voleva fare dei passi togliendo la libertà dello Spirito di Dio e la gratuità della redenzione: “Per essere giustificato, tu devi fare questo, questo, questo, questo…”. La giustificazione è gratuita. La morte e la risurrezione di Cristo è gratuita. Non si paga, non si compra: è un dono! E questi non volevano fare questo.
(Papa Francesco Omelia Santa Marta 15 maggio 2020)
FAUSTI – Il problema della giustizia della legge in rapporto al Vangelo di misericordia è presente nella Chiesa fin dall'inizio, e si acutizza proprio nel momento della missione al mondo.
RispondiEliminaNon a caso il brano inizia con “entrare” e termina con “uscire” (v 53), le due Parole che Gesù usa nel Suo duplice discorso missionario per indicare il cammino degli Apostoli e dei Settantadue.
I farisei e i legisti di sempre, credenti o atei, identificano la salvezza con la propria giustizia e la propria Legge. Questo problema è preso di mira in modo particolare da Paolo dopo la conversione.
Vedi le lettere ai Galati, ai Romani e Filippesi. Negli Atti degli Apostoli se ne tratta dal c. 9 fino al c. 15.
Alla giustizia, impossibile da ottenere mediante la legge, è subentrata la giustificazione mediante la misericordia di Dio nella Croce di Gesù (Fil 3,9).
Così, mentre i pubblicani e i peccatori sono i figli della Sapienza , perchè riconoscono ed accettano la Misericordia di Dio, i farisei e i legisti trasgrediscono la volontà salvifica di Dio su di loro.
Uno può infatti osservare tutti i precetti e trascurare il comando dell'amore.
Luca ci tiene molto a smascherare il fariseo che si annida nel credente , perchè non decada dalla grazia del Battesimo. Vuol convertire il fratello maggiore verso il minore, il giusto verso il peccatore, (c.15) perchè diventi misericordioso come il Padre.
Si rivolge infatti a Teofilo, perchè non dimentichi, anzi, si consolidi nella dottrina del Salvatore.
Se invece di predicare o dettare leggi, siamo luminosi e testimoniamo l misericordia del Salvatore, tutti, vedendo la Luce, possono convertirsi alla Bellezza del Dio Amore.
E chi ama ha adempiuto la legge.
L'amore, infatti, non fa male a nessuno : pieno compimento della legge è l'amore.
S. CALLISTO - Dopo alterne burrascose vicende la comunità cristiana, alla morte di Zefirino, lo elesse papa nel 217.
RispondiEliminaTale elezione non piacque alla frangia più “rigida” della Comunità, tanto che si radunò attorno a un altro sacerdote, Ippolito, aprendo in questo modo uno scisma nella Chiesa. Callisto era ritenuto eretico su vari punti della dottrina,..
Ciò che muoveva le scelte di Callisto era il Vangelo della misericordia...
Fu fatto prigioniero, gettato in un pozzo e lapidato il 14 ottobre 222 nei pressi di Trastevere. I cristiani prelevarono il corpo e lo seppellirono sulla via Aurelia, non potendo rischiare di portarlo nella Cripta dei Papi, da lui fatta costruire nelle Catacombe. Pare che sia stato Gregorio III (731-41) a trasferire il corpo di Callisto nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
https://salmiognigiorno.blogspot.com/2024/07/psaume-19.html?m=1
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